Pur tenendo presente che le direttive della nostra redazione sono quelle di non aderire “alla cieca” ad ogni richiesta di sciopero ma valutandone la necessità di volta in volta, stavolta siamo d’accordo con la Fnsi. Per i problemi presenti e futuri della nuova e possibile Legge, riteniamo che il popolo italiano abbia bisogno di un segnale forte e quindi della massima adesione.

Quello che, invece, fa secondo me scalpore è la non adesione dei giornali che caldeggiano solitamente una linea partitica. Premetto anche però che sono altrettanto certo che, in condizioni opposte, molti (quasi tutti) i giornalisti di giornali che oggi scioperano avrebbero fatto la stessa cosa.

Ritengo che questa similitudine tra politica e stampa sia un male gravissimo (il più grande) per la comunità e l’origine della confusione che porterà sempre più gli italiani ad allontanarsi dalle urne. La credibilità degli organi di informazione è fondamentale per un futuro migliore.