MARTINSICURO – La Scuola del Corano inaugurata a Martinsicuro balza agli onori della cronaca nazionale con un articolo su “Il Giornale”. Del resto, quando ad essere oggetto di discussione è la fede religiosa e il diritto ad esercitarla senza che per questo vengano ad essere lesi i diritti e le libertà altrui, è inevitabile che l’argomento sia di notevole interesse e fomenti dibattiti e discussioni al di là dei confini geografici, delle appartenenze politiche, delle convinzioni ideologiche.
«A Martinsicuro estremo nord del litorale abruzzese – si legge sul sito web della testata – c’è il placet comunale sull’apertura di una scuola coranica, inaugurata appena due settimane fa e già al centro di alcune polemiche. Non solo perché rappresenta la prima “scuola” autorizzata dalle istituzioni, ma anche perché i locali sono stati concessi a titolo gratuito».
«Il responsabile, sulla carta, sarà il Console del Senegal per le Marche, l’Abruzzo e l’Umbria, Tullio Galluzzi, di stanza nella vicinissima Ascoli. Ma come ha spiegato lui stesso durante l’inaugurazione, per insegnare il Corano ai bimbi dai tre ai sei anni saranno interpellati educatori di madre lingua. In molti hanno cominciato a chiedersi quale titolo avranno gli insegnanti, ma sembra di capire che per la lettura e l’interpretazione del Corano in Via Cesare Battisti, sede del Villaggio dell’Amicizia dove si svolgeranno questi speciali corsi, non si richiedano attestati riconosciuti dallo stato italiano relativi a questa pratica, o quantomeno non sembrano necessari per prendere parte al progetto. La delibera n. 56 del maggio scorso non parla neppure della stesura di un programma dettagliato, che né l’amministrazione comunale, né quella regionale hanno richiesto. Niente linee guida, dunque, niente verifiche da parte di nessuno. Carta bianca soprattutto sulla lingua d’insegnamento: l’arabo, principalmente».
I locali per la frequenza alle lezioni sono stati concessi dall’amministrazione Di Salvatore a seguito della richiesta del Console del Senegal, che si è fatto portavoce della comunità senegalese che risiede a Martinsicuro, che aveva espresso l’esigenza per i propri bambini di far apprendere loro sia le tradizioni di origine che gli insegnamenti del Corano.
«Tradizioni – conclude l’articolo – che possono riscoprire il sabato e la domenica, dalle 16 alle 19, in questa piccola grande scuola coranica. La prima d’Italia autorizzata, ma non controllata. Il progetto ha infatti una portata considerevole: ci sono circa 700 famiglie africane residenti a Martinsicuro e altri adolescenti, secondo i promotori, arriveranno dalle città limitrofe. La lezione di Corano attira. D’altronde non sono molte le scuole che si possono autogestire, con insegnanti che non devono essere controllati dallo Stato. Per tutte le associazioni di stranieri iscritte al Registro Regionale, lo prevede invece l’istituito Centro Polivalente per l’Immigrazione».
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Che cosa vuole intendere il Giornale quando dice “ma non controllata”. Chi ci deve essere a controllare: l’esercito o la guardia padana? Ma i catechisti che sono nelle diocesi che titolo hanno per insegnare la religione cattolica? Ma un pò di spirito cristiano il Sig. Feltri lo tiene solo quando va a messa, oppure anche quando scrive del Sig. Boffo (e che articolo)? Sempre a fomentare odio.
Caro Giuliano Napoli,
Feltri è ateo e non va a messa.
Il fatto che una riunione in un luogo pubblico debba essere (secondo alcuni) sottoposta a controllo, contrasta con i più elementari diritti dellìuomo e con i principi costituzionali (libertà di associazione, di manifestazione…).
Purtroppo viene strumentalizzata e semplificata un'esigenza reale, ovvero quella di non far fiorire in Italia l'integralismo religioso.
Ma integralismo è anche quello che ha partorito leggi che non fanno pagare le tasse ai beni e attività commerciali della Chiesa Cattolica.
# Gundam:
sono perfettamente d'accordo.
Gundam mischia due tipi di integralismo. Quello reale da quello fittizio. Paragona due mondi tutt'oggi incompatibili. Ripeto: noi, da loro, non potremmo mostrare nemmeno la bibbia tra le mani. Ma quali confronti vogliamo fare?
Proprio perché è definita da molti secoli e molto precisa, la nostra identità culturale non può sopportare un'ondata migratoria composta da persone che in un modo o nell'altro vogliono cambiare il nostro sistema di vita. I nostri valori. Sto dicendoti che da noi non c'è posto per i muezzin, per i minareti, per i falsi astemi, per il loro fottuto Medioevo, per il loro fottuto chador. E se ci fosse, non glielo darei. Perché equivarrebbe a buttar via Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, il Rinascimento, il Risorgimento, la libertà che ci siamo bene o male conquistati, la nostra… Leggi il resto »
@... paolino: la Fallaci è sempre interessante. D’accordo, non si vuole mescolare con altre culture. Tuttavia mi sembra sia andata nella vecchia Persia, in Vietnam. Possiamo non mescolarci con le altre culture ma come possiamo dirlo noi? Il capitalismo, l’industria culturale penetrano dappertutto, e poi diciamo: no, non vi vogliamo… Sarebbe corretto dire: non vi vogliamo, allora non veniamo da voi. Invece noi facciamo le guerre in Iraq e Afghanistan.. @... Massimo: o sei laico, che non vuol dire ateo, o sei para-fascista. Essere laico vuol dire che accetti il credo di ognuno, che sia mussulmano, cattolico, protestante, buddista. Così… Leggi il resto »
“Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l’inclinazione stessa deve essere considerata come oggettivamente disordinata. Includere la tendenza omosessuale fra le considerazioni sulla base delle quali è illegale discriminare può facilmente portare a ritenere l’omosessualità quale fonte positiva di diritti umani. Ciò è tanto più deleterio dal momento che non vi è un diritto all’omosessualità che pertanto non dovrebbe costituire la base per rivendicazioni giudiziali. Il passaggio dal riconoscimento dell’omosessualità… Leggi il resto »
Direttore, la Svezia ha una tradizione di raccolta dati sulla popolazione che fa impallidire chiunque. Ad esempio, se controlla le pubblicazioni economiche inedite sul mondo del lavoro noterà che queste si basano sui dati svedesi, perché sono precisi e dettagliati. In Svezia pubblicano anche il numero di suicidi giovanili. In Italia invece non si pubblicano, perché in Italia il suicidio dà scandalo. Io ho conosciuto personalmente almeno 10 persone che si sono suicidate, ma per molte di loro i famigliari hanno comunicato “morto per incidente”. A Milano c’è una importante associazione http://www.amicocharly.it che assiste i ragazzi che hanno tentato il… Leggi il resto »
"la nostra identità culturale non può sopportare un'ondata migratoria composta da persone che in un modo o nell'altro vogliono cambiare il nostro sistema di vita"
Sarei d'accordo se venisse rispettato anche il contrario. Per il resto, da NON credente quale sono non ho la presunzione di dire che un mondo senza culture che vadano oltre il materiale sia migliore o per lo meno non me lo auguro, sarebbe un integralismo ( che tanto si denuncia ) di verso opposto. Che poi ci siano delle istituzioni ( es . vaticano ) che speculano su tali credenze è un altro discorso…
Direttore,
non vorrei cominciare con la solita querelle, tanto su questi temi non ci capiamo.
La storia mi ha insegnato, e mi insegna, che più sono forti i poteri religiosi in un paese, più quel paese è intollerante, violento e culturalmente povero.
La Svezia, l’Olanda e il Lussemburgo sono paesi molto realisti che non coprono i problemi con delle foglie di fico. Purtroppo sono molto distanti, geograficamente e culturalmente da noi.
“Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l’inclinazione stessa deve essere considerata come oggettivamente disordinata.”
L’omosessualità è un orientamento sessuale legittimo e “normale”, quanto l’eterosessualità: è, infatti, stato tolto dal D.S.M. da molto tempo, dove veniva annoverato tra i disturbi del comportamento sessuale. Un comportamento intrinsecamente “cattivo” ce l’ha Lei quando scrive perché le pensa e ne è convinto.
Credo che Peppep52,
non abbia capito affatto il mio commento e non si è reso conto che quelle parole sono state scritte e lette dal Sig. Ratzinger. Ma sorvolo.