SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Venerdì 25 e sabato 26 giugno si terrà presso il Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto la 16a edizione del Festival Ferré, con assegnazione quest’anno della tradizionale Targa Léo Ferré, per meriti nel campo dei rapporti tra poesia e musica, al cantautore italiano Piero Ciampi nel trentennale della sua scomparsa.

Scrive di lui Enrico De Angelis, responsabile artistico del Premio Tenco: «Si racconta che Roberto Fia, produttore della Rca negli anni settanta, abbia visto piangere Piero Ciampi mentre ascoltava le canzoni di Léo Ferré». Basti questo per cogliere il nesso tra il Festival Ferré e il premio quest’anno assegnato alla memoria del grande livornese. Piero Ciampi, scrive il presidente del Centro Leo Ferrè, Giuseppe Gennari, «rappresenta una rara identificazione tra canzone e poesia. Le due cose, che normalmente sono diverse e non vanno confuse, in lui si intrecciano, si fondono, come frammenti che si rincorrono e si depositano qua e là nella sua opera». La motivazione recita: Targa Léo Ferré 2010 alla memoria di Piero Ciampi “per l’irripetibile autenticità del suo sofferto canto”.

I protagonisti di questa edizione sono:

per la serata di venerdì 25:

Luca Faggella che con il suo sestetto interpreterà un significativo florilegio tratto dal canzoniere di Piero Ciampi, quindi offrirà estratti dal suo recentissimo album, “Ghisola”, che con le sue canzoni d’arte elegante e rarefatte, ha riscosso l’unanime consenso dalla critica musicale, e infine si esibirà nelle sue perfette interpretazioni in lingua francese di brani di Léo Ferré e di Jean Ferrat, indimenticabile astro del firmamento musicale di Francia e prima Targa Ferré nel 2001;

Enzo Nardi, vincitore della prima edizione del Premio Recanati, che, in duo con il maestro Giorgio Lorenzini, sarà protagonista di un memorial dedicato appunto a Jean Ferrat;

per la serata di sabato 26:

Amancio Prada, personalità artistica di altissimo e magnetico profilo, accompagnato dai suoi maestri musicisti di Spagna, offrirà una suggestiva rilettura in lingua spagnola del canzoniere di Léo Ferré e una originale interpretazione dell’opera immortale di Garcia Lorca da lui stesso magistralmente messo in musica. Scrive di lui Paolo De Bernardin, critico musicale di Rai3: «Nella sua arte canora si mescolano l’orgoglio della lingua gallega e la grandezza del castigliano, lo spirito celtico e la saudade lusitana, i testi di San Giovanni della Croce e dell’antica poesia trovadorica, i Sonetti dell’Amore Oscuro di Lorca e il furore iconoclasta di Léo Ferré».

E poi Roberto Freak Antoni, vocalist e leader degli Skiantos, accompagnato da Alessandra Mostacci al pianoforte e dal gruppo emergente dei Lisagentica, si esibirà nella sua ultima produzione artistica intitolata Ironikontemporaneo e ci proporrà inoltre estratti dal tradizionale repertorio di rock demenziale tipico degli Skiantos. Una esibizione che si annuncia intelligente, dissacrante e coinvolgente, sempre venata da una sensibilità e da una profondità che ne rinnova e attualizza quei contenuti che fecero furore nei dissipati e furiosi anni settanta. I Lisagenetica con il loro rock armonico,costituiranno una vera rivelazione.

Ci saranno poi in entrambe le serate le esibizioni recitative e canore di Mauro Macario e Gian Luigi Cavaliere alle prese con interpretazioni fulminati e originali del repertorio di Ferré.

Ancora Gennari: «Nello splendido manifesto che ancora una volta Ugo Nespolo ha voluto offrirci come segno tangibile della sua affettuosa amicizia e stima per il Festival Ferré, c’è il racconto visivo e l’essenza di tutto questo».