CUPRA MARITTIMA – Una buona salute passa anche da una corretta alimentazione. Questo lo scopo della manifestazione che si è svolta domenica 6 giugno in Piazza Possenti a Cupra. L’evento, chiamato “Dal seme al pane”, voleva appunto celebrare il pane in tutte le sue fasi, ed è iniziato con l’esibizione dei bambini che, vestiti a tema, hanno ballato il saltarello ed altri balli popolari. Sempre i bambini della Scuola d’Infanzia Statale hanno partecipato all’illustrazione e spiegazione da parte degli esperti panificatori delle varie fasi necessarie alla realizzazione del pane: semina, molitura, trebbiatura, lavorazione del pane, cottura e distribuzione.

Per l’occasione è stato presentato il pane “Mezzo Sale”, il nuovo pane promosso dal Ministero della Salute, che contiene la metà del sale normalmente previsto, proprio per evitare problemi alla salute, ed il “Pane della Vergara”, un tipo di pane realizzato con tre tipi di grano che si usava molto nel secondo dopoguerra e che è stato appunto riscoperto.
Dopo essere stato presentato, il pane è stato distribuito, dietro una piccola offerta volontaria destinata alla Lega del Filo d’Oro.

Evento del pomeriggio è stato anche il convegno che ha visto la partecipazione del sindaco Domenico D’Annibali, l’assessore all’Ambiente Marco Malagia, la nutrizionista Raffaella Tosi, il segretario dell’Apa Associazione Panificatori Artigiani Simone Pieragostini e il presidente Apa per la zona di Ascoli e Fermo Settimio Tassotti. «Crediamo in questa iniziativa – ha introdotto il sindaco D’Annibali – ed è per questo che abbiamo collaborato a riportarla in vita, vorremmo ripeterla anche nei prossimi anni arricchendola sempre di più».

Ha proseguito Tassotti, che è anche presidente dell’Associazione Commercianti di Cupra: «Questa manifestazione cade in prossimità della festa nazionale del pane che si è svolta il 25 maggio. Noi vi abbiamo preso parte presentando il pane della vergara e rappresentando il Piceno con orgoglio, il nostro compito è infatti quello di diffondere l’arte del pane».

La parola è poi passata a Pieragostini che ha sottolineato la necessità di una «legge che certifichi i parametri per la descizione del pane artigianale e del pane fresco perchè l’ultima legge risale a 40 anni fa. Ultimamente infatti il mercato è invaso da pubblicità ingannevole che manda in confusione i consumatori, invece è in gioco la loro salute. Proprio per questo servono iniziative come “Dal seme al pane” che sensibiizzano i cittadini sulla correta alimentazione. Noi panificatori artigiani assicuriamo un prodotto di qualità, materie prime ed un processi di lavorazione trasparenti».

Il dibattito è stato concluso dall’intervento della nutrizionista che, dopo aver ripercorso la funzione alimentare del pane nella storia, ha aggiunto: «Assumere del pane vuol dire assumere un nutrimento necessario dal quale ricaviamo il fabbisogno energetico. Più della metà dell’energia usata dall’uomo infatti proviene dai carboidrati. Sono inoltre gli stessi prodotti artiganali a fare bene alla salute e a dimostrazione di ciò, la piramide alimentare aggiornata al 2009 prende spunto dall’alimentazione del secondo dopoguerra: prodotti locali, artigianali, verdure, tanta acqua e movimento».