MARTINSICURO – Presenterebbe risvolti poco chiari la gara per la fornitura dei carburanti per i mezzi comunali, risalente al marzo 2009, tanto che il gruppo di opposizione degli ex An ha chiesto spiegazioni al sindaco Di Salvatore con un’interrogazione nello scorso Consiglio comunale. Una gara con procedure piuttosto tortuose che hanno portato ad alcuni risultati oggetto tutt’oggi ancora di discussione, come quello per cui la ditta aggiudicataria sia stata una non rientrante tra le quattro invitate a partecipare alla gara.

In base a quanto ricostruito, all’epoca vennero invitate a partecipare 4 ditte, per la fornitura di carburante necessario a 9 mezzi. Fra queste, solo una risponde presentando la propria offerta. Il 13 marzo la responsabile dell’Area Sviluppo Socio Culturale (il settore incaricato dal Segretario generale di occuparsi della gara) attraverso una determina indica il nome della ditta che si aggiudica la gara che però, pur avendo alcuni mesi prima dell’espletamento della gara (dicembre 2008) inviato autonomamente al Comune delle generiche offerte, non risulta fra quelle invitate a partecipare al bando.

La gara inoltre viene aggiudicata non più solo per la fornitura di carburante per 9 mezzi (ossia solo quelli dell’area Servizi Sociali) bensì per 37.

«Alla luce dei fatti – hanno affermato gli ex An – la richiesta iniziale solo per 9 mezzi era ingannevole per le ditte invitate, che potrebbero non aver avuto interesse per pochi mezzi, mentre avrebbero potuto averne per i reali 37. Nell’iter amministrativo inoltre mancano alcuni documenti essenziali per l’espletamento di una gara di circa 80-100mila euro annue, come ad esempio i propedeutici criteri di aggiudicazione della gara o l’obbligatorio verbale di aggiudicazione della stessa».

Tra gli altri passaggi dubbi riscontrati anche quello che alla gara non è stata invitata la ditta che precedentemente forniva l’Ente, perché in mancanza di un requisito fondamentale – chiesto poi a gennaio 2009 dalla responsabile di altra area – mentre alla ditta aggiudicataria della gara non era stato richiesto il possesso dello stesso requisito mancante alla ditta esclusa. «La richiesta del possesso del requisito in parola – aggiungono – è stata inoltrata solo successivamente alla nostra sollecitazione del 27 novembre 2009, cioè quasi ad appalto terminato».

Sulla richiesta di spiegazioni inerenti ai passaggi dubbi della gara, il sindaco Di Salvatore ha risposto  nel corso del Consiglio comunale che eventuali responsabilità della dirigente incaricata saranno accertate dagli organi competenti. Sulla vicenda infatti pare che ci sia già in corso un’indagine seguita ad un esposto di un privato.

«Il sindaco è un pubblico funzionario – hanno commentato i consiglieri di minoranza – e pertanto è tenuto ad accertarsi di quanto accade nel Comune, senza continuare a rigettare le responsabilità sui dipendenti.  Da parte nostra se non verrà fatta al più presto chiarezza sulla vicenda ci muoveremo di conseguenza».