SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sarà a San Benedetto, mercoledì sera, al Pao Long Beach.

Pittore, attore, scrittore, poeta, mentore. Non c’è una definizione unica che può contenere le mille vite di Remo Remotti, romano di Roma, nato nel ’24, emigrato in Perù e tornato in Italia. A 86 anni quest’uomo goliardico e intelligente ha una capacità innata di catturare l’attenzione anche e soprattutto dei più giovani, grazie ad una dialettica diretta e spontanea, spesso volutamente volgare, ma soprattutto con una cultura infinita, ora concentrata soprattutto sulle possibilità offerte dalla riflessione spirituale e filosofica.
Remo Remotti si definisce un clown intelligente, qualcosa di più di un “bukowsky italiano”, come qualcuno lo ama definire. Tra le altre cose ha lavorato, tra gli altri, con Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Ettore Scola, i fratelli Taviani, Werner Masten, Peter Ustinov, Nanni Loy, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati, Antonello Salis e Carlo Verdone.
Riferisce Paolo Forlì, direttore artistico del Pao: «La mia telefonata per invitarlo s’è svolta in viva voce, al porto, durante un aperitivo in compagnia di amici che ascoltavano divertiti: “Remo, ci verresti a suonare a San Benedetto del Tronto? e lui, dopo una pausa di riflessione: Vaiiii fratellooooo! e poi: senti, ma ‘ndo cazzo sta san benedetto?” Ma come?, non la conosci? E lui: scherzavo fratello, ahahahah… Prima del decesso tanto sesso!!!!”».
«Tra i suoi mille impegni abbiamo scovato questo mercoledì 16 giugno; inizieremo a cenare al Pao attorno alle 21.00, lo spettacolo inizierà più o meno un’ora dopo, ad ingresso gratuito. Ad accompagnarlo musicalmente verrà Giuliano Clerico, in formazione trio. Secondo me è una data da non perdere, di quelle che si racconteranno per un bel pò».