SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consigliere comunale delegato alle Pari Opportunità Palma Del Zompo dal 24 al 26 ha partecipato a Treia, nel Maceratese, alla prima edizione del Festival del Lavoro, organizzato dall’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro.

Per tre giorni giuslavoristi, politici, imprenditori, rappresentanti delle parti sociali hanno parlato di lavoro analizzandolo in tutte le sue forme con convegni, tavole rotonde. La presenza di personaggi importanti del mondo accademico, della politica e del giornalismo (Tiziano Treu, Ignazio Marino, Ferruccio De Bortoli, Mario Baldassarri, Cesare Damiano, Andrea Vianello …) hanno dato modo di approfondire tematiche come ” Empatia ed autoefficacia nel colloquio di lavoro”, “Le opportunità fornite dal lavoro accessorio”, “Le pensioni domani:cicala o formica?”, “Le misure contro il lavoro sommerso”, “Etica del lavoro e la responsabilità sociale delle imprese”, “ La manovra economica. Gli impatti sull’occupazione”.

Tra gli incontri in programma c’è stato nella giornata di venerdì 25, anche quello su “Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. Afferma la Del Zompo riguardo a un tema che le sta molto a cuore: «Si è parlato della applicazione dell’articolo 9 della legge 53/2000 che finanzia, su incipit del Ministero della Famiglia, progetti volti proprio alla conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, finanziando progetti di part-time, tele-lavoro, banca delle ore, riqualificazione e formazione di lavoratori dopo periodi di congedo parentale, sostituzioni di titolari d’impresa. Progettualità che sono state oggetto di un Protocollo d’intesa, volto a favorirne la diffusione e la conoscenza, firmato nel gennaio dello scorso anno proprio su iniziativa dell’amministrazione sambenedettese. Il Lavoro, la sua mancanza, la sua precarietà, è davvero la prima emergenza del nostro territorio e del nostro Paese, oggi più che mai. In particolare l’occupazione femminile, al 47% in Italia (con percentuali molto inferiori nel Meridione), che ci vede in fondo alle graduatorie d’Europa, dopo di noi solo Malta».