SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In relazione alla recente polemica riguardo la mancanza di pedane elevatrici negli autobus delle linee urbane ed extraurbane del Comune di San Benedetto del Tronto e provincia, riceviamo e pubblichiamo questo intervento da parte delle associazioni: CHAPP Onlus Comitato Handicap Progetto Piceno; A.P.M. Onlus Associazione Paraplegici delle Marche; A.I.M.A. Associazione Italiana Malattia Alzheimer; UNITALSI; AMIL Associazione Mutilati e Invalidi del Lavoro; ASD Cavalluccio Marino; XMANO Onlus Associazione.
«La presenza degli autobus attrezzati al trasporto dei disabili, non è sufficiente a garantire il servizio per i seguenti motivi:
– Mancanza di pensiline e marciapiedi accessibili, poiché prive di scivoli, cosa che non permette agli autobus di utilizzare la pedana stessa.
– Adattamento della tratta alle esigenze collegate alla procedura di accoglienza dei disabili all’interno dell’autobus, poiché l’autista deve lasciare il suo posto di guida, estrarre la pedana dall’autobus, far salire il disabile, assicurarlo con le apposite cinte, controllare il giusto e sicuro aggancio della carrozzina al mezzo, richiudere la pedana, riprendere il proprio posto di guida, pertanto tale procedura è stata stimata in minimo 5-8 minuti e ciò comporta l’allungamento degli orari dell’intera tratta.
– I conducenti dell’autobus devono avere dalla Start la procedura di assicurazione del disabile trasportato.
– Negli autobus devono essere presenti gli avvisatori acustici o i segnali del numero della tratta per i non vedenti e per gli ipovedenti.
– Tutte le pensiline, circa 1000, devono essere adattate alle norme di sicurezza previste dalla legge per le persone con la disabilità.
Pertanto la protesta sopra citata ci sembra utopistica in un quadro nazionale che prevede il taglio del 60-70% delle risorse trasferite dallo Stato centrale alle Regioni che non permetterà nemmeno di garantire il servizio stesso.
Le Associazioni chiedono pertanto l’attivazione del trasporto a chiamata, suggerito dal Presidente dell’Associazione “La Meridiana” onlus, soluzione che risolverebbe nell’immediato il problema del trasporto delle persone con disabilità, con delle risorse limitate, e nel frattempo il parco macchine verrà aggiornato con autobus dotati di pedana per il trasporto dei disabili».
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Questa situazione è vergognosa semplicemente, ma come io stesso 10 anni fa,ripeto 10 anni fa in un piccolo paesino della Germania centrale,paesino più piccolo di San Benedetto Del Tronto, vidi l’autobus far salire a bordo un disabile con la pedana che scendeva a terra, alzava la carrozzina, il disabile entrava nell’autobus e la pedana veniva retratta. Come mai adesso nel 2010, servono strutture da adattare alla pedana degli autobus. In molte città italiane molti autobus hanno queste strutture,ovvero autobus muniti di pedane. Il servizio a chiamata degli autobus è un’ottima soluzione quando il diversamente abile abita molto fuori mano e… Leggi il resto »
Scusate ma a me questo comunicato pare fortemente contraddittorio e di impostazione assolutamente politica. Tutta la prima parte è infatti tesa a definire come “insufficiente” l’adeguamento dei mezzi di trasporto, anzi, viene addirittura considerato deleterio, visto che si fa riferimento all’allungamento dei tempi di percorrenza come di un danno al servizio. Pare quasi che queste associazioni non vogliano la messa a norma degli autobus per non far perdere tempo al conducente (sigh!). Poi si dice che non sarà possibile procedere all’aggiornamento dei mezzi perchè le risorse non ci sono (e addirittura c’è un politicissimo e sinceramente inutile riferimento ai tagli… Leggi il resto »
La maxi riunione di tutte queste associazioni, tutti insieme, denuncia chiaramente la regia politica che vi è dietro. E’ chiaro il fine quello di dare una risposta politica ad una vicenda sorta in maniera giusta e spontanea. Se vi fa comodo usare questa messa in scena usatela pure, ma se sperate di convincere qualcuno vi sbagliate di grosso. Alle associazioni dico solo che vorrei parlare con ognuno dei vostri associati, e vedere come realmente la pensano, perche sono convinto che sono rappresentati da gente che non li merita e venduti alla politica; poveri i vostri associati.
Caro Marco siamo in terra papalina e le cattive abitudini sono dure a morire. Lo stato pontificio che regnava su queste terre fino a poco più di un secolo fa, si onorava di non essersi dotato di ferrovia, la rivoluzione industriale che aveva conquistato tutta l’Europa civile qui non era arrivata, era vista più come opera del demonio che come progresso tecnologico. Non mi meraviglia che da tale retaggio scaturiscano tali comportamenti…..
Come scritto in altro commento, a Milano un disabile è sceso dall’autobus aiutato dal conducente e il tempo impiegato è stato si e no di un minuto.