SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si allunga la schiera dei contrari alla nuova disposizione delle zone blu sul lungomare. Alle innumerevoli critiche piovute sull’amministrazione comunale s’è infatti aggiunto il proprietario dell’Hotel Bologna, Luciano Pompili, che boccia drasticamente la rivoluzione e la conseguente chiusura delle intersezioni di collegamento tra le due corsie.

«Gli autoveicoli – tuona – sono così costretti a fare i soliti giri a vuoto. Le frecce segnaletiche di diverse attività commerciali inoltre sono state tolte. Il loro ripristino, visti i nuovi percorsi, richiederanno un impiego doppio o triplo di frecce con relativi costi aumentati, anche per quel che riguardano le tasse annuali».

«La chiusura delle intersezioni – prosegue – si giustifica con l’esigenza di dover far vedere, all’ultimo momento, che sono stati recuperati alcuni posti auto. Ma nessun introito aggiuntivo interesserà le casse comunale, mentre è certo il malcontento della stragrande maggioranza dei cittadini».

Le domande di Pompili sono dunque intuitive: «Chi paga sempre e comunque queste decisioni? E’ possibile che non si trovino altri modi per impiegare intelligenza, tempo e denaro pubblico?». Ma soprattutto: «A chi giova questa “bella idea”, che pare più caduta dal cielo che frutto di una seria riflessione?»

Ed ecco allora che l’albergatore si presta ad elencare i veri, a suo avviso, disagi che il paese a vocazione turistica” dovrebbe realmente affrontare e risolvere: «Ipotizziamo di avere in mano un fazzolettino di carta o un pacchetto di sigarette vuoto o una coppetta di gelato. Riusciremmo a trovare un banale cestino da utilizzare in alternativa alla solita strada? Proviamo inoltre ad osservare, con occhio meno distratto di chi oramai si è abituato, la qualità di strade e marciapiedi sia dal punto di vista dell’estetica che della manutenzione e pulizia. Per non parlare dei liquami che ad ogni acquazzone allagano puntualmente da oltre 30 anni marciapiedi e piani terra, figuriamoci  le cantine, di una delle principali zone turistiche della città, sotto gli occhi sbigottiti degli ospiti».

Infine, un ultimo affondo ancora sui parcheggi a pagamento: «I cittadini residenti per avere un abbonamento stagionale devono pagare circa 75 euro, mentre quelli che “risiedono” di fatto  in zona lungomare per l’intera estate poiché ci lavorano devono sborsarne 175. Sia chiaro non vogliamo assolutamente che il costo venga loro aumentato, ma mi chiedo quale sia stata la profonda riflessione che ha generato questa sperequazione».