SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ruspe, recinzioni, macchine fotografiche, Facebook, comunicati stampa, dichiarazioni caustiche, volantini, e-mail. E poi sabbia, sabbia, tanta sabbia: in piccole montagnette, estratta, escavata, trasportata, asciutta, bagnata, dorata, terrigna, subacquea. E’ la guerra del ripascimento che vede contrapposta l’amministrazione comunale di Giovanni Gaspari e l’unico oppositore politico (il centrodestra tace quindi acconsente?), Daniele Primavera, in relazione alla presa della sabbia dalle spiagge libere per provare a prolungare i pochi metri rimasti nelle concessioni più a nord di San Benedetto.

Primavera documenta con le fotografie che riportiamo le sue argomentazioni contrarie: riguardano, in questo caso, la spiaggia libera di fronte a Las Vegas, che qualcuno ha già soprannominato il “Golfo di San Benedetto”.