SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Inizia la Festa Democratica presso l’ex galoppatoio, e nel corso del dibattito di mercoledì sera in quella che è la diretta erede delle storiche Feste dell’Unità il sindaco Gaspari ha avuto modo di commentare la presa di posizione espressa poche ore prima da Sinistra Ecologia e Libertà, che dopo i segnali di avvicinamento mostrati dal sindaco stesso ha però declinato l’invito all’alleanza parlando della necessità di un altro candidato sindaco per il centrosinistra nel 2011.
Gaspari ha preso il discorso alla larga, ribadendo la sua volontà di candidarsi solo passando per le primarie di coalizione, dando l’impressione per la verità di credere ancora in un riavvicinamento con i vendoliani, elogiando l’Udc e sostenendo l’apertura al centro fra citazioni di Berlinguer e del compromesso storico e lodi al costituendo Partito della Nazione di marca casiniana.
«Sono il sindaco voluto da una coalizione nel 2006, il valore aggiunto di quella elezione è stato l’unità attorno al mio nome. Spero che presto i partiti possano riprendere in mano il pallino che compete loro. I cittadini, attraverso i partiti e non solo, concorrono al governo. Il mio auspicio è che ci sia anche nel 2011 una convergenza dall’Udc a Sel. Se poi delle forze politiche pongono dei veti – ha aggiunto il sindaco – che si chiarisca la vera natura di questi veti. I veti o sono personali, basati sulla simpatia o sull’antipatia, o sono politici. Sui veti politici, sciogliere i nodi spetta ai partiti, io non sarò certo di ingombro, però non posso non rivendicare la bontà del mio operato, il fatto che abbiamo attuato il 75% del programma di mandato e il segretario comunale del Pd me lo conferma. Fare il sindaco non è il mio lavoro, io un lavoro ce l’ho. Non ho interessi personali da difendere, proprietà da valorizzare, ho governato la città solo per il bene pubblico».
Poi il tema delle primarie, più volte ribadito nei mesi scorsi: «Le condizioni per una mia ricandidatura sono che questa passi attraverso le primarie». La palla dunque passa ai partiti politici, ribadisce il sindaco, «io non sono il Partito Democratico, valutino i partiti sui risultati ottenuti da questa giunta. Io sono tranquillo. Non sono stato un uomo solo al comando, e ho scelto gli assessori fra coloro che nelle varie liste presero più voti nel 2006».
E ancora: «La gran parte dei consiglieri comunali ha avuto per la prima volta questa carica, era normale un periodo di rodaggio, ma possiamo dire di aver preparato il vivaio della nuova classe politica cittadina, una squadra capace di presentarsi alle prossime elezioni indipendentemente da chi sarà il candidato sindaco. Si fa presto a criticarci, ma vi ricordate Martinelli quanti assessori cambiò? Quanti ne sono stati cambiati nei Comuni di Fermo, o di Ancona? Ci ricordiamo come ci hanno lasciato la città? Abbiamo incrementato i servizi sociali, ripristinato la pulizia delle strade e la raccolta differenziata, aumentato le presenze e gli arrivi turistici nonostante i gufi».
Inevitabile l’accenno ai dissidenti, che ha ribadito di voler vedere fuori dalla prossima eventuale maggioranza: «Se oltre alle naturali resistenze che chi governa può incontrare nella società devo combattere anche con dei consiglieri della mia maggioranza che raccolgono le firme per mandarmi a casa, nottetempo, vergognandosi…ogni partito è libero di scegliere i propri candidati nelle liste, ma io ho il diritto di scegliere se candidarmi o no».
Tradotto sembra proprio voler dire: ostracismo a coloro che prima del consiglio comunale del 23 dicembre erano pericolosamente vicini alla mozione di sfiducia che poi abortì. In primis, dunque, i consiglieri comunali ex Margherita Nazzareno Menzietti e Libero Cipolloni.
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buon operato?
75% del programma svolto?
chi e’ rimasto della coalizione del 2006?
ma siamo noi su di un pianeta parallelo oppure lei
Il solito fumoso intervento del Sindaco mi pare che non dica niente di nuovo, tranne le ormai consuete falsità. Ad esempio, che gli assessori siano stati scelti sulla base delle preferenze è un falso: ben 3 assessori, quasi mezza giunta, non risultano eletti (Capriotti, Canducci, Mozzoni). Numero che diventa 4 se ci mettiamo Vesperini, ineleggibile e non certo primo. Che poi sia stato raggiunto il “75% del programma di mandato”, sinceramente, è un’affermazione che lascia allibiti, quando tutti sanno che il programma di mandato era incentrato su un nuovo PRG che all’orizzonte proprio non si vede, e molti altri interventi… Leggi il resto »
Come si fa a dire ad un partito vendoliano se ha delle pregiudiziali di antipatia nei confronti dell’UDC! Non conosco a fondo le scaramucce localistiche che hanno funestato la Giunta Gaspari, ma l’ipotesi che il “rifiuto” di Sel sia causato da una discriminazione “emozionale” è surreale e fa torto ad un Movimento che ha puntato tutto sui temi politici della traparenza e della “decrescita sostenibile” Come può il PD ancora allearsi con l’UDC dopo aver dato prova alle Elezioni regionali di essere un partito del 5% dei consensi contro una sinistra radicale che, malgrado l’esclusione, ne ha realizzati più del… Leggi il resto »
Penso che non si accusi il Sindaco di mala fede ma semplicemente di non aver saputo gestire situazioni mission-critical per il bene della città. Forse ha completato il 75% dei task del programma ma i task hanno pesi diversi; credo che solo il PRG valga almeno il 50% di un programma; e del PRG Gaspari non ha fatto neanche una bozza, soltanto confuse varianti e cambi di destinazione senza una visione generale e prospettica della Città. Il turn-over degli assessori non è un fatto negativo, se qualcuno sbaglia a progettare i parcheggi del lungomare chiunque dotato di un minimo di… Leggi il resto »
Francamente il ragionamento del Sindaco appare contraddittorio. Da un lato infatti afferma che debbono essere i partiti a riprendere in mano il percorso per le future comunali, dall’altro è lui a dettare condizioni, disegnando il perimetro della futura coalizione , e indicando il metodo di scelta del futuro candidato Sindaco attraverso le primarie. E’ evidente infatti che, se debbono essere i partiti a decidere il futuro assetto del centrosinistra, questi debbono essere lasciati liberi di confrontarsi a 360 gradi, senza condizionamenti e decisioni precostituite (ricandidatura del sindaco uscente, primarie, coalizione da Sel all’UDc ecc.). Il Sindaco tra l’altro la deve… Leggi il resto »
Ero presente al “botta e risposta” (anzi solo botta , visto che non ci sono stati interventi da parte del “pubblico” in verità composto da tutti “addetti ai lavori”) e ho assistito alla recita di un copione, per la verità nemmeno tanto originale, in cui il sindaco “narrava” di oscuri individui che per ragioni personali e antipatie lo avversavano e, a suo dire, lo avversano ancora mettendo a rischio la gioiosa macchina politico amministrativa da lui messa in piedi con tanta fatica. Mah, lo stile del sindaco che, nel paventare nemici e poteri oscuri che lo osteggiano, mi è sembrato… Leggi il resto »
C’è chi ascoltando tale frase “.bisogna restituire il pallino della politica in mano ai partiti!”
detta dal Sindaco è inorridito ed è fuggito!
Ancora con i partiti ossia coloro che ci hanno portato allo sfascio sociale ed economico!
No grazie, meglio restituire il pallino della politica in mano ai cittadini come dice il MoVimento 5 Stelle che spero si presenti a San Benedetto del Tronto, c’è ne molto bisogno in questo marasma!
Ma perchè, il Movimento a 5 Stelle cos’è? Non è un partito?
assolutamente No, caro buendia
Se la redazione permette linko qualcosa di utile ai cittadini che vogliono informarsi e farsi coscienza di cos’è “altro” dai partiti
http://www.beppegrillo.it/movimento/
il “non” statuto ed il programma sarebbero importanti a San Benedetto..
Informazione e partecipazione sono fondamentali per ridare moralità alla politica
Mah, secondo me sempre di un partito si tratta…con un suo programma elettorale, con un suo statuto, con le sue idee, per larga parte condivisibili direi…peccato che sia un po’troppo chiuso in sè stesso, troppo “noi siamo i buoni gli altri sono i cattivi”, troppo “o con noi o contro di noi” (questa frase è di un certo Benito… Inoltre sono completamente allergico a questa storia del “nuovo”, del “non partito”….sono forme di puro marketing, anche molto banali, e anche un po’vecchiotte ormai (il primo ad usarle fu proprio Berlusconi nel 1994 con la sua discesa in campo). Però, devo… Leggi il resto »