SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sversamento della condotta fognaria nelle acque marine vicine al torrente Ragnola, lunedì il sindaco Giovanni Gaspari ha tracciato un bilancio della situazione.
“I “troppo pieno” della rete fognaria hanno funzionato ma, anche a causa dell’insabbiamento del sistema di scarico situato a nord del bacino portuale (la CIIP è intervenuta più volte per la manutenzione ed è in procinto di realizzare un intervento definitivo di risanamento), un notevole quantitativo di acque bianche e nere si è scaricato nel mare antistante la foce del torrente Ragnola”.   Aggiunge il sindaco: “Tempestivamente avvisato della situazione da alcuni rappresentanti del circolo nautico “Ragn’a vela”, mi sono recato sul posto dove alle 13,30 ho trovato l’assessore ai Lavori pubblici Leo Sestri mentre erano già operative le squadre di emergenza di CIIP spa, Comune e Picenambiente con un’efficienza davvero encomiabile. La ristrettezza dei tempi non permetteva di effettuare con immediatezza un approfondito esame tecnico-chimico- biologico delle acque ma in ogni caso, per tutelare la salute pubblica da ogni, seppur remoto, pericolo, ho firmato un’ordinanza contingibile ed urgente per disporre il divieto di balneazione nel tratto di mare ricompreso tra 200 mt a nord e 500 mt a sud della foce del Ragnola dal 24 luglio fino all’intera giornata di domenica 25 luglio 2010”.

“Ora che l’emergenza è passata – prosegue il primo cittadino – s’impone un’azione che rassicuri cittadini e i turisti sull’assoluta sicurezza della balneazione in quel tratto di mare. Per questo ho già chiesto un intervento dell’ARPAM affinché si proceda ad un campionamento straordinario delle acque marine del tratto in questione. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno operato in questa delicata circostanza, in particolare il nuovo presidente della CIIP Pino Alati per il cambio di passo che si registra nella collaborazione tra enti locali e la società di gestione del ciclo delle acque. Nel contempo, auspico che partano quanto prima i lavori, già previsti dalla stessa società, per il potenziamento della linea di smaltimento delle acque nere della zona sud di Porto d’Ascoli”.