SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tredici comuni marchigiani si impegnano a ridurre le emissioni inquinanti e ad incrementare entro il 2015 l’impiego di fonti rinnovabili.

Lunedì 14 giugno nella sede della Regione il documento condiviso è stato firmato dai 13 Comuni che compongono la “Comunità per l’energia sostenibile delle Marche” (Sec – Sustainable Energy Community): Ancona, Fabriano, Jesi, Senigallia, Osimo, Pesaro, Urbino, Fano, Macerata, Civitanova Marche, Fermo, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.

La costituzione della Sec si colloca nell’ambito della due giorni di lavoro tra partner italiani ed europei per l’avvio operativo del progetto “City Sec”, ideato e promosso da Svim, la società di sviluppo della Regione Marche e finanziato nell’ambito del programma comunitario “Energia Intelligente – Europa”: «Questo documento costituisce il primo formale impegno per uno ‘scatto’ in avanti in tema di efficienza energetica e di sviluppo sostenibile, così come stabilito dalle direttive comunitarie e dalle politiche regionali – ha commentato Gianni Giaccaglia, amministratore unico Svim -. I Comuni realizzeranno interventi per una città eco-sostenibile, tra cui regolamenti nuovi per l’edilizia, impiego di mezzi di trasporto alternativi e illuminazione pubblica a basso consumo».

Marco Pacetti, rettore dell’Università Politecnica delle Marche, ha sottolineato il ruolo dell’Ateneo che, come partner scientifico del progetto, metterà a disposizione un’esperienza trentennale nel settore delle rinnovabili; Martin Eibl, project officer dell’Agenzia europea per la competitività e l’innovazione (Commissione europea), ha aggiunto che l’Unione europea riconosce come fondamentale il ruolo delle istituzioni locali per raggiungere gli obiettivi comunitari in tema di sostenibilità ambientale.

La Sec si impegna a raggiungere i seguenti obiettivi energetici entro il 2015: riduzione delle emissioni di CO2 del 20%, incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili del 20%, risparmio energetico del 10% rispetto al consumo attuale, raggiungimento della quota del 10% del parco edilizio di nuova costruzione a impatto zero; riduzione del 10% del combustibile fossile utilizzato per i trasporti; l’incremento del 2% del numero di imprese operanti nel settore dell’energia.

Per realizzare questi obbiettivi, i Comuni utilizzeranno molteplici strumenti quali: nuovi regolamenti in edilizia, audit energetici sugli edifici, promozione di interventi come ristrutturazioni di edifici o inserimento di standard energetici elevati per le nuove costruzioni; nella mobilità, utilizzo di mezzi alternativi di trasporto; adeguamento dell’illuminazione stradale a criteri di efficienza energetica; investimenti in impianti ad energia rinnovabile su edifici pubblici come scuole o impianti sportivi; azioni di formazione e informazione come l’attivazione degli Sportelli Energia, attività rivolte alle scuole e campagne di sensibilizzazione.