Servizio video a cura della nostra Maria Josè Fernandez Moreno, per vederlo clicca sull’icona rettangolare a destra
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Restituiamo alla città una porzione importante del suo centro, un luogo che dobbiamo essere capaci di vivere intensamente non solo per fruire appieno di questo splendido patrimonio naturale che i nostri predecessori ci hanno lasciato ma anche per far sì che, con la presenza di tanta gente, vengano scoraggiati eventuali malintenzionati”.
Così il sindaco Giovanni Gaspari ha aperto il suo intervento in occasione della cerimonia inaugurale del riqualificato viale padre Olindo Pasqualetti.
Dinanzi alle massime autorità cittadine e a tanti cittadini e turisti che hanno sfidato la pioggia incombente per partecipare all’evento, il Sindaco ha ripercorso la storia dei progetti succedutisi per riqualificare tutto l’ambito del centro turistico cittadino, dal recupero della Palazzina Azzurra durante l’amministrazione Perazzoli sino alle idee per una sistemazione complessiva del comparto. “I progetti non mancavano – ha ricordato Gaspari – mancavano però le risorse. Fu grazie alla capacità dell’onorevole Gianluigi Scaltritti (presente alla cerimonia, ndr) che si riuscì nel periodo 2004/2005 a reperire i finanziamenti statali per 900 mila euro sufficienti per il recupero del viale e del parco. Poi le turbolenze amministrative che caratterizzarono i mesi successivi fecero slittare al 2006 l’avvio della fase operativa”.
Anche durante questo mandato, ha ricordato il Sindaco, non sono mancati i momenti di riflessione, i ripensamenti, anche perché bisognava trovare una soluzione per utilizzare quei fondi per tutto il viale e non solo per una parte, come si era pensato in un primo momento. “Fu la Soprintendenza delle Marche, attraverso il suo funzionario arch. Marchetti – ha continuato Gaspari – a proporci il recupero del progetto originario ottocentesco, una soluzione lungimirante per l’epoca che abbisognava solo di alcuni aggiornamenti”.
Da qui è partito il lavoro del dirigente del settore Progettazione e Opere Pubbliche architetto Farnush Davarpanah e dei suoi collaboratori che ha visto l’innesto sul disegno originario del giardino, rimasto pressoché intatto, di soluzioni al passo con i tempi come la pista ciclabile che corre parallelamente alla ferrovia, il percorso per gli ipovedenti, lo spazio giochi attrezzato per i bambini con diverse abilità, le panchine originali, l’illuminazione a Led a bassissimo consumo. Per non parlare di affascinanti attrazioni come il giardino giapponese o la fontana danzante. E poi i cartelli esplicativi per ciascun tipo di pianta, in modo da trasformare una semplice passeggiata in una lezione “dal vivo” di botanica.
“La mia speranza – ha concluso il Sindaco prima del tradizionale taglio del nastro – è che chi verrà dopo di noi possa intervenire anche sulla restante parte dell’area verde spingendosi alla riqualificazione del parallelo viale Buozzi”.
La presenza di un carretto dei gelati che ha distribuito gratuitamente coni e coppette ai presenti ha accompagnato la cerimonia per s, che allora si chiamava delle Palme, uno dei luoghi maggiormente vissuti, prima dell’inizio di una lenta e lunga fase di declino oggi finalmente interrotta.
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quanto durerà la bellezza dei nuovi “giardinetti” senza che nessuno la rovini?????!!
L’illuminazione sarà anche a basso consumo ma è anche a bassissima illuminazione.
Buona parte della zona verde e delle viuzze resta completamente al buio, compresa quella, pericolosissima, della passerella sull’acqua. Se non si rinforza l’illuminazione la pinetina tornerà nel giro di pochi mesi ad essere cio’ che è sempre stata e cioè un ricettacolo di tossici.
saluti
Sono d’accordo!!!L’illuminazione è molto ma molto scarsa.Ci sono punti in cui nemmeno riesci a vedere dove metti i piedi..specie sul ponticello!!!!Per essere la pineta dei bambini la trovo alquanto pericolosa di sera.
La sensazione percepita è di precarietà dell’intervento, colpire chi osserva senza pensare alla durata di ciò che è stato realizzato. La sicurezza in un ambiente dedicato ai bambini doveva essere al centro del progetto invece: punti luce sul percorso pedonale ad altezza di testa di fanciullo e il corrimano del ponticello sul laghetto (….schiuma inclusa) per adulto scandivano. Insomma, ancora una volta (la neo pista pedonale insegna) è “nù press’ a puché” in perfetto stile di questa giunta comunale.
ci sono stato ieri mattina in bici… i punti luce sono pericolosissimi! non solo sono bassi quindi pericolosi per i bambini, ma li hanno proprio fatti a punta in modo tale che cadendo dalla bici si resterebbe “impalati”… il pontino stanotte era buio… la pista per i ciechi non so fino a che punto sia utile in quanto non ho idea di come faccia un non vedente ad arrivare a quella via e soprattutto dove possa andare una volta percorsa. oltretutto, specialmente quando la strada è bagnata, non è difficile che si incanalino i pneumatici in quel sentiero per ciechi,… Leggi il resto »
Condivido in pieno quando scritto da Mogol e Renzo…..ma possibile che quando si fa qualche lavoro e con tutti quei soldi spesi in questo caso, non si riesca a fare ul lavoro degno di questo nome!? . Sono passato ieri sera e sono rimasto un po’ deluso, nulla da dire per l’asseto ambientale ma l’illuminazione lascia perplessi, cosa sono quei pali (che già si “tretticano”) ad altezza di bambino che non illuminano niente, il laghetto senza illuminazione e protezione, il muro della ferrovia lasciato imbrattato…..poi ieri sera che bisogno c’era di innaffiare il giardino nella parte sud (al buio visto… Leggi il resto »
Che fine ha fatto il progetto della “uccelliera” di forma sferica da inserire nel nuovo parco?
illuminazione da rivedere completamente e video sorveglianza da installare…
inoltre almeno cambiassero l’illuminazione della pineta adiacente con delle luci bianche che quella arancione non si può vedere.
come sempre si fanno le cose e si lasciano a metà…
speriamo che non ridiventi un bivacco per sbandati e drogati.
Ma c’è già quanche maleducato che ha gettato i mozziconi di sigaretta in mezzo ai prati.
Il solito modo di progettare dell’architetto Farnush Davarpanah, bel colpo d’occhio a prima vista ma se poi lo vai ad analizzare nei dettagli si nota come la sicurezza e la praticità non siano stati studiati assolutamente. Si sono rifatti gli stessi identici errori fatti nel lungomare di porto d’ascoli.
Non esageriamo.
Non mi pare che il lungomare di P.to D’Ascoli non sia sicuro, né pratico.
chiedilo a chi ci passa con un passeggino o a chi è diversamente abile ed è costretto a passare con una sedia a rotelle!…non voglio andare oltre perchè non è del lungomare che si sta parlando!
Non mi preoccupa la nuova sistemazione della pineta (purtroppo quello che è fatto è fatto!!!), ma quella che vorrà fare il Sindaco insieme al dirigente dei lavori pubblici in viale Buozzi. Come al solito ci si preoccupa ad “abbellire” (come è successo per il lungomare di Porto d’Ascoli di cui ho scritto qualche anno fa) la città più che a renderla funzionale per tutti e per tutte le stagioni e sopratutto in previsione del futuro. A mio avviso riqualificare via Buozzi è un’errore perchè in questa maniera si favorirà la fruizione in questa via (sinceramente poco utilizzata per la maggiorparte… Leggi il resto »
L’idea non mi sembra malvagia, anzi. La elaborerò in un prossimo DisAppunto perché ritengo che possa essere presa in considerazione innanzitutto dai cittadini.
Grazie
Salve direttore, la ringrazio, spero che questa sua iniziativa porti a qualche cosa, chi le scrive è anche architetto, ma ha imparato che spesso in urbanistica oltre alla progettazione serve il buon senso e la semplicità, perchè la soluzione a volte l’abbiamo sotto gli occhi, ma non riesco a capire il perchè a San Benedetto del Tronto, sembra sempre che la soluzione debba passare per le vie più tortuose, difficili e costose. Colgo l’occasione per ringraziarla per l’appoggio e anche perchè in passato la sua testata, ha dato spazio a miei articoli e a quelli di colleghi giovani come me.… Leggi il resto »
Sottoscrivo al 100% Stefano82…
Penso che il punto debole delle progettazioni, come si ampiamente evince dai commenti precedenti, e l’utilizzo a sproposito e senza ragione di merito dell’illuminazione, corpi illuminanti inutili e pericolosi, come ho precedentemente scritto, i progettisti di questi interventi badano più all’effetto scenografico che alla reale fruibilità della “scena” valorizzare a dimisura gli ambienti ignorando coloro che devono fruirli, l’attore sulla scena sta al buio mentre è illuminata la scenografia, sicuramente chi progetta queste cose, cosi come è avvenuto per piazza Matteotti, e un ottimo venditore di illuminazione ma un pessimo architetto progettista che ignora completamente cosa significa piazza o giardino… Leggi il resto »
Ma ci sarà mai qualcosa, fatta da qualsiasi amministrazione (di destra, di centro e di sinistra), che vada bene? E’ mai possibile che gran parte dei commenti (salvo soprattutto quello dell’architetto che, almeno, la competenza di dire qualcosa ce l’ha) la butti sempre in politica e trovi sempre da ridire? Ricordo i commenti a proposito del lungomare di porto d’Ascoli (tutto quel verde non dura…il marciapiede è gibboso e farà cadere un sacco di persone…) o a proposito della rotatoria all’altezza della concessionaria bmw (con tutti quei sassi, sai quanti incidenti con le auto e per le partite di calcio…).… Leggi il resto »
Galiè il problema è che negli ultimi 10 anni sbt non si è sviluppata ma è stata oggetto di interventi dove è molto dubbia ( come scrive guido rossetti ) ” l’ idea conduttrice” spesso sono autoreferenziali e esclusivamente scenografici. Il lungomare forse è uno degli interventi che si salva, ma un conto è il lungomare altro sono le piazze, gli spazi pubblici, quelli storici, i viali cittadini…
Concordo pienamente con Ventura, forse gli anni sono 20 gli anni in cui invece di andare avanti, di fatto, abbiamo fatto passi indietro.
Non siamo stati capaci di seguire la via spianata da chi ha reso celebre e nota la nostra riviera. Abbiamo spuxxxxxto quello che di buono c’era al punto di avere una sfilza di “ex” davanti a quelle che erano delle attrattive di tutto rispetto della città dove bastavano semplicemente degli upgrade per renderle attuali.
La cosa peggiore è che non sono previste “rivoluzioni” nel futuro….
Due brevissime annotazioni critiche:
– l’illuminazione è scarsa e i corpi illuminanti sono un’insidia, specie per i bimbi;
– trattandosi di un parco pubblico, come mai nel giardino non ci sono panchine?
Vi invito a rileggere un mio articolo pubblicato qui 4 anni fa che parla della progettazione urbanistica e sopratutto del lungomare di Porto d’Ascoli, forse chiarirà un pò di idee su come si debba progettare una città….
http://www.rivieraoggi.it/2006/10/25/27537/%C2%ABil-nuovo-lungomare-sud-unopera-insostenibile-non-ripetiamo-lo-stesso-errore%C2%BB/
Secondo me l’idea di Nazzareno Viviani di riaprire Via Buozzi pedonalizzare e riqualificare la zona verso il mare è bellissima. Tra l’altro si potrebbero migliorare il circolo nautico e realizzare nuovi servizi per sviluppare il turismo con le barche; permettere l’apertura di nuove attività, ristorantini, bar, locali per la sera che potrebbero essere la zona del divertimento, visto che non arrecherebbe disturbo non essendoci abitazioni. Del resto loscorcio maggiormente caratteristico di san benedetto è il porto con il molo. Perchè non valorizzarli?
Ma non doveva esserci la biosfera???