MASSIGNANO – «L’amministrazione guidata dal sindaco Marino Mecozzi continua a contrarre con superficialità mutui di una certa rilevanza economica che impegneranno economicamente l’Ente fino al 2028 per opere pubbliche che, a parte qualche eccezione, possono essere considerate di discutibile interesse collettivo». Questa la protesta del gruppo di Minoranza “Trasparenza e partecipazione”, nello specifico Marco Del Prete, Cristina Parigiani e Marco Marconi.

Nella seduta consigliare dello scorso 28 aprile infatti l’amministrazionecomunale di Massignano ha approvato il bilancio di previsione per l’esercizio di bilancio 2010, ma Del prete, Parigiani e Marconi esprimono tutto il loro dissenso a riguardo.

«È vero – dicono i tre consiglieri – Massignano necessita di molti interventi, ma le entrate sono sempre meno, mentre le uscite aumentano, colpendo ulteriormente le già deboli economie familiari dei contribuenti. Vorremmo, quindi, portare a conoscenza i cittadini di Massignano che le scelte dell’attuale maggioranza potranno essere fonte di seri problemi finanziari».

Spiegano quindi Marconi, Parigiani e Del Prete: «L’importo complessivo dei mutui contratti dal 2003 a oggi ammonta a circa 1 milione e 72 mila euro, ovviamente in tale importo non vengono considerati gli interessi».

Secondo il gruppo di minoranza gli interessi ammonterebbero per «l’anno 2003 a 157.937,07 euro con il mutuo per la rete fognaria, per l’anno 2004 circa 181 mila euro con il mutuo per sistemazione strade esterne al centro abitato, per l’anno 2007 a 361.520 euro per il mutuo per sottopasso ferroviaria, sempre per il 2007 a 103.400 euro del mutuo per percorso ciclo pedonale, per l’anno 2008 49.000 euro del mutuo per sistemazione arredo urbano centro storico, per l’anno 2009 a 220.000 euro del mutuo per sistemazione strade esterne al centro abitato».

«Il Comune di Massignano fino al 2028 – concludono – ovvero fino alla scadenza dell’ultimo mutuo, avrà dunque impegnato le casse dell’ente impedendo di fatto ogni programmazione di investimento infrastrutturale a medio termine. Inoltre il debito procapite per ciascun massignanese, inclusi i minori ed i neonati, ammonta a circa 650 euro. È evidente quindi che sono stati contratti mutui di gran lunga superiori alle possibilità reali di indebitamento del nostro Comun».