SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Definirla guerra sarebbe impreciso, perché da oggi è qualcosa di molto più. La furia di Gaspari torna ad abbattersi dopo un anno dal primo avvertimento su quegli chalet della Riviera che ogni estate condizionano, o addirittura impediscono, il libero accesso alle strutture.
Colpa spesse volte di abbigliamenti poco graditi, rifiutati da veri e propri “gorilla” posizionati all’entrata dei locali, che rimbalzano puntualmente residenti e turisti costretti a tornarsene a casa a causa di indumenti – a loro avviso – non all’altezza della situazione.
«Non sta né in cielo né in terra che si neghi l’accesso agli chalet, indipendentemente dal fatto che si portino pantaloncini più o meno corti», tuona il sindaco. «Da ora in poi sarò intransigente, i controlli partiranno prima di subito. Mi riferisco pure alla vendita di alcol ai minorenni, che continua ad avvenire ripetutamente fregandosene delle disposizioni».
Fruibilità e accessibilità dovranno dunque essere garantite, in virtù della proprietà demaniale e di un canone pagato dai concessionari che tocca, proprio per tale obbligo, quote assai minori a quelle convenzionali.
«Questa storia deve finire – prosegue – e invito tutti quelli che verranno in futuro allontanati a chiamare chiunque, dai carabinieri fino al sottoscritto».
Condanne che riguardano allo stesso tempo quei bagni che arrivano a fissare una tassa d’ingresso, spacciandola come obbligo di consumazione: «L’unico locale a San Benedetto munito di quel diritto e il “Jonathan Disco Beach” (che non essendo uno chalet non deve sottostare alle regole degli stabilimenti balneari, ndr). Non possono assolutamente far pagare il biglietto, a meno che non diventino attività d’intrattenimento e spettacolo».
Il monito è stato lanciato. Il week-end e gli appuntamenti dei prossimi giorni testimonieranno se sarà stato raccolto dai diretti interessati.
Sicurezza di balneazione: Regione, Comune e Capitaneria chiariscono: “Nessuna divergenza”
È questo quanto emerge da un summit tenutosi ieri pomeriggio negli uffici di Viale Marinai d’Italia tra il Comandante della Capitaneria di porto, il sindaco Spazzafumo ed il consigliere regionale Andrea Assenti
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Una presa di posizione finalmente chiara e dura di Gaspari su tale scempio.
Ora si attendono gli atti di controllo della polizia municipale e delle forze dell’ordine!
Alla fine si vedrà se è una “sparata elettorale”oppure se la cosa è seria!
Vedremo!
sono d’accordo. speriamo che seguano i fatti.
per una volta mi sento totalmente concorde con il Sindaco.
Spero faccia seguire i fatti alle parole.
Ricordiamo che il terreno su cui insistono gli chalet NON è proprietà privata,ma una concessione, e i gestori degli chalet hanno l’obbligo di permettere l’ingresso al fine di raggiungere il bagnasciuga, sempre e comunque.
Bravo sindaco!
e le ordinanze vanno RISPETTATE.
strano ma vero…ma anche io sono d’accordo pienamente
finalmente si agisce………speriamo che dalla teoria si passa alla pratica.
Come domenica sera le fontanelle del lungomare nuovo, chiuse dal comune per risparmio idrico, le bottigliette d’acqua da 0,50 negli chalet adiacenti a 1 euro e 20, poi alla rotonda c’era un gazebo contro la privatizzazione dell’acqua di un noto esponente politico locale .
Che bel teatrino…
Condivido ma mi piacerebbe che si mostrasse più agguerrito e intransigente su tutte le cose che nn vanno sulle nostre spiagge….un controllino ai prezzi praticati dagli chalet no?
era ora!!!!!
pero’ ci vogliono i fatti!!!!!!
«Mi riferisco pure alla vendita di alcol ai minorenni, che continua ad avvenire ripetutamente fregandosene delle disposizioni».
Se Lei sa Signor Sindaco deve denunciare all’autorità giudiziaria SUBITO queste violazioni.
Ma perche ‘ la vendita dell’acqua a 2,40 al litro da parte degli chalet non e’ un reato ?
Acqua che al supermercato costa 0.25 cent!!
Ti sbagli mollica67
a volte le bottigliette si riesce a trovarle anche a 010 , credo che speculare sulla sete delle persone sia la cosa piu’ indegna che esista……….
Era ora che facesse qualcosa…..ma controlli sulla speculazione degli chalet sulle bottigliette dell’acqua? Le fanno pagare piu’ dell’oro
A parte il fatto che, almeno secondo quello che mi è stato raccontato in questi giorni, vi sono chalet, protagonisti della movida rivierasca, che continuano di sera ad imporre un “ticket” d’ingresso, mascherato da consumazione obbligatoria, e che giovani (anche minorenni) tranquillamente passeggiano ogni giorno, anche per il Corso cittadino, con bottiglioni di birra in mano tra l’indifferenza generale…vorrei ricordare al nostro Sindaco che Sabato 6 Agosto p.v. avremo la Notte Bianca. In tale occasione, si riuscirà ad organizzare un servizio d’ordine decente e, soprattutto, funzionante oppure assisteremo alle scene già viste gli scorsi anni, ovvero gente sbronza già alle… Leggi il resto »
Posso testimoniare che ieri sera alla Medusa c’erano “i gorilla” e l’accesso limitato.
Maurizio
Concordo con Gaspari!
Sarei anch’io d’accordo con il Sindaco…ma il rischio è che le sue dichiarazioni restino in teoria. Spiego meglio: siamo ormai quasi a Ferragosto, e vi sono chalet che, almeno ogni sera se non anche durante il giorno, tranquillamente continuano a fare selezione all’ingresso o ad imporre “consumazioni obbligatorie”….ma nessuno interviene praticamente a sanzionare tali comportamenti??? Sarebbe vietata la vendita di alcolici a minori ed in bottiglia…tanti ragazzi vanno in giro, anche per il Corso o per la Rotonda Giorgini, con bottigliona di birra gelata in mano, passando magari anche sotto gli occhi di tutori dell’ordine: possibile che nessuno li fermi… Leggi il resto »
Mi fate ridere…Mi sembra più che giusto effettuare una selezione all’ingresso, e assolutamente doverosa una consumazione minima. Se non vi fosse la consumazione obbligatoria sarebbe pieno di gente che va li tanto per trascorrere un’ora, togliendo il posto a chi va li per fare tutta la serata, ovviamente pagando. Poi, riguardo la selezione all’ingresso: Mi sembra una cosa più che giusta, se permettete io non voglio attorno gente in infradito, costume, o vestito da scaricatore di porto. Se io pago, pago anche per avere un minimo di selezione. Ora siete liberi di darmi contro, dato che ho letto solo pareri… Leggi il resto »
Tutto giusto. Ti sfugge una cosina però. Che quello che tu dici non si può fare PER LEGGE negli chalet. La selezione delle persone, l’ingresso a pagamento, ecc. sono tutte cose legittime e, se vogliamo, belle. Ma non negli chalet ADATTATI A DISCOTECHE.