SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un giorno storico, un motivo di orgoglio, uno stadio bellissimo e a norma senza spesa di soldi pubblici. In municipio c’è entusiasmo dopo la firma della convenzione ventennale fra Us Samb e Comune di San Benedetto per lo stadio Riviera delle Palme, ora siamo quasi alle battute finali delle formalità e intorno al 25 giugno potranno cominciare i lavori.

L’obiettivo: una copertura integrale dell’impianto con i pannelli fotovoltaici, la messa a norma con le prescrizioni del decreto Pisanu, la possibilità di ospitare 15mila spettatori, la possibilità di accogliere concerti e amichevoli di lusso con proventi per la Samb aggiuntivi rispetto agli ottomila euro annuali già previsti da contratto. La Busi Impianti, la società bolognese che installerà la copertura fotovoltaica e ne incamererà gli utili (riversandone una parte nei lavori di messa a norma) potrà cominciare i lavori negli ultimi giorni di giugno (il 25 o il 26, sono le date indicate). Ora il Comune riceverà la dichiarazione di inizio lavori e darà il nulla osta, poi è previsto un passaggio di analisi del progetto presso la Commissione Pubblici Spettacoli della Prefettura, che vaglierà il rispetto del decreto Pisanu. E poi si lavora.

La convenzione doveva essere firmata lunedì mattina. Per un piccolo ritardo di natura tecnica la firma è slittata al pomeriggio. Martedì mattina il sindaco Gaspari e il dirigente rossoblu Roberto Pignotti hanno tenuto una conferenza stampa dai toni epocali. Ecco cosa ha affermato il primo cittadino: «Per tanto tempo c’è stata una equazione impossibile, quella per cui la gestione del calcio in questa città dovesse andare a braccetto con gli interessi edilizi. Noi questa equazione l’abbiamo rotta, perchè ora avremo uno stadio a norma, senza spendere soldi pubblici, senza dover concedere neanche un metro quadro di suolo all’edificazione».

Gaspari ha poi rivendicato di aver iniziato un rapporto di “parità” con la Samb, decidendo fin dal 2006 di non assegnarle contributi economici annuali come si faceva prima (250mila euro ai tempi di Gaucci): «La Samb è autonoma grazie a Spina, Pignotti e Bartolomei, imprenditori locali a cui va il mio ringraziamento per i grossi sacrifici che fanno. Sarà il secondo stadio italiano autosufficiente energeticamente dopo il Bentegodi di Verona, ne siamo fieri. Gli accordi sono seri e trasparenti, e non ci sono patti di cui un sindaco debba vergognarsi».

Il gradimento del sindaco verso il progetto si era capito da tempo. Tutt’altro atteggiamento ha mostrato infatti rispetto ai progetti presentati nel passato, come la costruzione dell’albergo dietro alla curva sud che proposero i fratelli Tormenti. La possibilità di produrre energia alternativa e la mancata richiesta di volumetrie al Comune, secondo la visuale di Gaspari, sono state la carta vincente di un progetto verso il quale il consiglio comunale nei mesi scorsi ha mostrato un unanime consenso.

Ora lo stadio costruito a metà anni ’80 si candida ad amichevoli di lusso, partite della nazionale, tornei importanti come le finali del campionato Primavera. La Samb, afferma Pignotti, era stata contattata nei giorni scorsi per verificare la possibilità di far giocare al Riviera uno spareggio play off di serie D. Ma l’offerta è stata declinata in quanto il match dovrebbe cadere nei giorni in cui dovrebbero partire i lavori.