La crisi economica e l’ennesima finanziaria, come sempre, pesano e peseranno sulle tasche degli italiani meno abbienti e meno furbi. E sì, perché chi è furbo e aggira le regole in Italia viene considerato più bravo degli altri. A differenza delle nazioni più evolute. E’ questo il classico esempio per dimostrare che gli italiani non sono un popolo evoluto che però secondo me, fra poco, finirà con il mordersi la coda. Non è di questo però che voglio parlare ma di un fatto che finirà col toccarci da vicino.
Secondo quando programmato dal governo Berlusconi e secondo un progetto che alcuni giorni fa ha spiegato a Radio Anch’io il ministro Brambilla, la politica turistica italiana sta per cambiare drasticamente.
E’ nelle intenzioni dell’attuale governo, infatti, una specie di rivoluzione copernica per quel che riguarda la promozione turistica della nostra penisola che non partirà più dalle varie località ma direttamente da Roma. Una cifra ingente sta per essere investita per una mega promozione che spieghi meglio al mondo le nostre pecularietà allo scopo di sfruttare quanto merita un potenziale enorme. Un po’ quello che ha fatto la Spagna trent’anni fa con risultati eccezionali (che poi anche i governi spagnoli si siano già “mangiato” tutto è un altro discorso). Oggi la penisola iberica è un immenso villaggio turistico dal quale hanno tratto vantaggio tutti, grandi città e paesi di provincia.
Cosa cambierà? Da quel che si è capito Italia & Turismo farà prima un intervento conoscitivo dal quale scaturiranno percorsi di eccellenza, grazie ai quali, avranno il giusto rilievo tutte le pecularietà italiana, dal turismo estivo di massa a quello di elite, dalle località montane più “in” a quelle meno costose ma egualmente interessanti, dai tragitti storici e quelli prevalentemente culturali e così via. Obiettivo principale la destagionizzazione. Insomma lo stivale fino ad oggi rappresentato con cartine fisiche e politiche ne avrà una terza che sarà chiamata cartina (esclusivamente) turistica disegnata e promossa da esperti del settore.
L’idea è ottima e la Brambilla l’ha data per certa ed in via di espletamento. Non ci credo finchè non vedo qualcosa di concreto ma la realizzazione del progetto, secondo me, porterebbe a risultati economici incredibilmente positivi, vista la conformazione della nostra nazione con chilometri di costa, colline a ridosso del mare, montagne di tutte le altezze che nessun’altro paese europeo può vantare.
E’ questa la collocazione ideale (oltre ad uno sviluppo mirato dell’agricoltura) per la nostra Italia che è stata finora trascurata per dare spazio all’industria che avrà la sua valenza ma che vedo più indicata per nazioni che non hanno le nostre potenzialità turistiche e devono comunque… sopravvivere. Sopravvivere appunto, mai parola fu più indicata per i nostri giorni.
Fin qui l’aspetto nazionale che ho citato per far capire di cosa si tratta, prima di domandarmi cosa succederà a livello regionale e provinciale. Perché, anche se la promozione sarà nazionale, e quindi meno risorse arriveranno ai vari territori, tutte le località vorrebbero far parte del percorso “eccellente” che sarà indicato dall’alto. Chi non ci rientrerà sarà automaticamente penalizzato. E chi può dare gli input giusti al governo centrale se non i vari governatori regionali e i presidenti delle Province?
Deduzione semplice, semplice: giusto per entrare nel concreto, come sarà collocata la Riviera Picena? Cosa proporranno Spacca, Celani e gli altri? Visti i precedenti, se la politica turistica regionale rimarrà la stessa, a San Benedetto e la sua Riviera delle Palme resteranno le briciole mentre Conero e spiagge vicine avranno la completa e definitiva consacrazione dopo le prove che durano da qualche anno. Emblematico la pagina pubblcitaria di tre anni fa con l’immagine delle Marche rappresentate dalle rocce anconetane chiamate “Due sorelle”. E recentemente con il video-spot molto bello e utile, veicolato da Dustin Hoffman, nel quale la Riviera delle Palme ha avuto uno spazio piccolo piccolo grazie alle sollecitazioni nostre e dei nostri lettori. Senza di noi lo spazio riservato al nostro territorio sarebbe stato zero.
Questo mio DisAppunto vuole essere innanzitutto un “avvertimento” per i rappresentanti politici appena eletti in Provincia e Regione. A Bruno Gabrielli e a Serenella Moroder, rispettivamente assessori al turismo della provincia di Ascoli e della regione Marche, chiederemo prossimamente maggiori particolari del nuovo progetto italiano rivolto al turismo.
Per tale fine gli imprenditori turistici potranno godere agevolazioni importanti per quel che riguarda il credito bancario come si deduce da uno stralcio del progetto.
“Il presidente del Consiglio è fortemente impegnato nell’azione di rafforzamento competitivo strutturale del turismo italiano, un’attività produttiva che riguarda quasi 3 milioni di addetti ed una quota del PIL nazionale superiore al 10%. In questo percorso, il ruolo ed il sostegno alle imprese turistiche da parte del sistema creditizio deve essere fondamentale ed è per questo che il Ministero del Turismo, voluto dal presidente Berlusconi per meglio favorire la strutturazione del settore, ha avviato il Progetto “Italia & Turismo”, con l’obiettivo di mettere a disposizione del comparto ingenti risorse finanziarie aggiuntive ed a condizioni particolarmente vantaggiose, si può dire eccezionali, rispetto alla ordinaria attività creditizia, anche attraverso il coinvolgimento delle Associazioni di categoria e dei Consorzi CONFIDI.”
Ecco per finire le parole del ministro Brambilla:
“Nel 2009 rispetto al 2008 abbiamo avuto un 3,1% in meno di camere occupate, ma in relazione ad altri comparti abbiamo tenuto e ora vogliamo fare in modo che il turismo non sia solo stagionale. Il turismo deve essere un asset strategico. E’ un’attività produttiva che non può essere delocalizzata, quindi abbiamo destinato 118 milioni di euro per progetti di eccellenza soprattutto quelli per destagionalizzare come il termale, il religioso e lo sportivo con molta attenzione ai campi da golf. Infatti a breve definiremo un disegno di legge apposito per dare sviluppo a questo specifico settore”.
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