SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Mondiale dell’Italia inizia con un sorriso a mezza bocca. Segnali positivi e negativi si mescolano sullo scenario decisamente autunnale (in Sudafrica sta per iniziare l’inverno australe) di Città del Capo: temperatura di 8° C e pioggia battente per tutta la gara. Nella formazione decisa da Lippi non ci sono Pirlo e Camoranesi, ancora convalescenti, c’è invece De Rossi, recuperato in extremis. Sulle fasce spazio a Criscito e Zambrotta, sulla trequarti c’è Marchisio in posizione inedita; davanti Gilardino è supportato da Pepe e Iaquinta.
Gli azzurri partono bene, De Rossi e Montolivo prendono possesso del centrocampo, ma davanti il muro paraguayano è difficile da superare: non ci sono pericoli per Villar. All’Italia manca la fantasia in attacco, e Gilardino è troppo solo. Perlomeno la difesa tiene di fronte ai temuti attaccanti Albirroja. Fino alla punizione (originata forse da un fallo inesistente) calciata da Torres: palla in area, Alcaraz anticipa De Rossi e mette in rete. Una disattenzione (in verità condivisa con il resto della difesa) che costa cara.
Nella ripresa si torna in campo senza Buffon, che accusa i soliti problemi alla schiena: dentro Marchetti. Gli azzurri cercano il gol con più convinzione, ma le occasioni da gol latitano. Serve un altro calcio da fermo: angolo battuto da Pepe, il portiere Villar sbaglia l’uscita e De Rossi è lesto a infilare in rete e a farsi perdonare la disattenzione difensiva. Intanto è uscito Marchisio, a disagio sulla trequarti, ed è entrato Camoranesi per tentare di allargare il gioco. Nel finale entra anche Di Natale: l’Italia spinge alla ricerca della vittoria, il Paraguay si chiude in difesa ma non ci sono occasioni di rilievo. Finisce 1-1, risultato che ci può stare contro il più forte degli avversari del girone, ma ora probabilmente bisognerà vincere le altre due gare restanti per arrivare primi.
Confortano la grinta e la tenuta atletica degli azzurri: in questo i ragazzi di Lippi non hanno difettato. Bene Montolivo, a suo agio come vice-Pirlo; discreta la difesa, che però deve stare più attenta sui calci da fermo. Maluccio l’attacco, decisamente “spuntato”: Pepe e Iaquinta sono utili per far salire la squadra, ma a Gilardino (in ombra) sono arrivati pochissimi palloni. Preoccupa la situazione di Buffon, che comunque dovrebbe recuperare per il prossimo incontro contro la Nuova Zelanda.
Le altre due partite di giornata riguardavano il girone E: l’Olanda parte bene battendo 2-0 la Danimarca. I danesi non demeritano nel primo tempo, collezionando un paio di occasioni, mentre l’Olanda, priva di Robben, trova pochi spazi. Poi a inizio ripresa l’episodio che cambia la gara: su un cross di Van Persie Simon Poulsen spazza goffamente colpendo la schiena di Agger e il pallone finisce in rete. A chiudere la partita ci pensa Sneijder: prima un suo tiro colpisce la traversa, poi sforna un assist al bacio per Elia, il cui tiro, deviato dal portiere Sorensen, finisce sul palo, e per Kuyt è facile ribadire in rete il pallone.
A comandare la classifica insieme agli Oranje è il Giappone, che batte 1-0 il Camerun: per i nipponici è il primo successo in un Mondiale… non giocato in casa. Partita bruttina, il gioco stenta a decollare e la stella Eto’o non riesce a fare la differenza. A sbloccare la situazione è Honda, giocatore del Cska Mosca, che raccoglie un cross di Matsui in area e infila il pallone tra il palo sinistro e il portiere Souleymanou. Il Giappone, molto organizzato, gestisce bene il vantaggio e il Camerun non riesce a sfondare: per i Leoni Indomabili da segnalare c’è solo la traversa colpita da M’bia con un tiro da fuori area.
Olanda-Danimarca 2-0 (Soccer City, Johannesburg)
OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg, Van der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Jong (43’ st De Zeeuw); Kuyt, Sneijder, Van der Vaart (22’ st Elia); Van Persie (32’ st Afellay). All. Van Marwijk.
DANIMARCA (4-4-1-1): Sorensen; Jacobsen, Kjaer, Agger, S. Poulsen; Rommedahl, Jorgensen, C. Poulsen, Enevoldsen (11’ st Gronkjaer); Kahlenberg (28’ st Eriksen); Bendtner (17’ st Beckmann). All. Olsen.
Marcatori: 1’ st autogol Agger (D), 40’ st Kuyt (O).
Ammoniti: De Jong, Van Persie (O), Kjaer (D).
Arbitro: Lannoy (Fra). Assistenti: Dansault (Fra), Ugo (Fra).
Note: temperatura 16° C. Possesso palla: 58% Olanda, 42% Danimarca. Uomo partita Fifa: Sneijder (O).
Giappone-Camerun 1-0 (Bloemfontein)
GIAPPONE (4-3-2-1): Kawashima; Komano, Nakazawa, Tanaka, Nagatomo; Endo, Abe, Hasebe (43’ st Inamoto); Okubo (37’ st Yano), Matsui (24’ st Okazaki); Honda. All. Okada.
CAMERUN (4-3-3): Souleymanou; M’bia, N’koulou, Bassong, Assou Ekotto; Makoun (30’ st Njitap), Matip (19’ st Emana), Enoh; Choupo Moting (30’ st Idrissou), Eto’o, Webo. All. Le Guen.
Marcatori: 38’ pt Honda (G).
Ammoniti: Abe (G), N’koulou (C).
Arbitro: Benquerenca (Por). Assistenti: Cardinal (Por), Miranda (Por).
Note: temperatura 13° C. Possesso palla: 55% Camerun, 45% Giappone. Uomo partita Fifa: Honda (G).
Italia-Paraguay 1-1 (Città del Capo)
ITALIA (4-3-3): Buffon (1’ st Marchetti); Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; De Rossi, Marchisio (14’ st Camoranesi), Montolivo; Pepe, Gilardino (27’ st Di Natale), Iaquinta. All. Lippi.
PARAGUAY (4-4-2): Villar; Bonet, Alcaraz, Da Silva, Morel; Vera, Caceres, Riveros, Torres (15’ st Santana); Valdez (24’ st Santa Cruz), Barrios (31’ st Cardozo). All. Martino.
Marcatori: 39’ pt Alcaraz (P), 18’ st De Rossi (I).
Ammoniti: Camoranesi (I), Caceres (P).
Arbitro: Archundia (Mex). Assistenti: Vergara (Can), Torrentera (Mex).
Note: temperatura 8° C. Possesso palla: 52% Italia, 48% Paraguay. Uomo partita Fifa: Alcaraz (P).
Classifica (girone E): Olanda e Giappone 3, Camerun e Danimarca 0
Il programma di martedì 15 giugno:
ore 13.30 Nuova Zelanda-Slovacchia (gir. F, Rustenburg)
ore 16.00 Costa d’Avorio-Portogallo (gir. G, Port Elizabeth)
ore 20.30 Brasile-Corea del Nord (gir. G, Ellis Park di Johannesburg)
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E' STATA UNA BELLA ITALIA, che ha dovuto lottare con le più grosse sfighe che il mondo potesse infliggerci. Diluvio e vento, avversari fallosi e impuniti fin dal primo secondo, infortunio a Buffon che ha compromesso testa e cambi, e il conseguente nervosismo. Nonostante tutto, dopo un umano black-out, siamo risorti proponendo un buon calcio, rapido e convincente. Unico neo, Gilardino. MA SONO MOLTO SODDISFATTO.
Come siamo passati al 4-4-2 la musica è cambiata, abbiamo sempre giocato in questo modo e se Lippi si conferma intelligente sarà questo che vedremo. Iaquinta, ancora una volta, e Marchisio, troppo acerbo, hanno dimostrato di non essere giocatori da mondiale.
Centrocampo con De Rossi, Montolivo, e in prospettiva Pirlo e anche Camoranesi ancora fortissimo.
In attacco Gilardino o Pazzini e una seconda punta. Bene a sorpresa Pepe.
Ah, con un Cassano lì in mezzo… ah, un Balotelli pronto a buttarlo sulla fascia (vi immaginate cosa sarebbe accaduto ieri?)… ah, con un Totti pure invecchiato… :D
Non riesco a capire cosa vede di buono Lippi in Iaquinta, un giocatore che non mi ha mai impressionato.
Superbo Pepe, con una grinta incredibile. Avesse avuto un compagno con cui dialogare, avremmo causato molti danni sulla fascia.
Gila…mah, non è tutta colpa sua.
Cannavaro e Zambrotta sembravano ringiovaniti di 4 anni.
Balotelli e Cassano? Basta con questa storia. Lippi punta sul gruppo, dopo quattro anni dovreste averlo capito. Cassano non e' un demonio, l'ho sempre difeso. Ma devo ammettere che dei rischi, in una competizione breve, li porta. Il libro, scritto con Pardo qualche tempo fa, a mio avviso lo ha segnato. Al suo interno giudicava i mister avuti, sfotteva Del Neri per il fatto che non si capisse quando parlava. Lippi non poteva rischiare di portare un ragazzo così imprevedibile. Riguardo a Balotelli, il discorso si chiude a priori. Messo alla porta da Mourinho dopo la gara col Barca con… Leggi il resto »
L'Italia non è stata malaccio, ma avrai voluto vedere contro una squadra che avesse attaccato veramente. Inoltre s'è tirato pochissimo in porta. Comunque nei mondiali sono frequenti i casi di esordi mediocri ai quali seguono ottime prestazioni.
Max, da milanista sei più cattivo su Balotelli di quanto lo siano stati gli interisti. Il ragazzo è particolare, ma è un fenomeno come non ci sono in questa nazionale. Lo sanno anche Moratti e Mourinho, che l'hanno messo fuori squadra per poi recuperarlo (seguo poco il calcio di serie A ma ho letto che a Siena è stato stratosferico e decisivo per la vittoria dello scudetto). Cassano escluso per…? Non abbiamo un fantasista, è la prima volta nella storia, noi cresciuti con Rivera, Antognoni e Bruno Conti, Mancini, Baggio, Zola, Del Piero, Totti… Qui Lippi sbaglia, è presuntuoso. Un… Leggi il resto »
Hai detto bene Flammini noi cresciuti con dei fuoriclasse comunue convocati nonostante tutto lui come lo chiami max ma secondo me dovresti chiamarlo “mini” per vari motivi soprattuto professionali certe cose non le puo’ capire
gli voglio chiedere se sa’ quale’ stato a caldo il primo commento di lippi dopo la partita:
“LA SQUADRA Eì STATA POCO INCISIVA IN ATTACCO”
PER COLPA DI CHI DOMANDO io?
per Balotelli credo che per tradizione oltre al fantasita i ct di una volta portavano sempre un giovane con meno di 20 anni vedi Cabrini, Bergomi, Buffon etc etc
Ma cosa c’entra il Milan. Io parlo da Italiano. Su Balotelli ho riportato un’osservazione di Mourinho ripresa dopo la gara piu’ importante della stagione giocata dall’Inter. A fine gara fu oltretutto preso a calci da Materazzi negli spogliatoi. Questo per farti capire quanto il gruppo non accettasse certe provocazioni e atteggiamenti. Lippi ha valutato cio’. Il mondiale e’ una competizione breve e si deve affrontare con compattezza e affiatamento. Almeno Marcello sostiene questo e la storia gli ha dato ragione. Senza dimenticare che fra i tanto decantati Cassano e Balotelli, quest’ultimo e’ proprio quello che aveva meno chance a priori.… Leggi il resto »
purtroppo manca Cassano e se i motivi personali di Lippi la cosa mi fa arrabbiare ancora di più.
Su Cassano e Balotelli si è sentito di tutto e si è visto di più. Lippi ha docuto fare i conti sulla ricostruzione di un gruppo dalle caratteristiche vincenti, e una mina vagante potenzialmente in grado di turbare le serenità a tutti non era gradita. I due devono fare ammenda e MEA CULPA se il mondiale lo vedono in TV, senza accampare scuse. Probabilmente Prandelli li convocherà entrambi, ma solo perchè avrà tempo di valutarli prima di inserirli in qualche competizione come l'europeo e il mondiale. La potenza è nulla senza il controllo. Per ora, anche nei confronti delle altre… Leggi il resto »
E' vero che manca un fantasista,
ma è anche vero che un Montolivo come quello di lunedì non può essere tolto. Quindi, Pirlo potrebbe essere il candidato a fantasista della squadra. Per lui giocare più avanti non sarebbe una novità, oltre tutto potrebbe provare qualche tiro da fuori (spero!).
Per i nostalgici dei tempi andati, ricordatevi come il Trap trattò Baggio 8 anni fa. Basta col dire "una volta era sempre così…". Non è vero, scelte discutibili si sono sempre fatte.
E’ tutto l’anno che la stampa Italiana scrive che Mourinho è un presuntuoso e un arrogante, senza accorgersi che una persona così ce l’abbiamo in casa e porta il nome di Marcello Lippi. La coppia di attacco che ha dato maggiori garanzie quest’anno è stata “Pazzini – Cassano” e il capocannoniere del campionato è Totò Di Natale, ebbene il signor Lippi ha messo Pazzini e Di Natale in panchina e Cassano non l’ha neanche convocato! Bravo complimenti, soprattutto per la scelta di Marchisio dietro alle punte, inguardabile! Quando si è trattato di convocare Cannavaro non ha guardato la carta di… Leggi il resto »
Lippi è più bravo del Trap, ma il Trap non chiamò Baggio perché aveva Totti e Del Piero al massimo della forma (e lì davanti Vieri e Inzaghi, e dietro la stessa difesa, anzi più forte, di quella del 2006… risultati pessimi fra 2002 e 2004…) :)
Lippi non chiama Cassano perché?
Cmq confido nel trio De Rossi-Montolivo-Pirlo