ASCOLI PICENO – Pront-via e l’edizione di luglio della Quintana 2010 comincia già a delinerare una situazione molto chiara, con un cavallo e un cavaliere a imporre un ritmo praticamente insostenibile per gli altri. Pronti-via e cinquemila spettatori a bocca aperta con l’impressione che il record di pista abbia i minuti, anzi i secondi, contati.

E così è stato: prima tornata, primo cavaliere Luca Innocenzi per Porta Solestà: tempo 51,9, precedente primato registrato da Massimo Gubbini per Tufilla l’anno scorso. E al bersaglio il cavaliere gialloblù non è da meno: tre centri, con conseguente record di punti di tornata e, a fine giostra, generale.

La Quintana di Luglio 2010, dopo pochi minuti dal via ha già un uomo da battere. Gli altri favoriti, Gubbini e Veneri, in particolare quest’ultimo particolarmente veloce, difficilmente avrebbero potuto fare meglio. Ma sono comunque rimasti in gara, cercando di limitare lo svantaggio per poi sperare in un errore dell’avversario, cosa che non è avvenuta. Anche perché il cavaliere folignate, in sella al purosangue inglese Dorilas, ha amministrato la gara alla grande, tenendo alto il ritmo e la precisione al bersaglio. Gli altri non hanno saputo fare di meglio, nonostante quella di sabato scorso era sulla carta una delle giostre più competitive degli ultimi anni: l’unico cavaliere a non averla mai vinta prima, infatti, era proprio Innocenzi.

Gli infortuni hanno avuto il loro peso, almeno nel facilitare psicologicamente il cavaliere gialloblù alleggerendo la pressione avversaria. In parte annunciato il ritiro di Capriotti, la cui partecipazione era rimasta in dubbio fino all’ultimo; per il cavaliere di Porta Romana, infatti, è bastata la prima tornata a far capire che non ce l’avrebbe fatta a proseguire a causa del riacutizzarsi del dolore al polso. Poi incidenti a Veneri (che fino a quel momento era secondo), che ha fatto toccare terra alla lancia con tornata nulla e conseguente rinuncia all’ultimo assalto, così come a Giacomoni (lancia a terra all’ultima tornata). Porta Maggiore e Tufilla hanno retto fino all’ultimo, ma con un distacco troppo grande che è andato aumentando con il tempo fino a diventare incolmabile.

Trionfo meritato per i colori gialloblù, che hanno avuto il merito di continuare a credere in cavaliere più volte sul punto di essere messo alla porta dopo una serie non troppo brillante di risultati (ma lui ribadisce che sente suo il palio di Luglio 2007, non assegnato). Per Porta Solestà arriva il distacco sulla Piazzarola nell’Albo D’Oro generale con 19 affrmazioni contro 18. Segue Porta Romana a 13, Sant’Emidio a 11, Porta Tufilla a 7 e Porta Maggiore a 2.