RIPATRANSONE – Un fine settimana all’insegna della cultura. Sabato 15 e domenica 16 maggio i Musei Piceni in collaborazione con l’associazione On the Road hanno organizzato l’edizione per il 2010 del Grand Tour Musei. L’obiettivo di tale evento, che si terrà in tutta Europa, è invitare la comunità a vivere suggestive esperienze culturali nei luoghi custodi della propria memoria, sottolineando però l’importanza de “l’altro”, dell’interazione tra le diverse culture. Il tema di quest’anno è infatti “Museo aperto per l’armonia sociale”. Il linguaggio dell’arte, da sempre considerato universale, diventa un mezzo di confronto tra popoli di diverse etnie. I poli museali che hanno aderito a questa iniziativa sono quattro: Offida, Monterubbiano, Ripatransone, Montefiore dell’Aso. Diverse le iniziative proposte, dalle 18 alle 24 di sabato mentre la domenica sarà riservata totalmente alla visita gratuita dei musei, dalle 16 alle 19.

La Cooperativa Oikos in collaborazione con il Comune di Offida con l’occasione propone una “Dolce Serata” con la proiezione del film alle 21, “La fabbrica di cioccolato” di Tim Burton che ha come interprete principale Johnny Depp.

A conclusione della visione del film, nel Museo delle Tradizioni popolari, una signora dal dialetto offidano dimostrerà la tradizionale ricetta del tipico dolce offidano, denominato “Tre sei nove”.

A Monterubbiano, nel Polo Culturale San Francesco-Museo Civico Archeologico, si potrà assistere (ore 21) allo spettacolo teatrale “La metamorfosi condivisa”, mentre ai bambini saranno coinvolti grazie a un plastico della Valle dell’Aso.

Per Montefiore dell’Aso, l’arte è donna. Nel Polo Museale di San Francesco, una mostra interattiva di pittura e artigianato allieterà i presenti: quattro modelle truccate sul momento indosseranno gioielli di manifattura locale. I musei di Montefiore rimarranno aperti entrambe i giorni fino alla mezzanotte.

Non poteva mancare il Museo Civico di Palazzo Bonomi Gera di Ripatransone, che mostrerà uno uno spaccato del mondo dell’800 in chiave etnografica con dei reperti raccolti e catalogati in passato don Cellini e curati oggi dall’architetto Antonella Nonnis.

«Ci aspetta un fine settimana speciale. Il nostro territorio dimostra di aprirsi sempre di più all’intercultura. Solo nelle Marche, ben 58 strutture museali saranno aperte al pubblico» commenta Tiziana Maffei, direttore della rete Musei Piceni.
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