CUPRA MARITTIMA – Un’esperienza formativa divertente e particolare che ha coniugato l’apprendimento della lingua inglese e la riscoperta del proprio paese. Si tratta del progetto “Little tourists in Cupra” realizzato subito dopo la chiusura dell’anno scolastico e rivolto agli alunni delle classi terza, quarta elementare e prima media. Già nel titolo la caratteristica del progetto: immaginando di essere turisti inglesi per due settimane, i ragazzi hanno visitato Cupra e ne hanno conosciuto gli aspetti peculiari, ovvero la sua storia e le sue bellezze artistiche, senza peraltro tralasciare il gioco che, sempre in lingua inglese, li ha accompagnati per tutto il tempo.
L’iniziativa si è conclusa sabato 26 giugno con una piccola rappresentazione che ha avuto come scenario il Castello di Sant’Andrea. I ragazzi infatti si sono improvvisati attori alla presenza dei loro genitori e di alcuni conoscenti e hanno recitato in lingua portando in scena “Riccioli d’oro”, “La pentola magica”, e “I tre capretti”. Nella stessa occasione sono stati consegnati i diplomi di partecipazione al progetto.
Un grazie particolare va innanzitutto all’Istituto Scolastico Comprensivo che ha appoggiato l’iniziativa e ha dato la disponibilità delle aule; alle famiglie che hanno compreso l’importanza di questa esperienza; ai ragazzi: Lorenzo, Eva, Giovanni, Giorgia, Alex, Sonia, Alessandro, Gabriele, Francesco, Federica, Simone; alle insegnanti, Maggie Wakelin e Valentina Sgattoni; alla Cooperativa Idrea nella persona di Andrea Mora; a Christian Mora, che è sempre stato disponibile ad accompagnare i ragazzi con il pulmino, a Stefano Caminonni per aver curato la grafica del logo e in ultimo all’Assessore alle Politiche Sociali, Anna Maria Cerolini che ha permesso l’iniziativa, consapevole dell’importanza di vivere l’estate coniugando il gioco con l’aspetto educativo e didattico dello stare insieme
Positiva è stata l’esperienza che di certo potrà ripetersi il prossimo anno, migliorandola e rendendola fruibile ad un maggior numero di ragazzi cuprensi e perché no, anche ad altri dei paesi limitrofi.
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