Riceviamo e pubblichiamo da Nazzareno Torquati, a nome della marineria (e non di Confindustria come erroneamente indicato prima). Torquati oggi è un imprenditore, in precedenza è stato marinaio e anche assessore al Porto nel Comune di San Benedetto.
Questo è il momento del dolore per la perdita di Francesco, un amico, un compagno che a differenza di tanti di noi che abbiamo abbandonato il mare, sentendoci degli evasi, ha continuato con coraggio e determinazione nel mestiere dei nostri padri.
Un vero uomo di mare, appartenente a quella che nel nostro mondo chiamiamo marineria nobile.
Uomini dalla straordinaria capacità professionale capaci di dominare gli eventi marini fra i più estremi che però non si fanno notare, sono sconosciuti nella città abbagliata da miti e tendenze incomparabilmente inferiori ad essi.
Uomini che però rischiano di non lasciare il testimone alle nuove generazioni perché la tradizione marinara è ormai compromessa da una politica sulla risorsa Mare inesistente e da una visione di essa dai caratteri ottocenteschi descritta e decantata con maniacale sequenzialità dai professorini e storici dei vari circoli pseudo sambenedettesi.
La morte di Francesco è la sesta nel giro di pochi anni e rappresenta un campanello d’allarme che dovrebbe portare ad una riflessione seria su come affrontare il futuro di questo settore.
Abbiamo proposto al sindaco un lutto cittadino onde permettere alla cittadinanza di riflettere su questa ennesima sciagura, unica nella nostra provincia, dove non si registrano morti sul lavoro da diversi anni.
Il sindaco ha preferito fare un comunicato di circostanza, ne prendiamo atto e ricordiamo che in occasione del naufragio del Rita Evelin l’attuale amministrazione si rifiutò di finanziare una ricerca sulla sicurezza in mare.
Chiudiamoci nel nostro dolore per la disgrazia di Francesco sperando che sia l’ultima.
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caro Nazzareno ciò che tu hai elencate a mio parere rispetta la logica del senso civico dell' essere ( umano) e Sambenedettese!! condivido le tue affermazioni!!! con affetto e vicini al nostro caro amico Francesco, e faccio le mie più calorose condoglianze alla famiglia!!!
Renato Palestini
Lungi da me di voler parlare di politica in questi momenti, ma non concedere il lutto cittadino quando muore un marinaio della nostra flotta peschereccia, significa veramente a mio avviso non conoscere la storia di San Benedetto.
Gaspari, peccato credo che hai perso un'altra occasione per far vedere ai tuoi concittadini che sei Sambenedettese!!!!
Una città di grandi origine marinare , una Città che deve rispetto alle origini marinare e a tutti i marinai , aveva l'obbligo morale di promuovere il lutto cittadino, lutto cittadino richiesto da tutta la marineria.
Marineria Sambenedettese troppe volte colpite da tragedie che ancora oggi rivivono nelle menti di tutti.
Una nuova occasione perduta verso tutta la città.
Il mio profondo rispetto e cordoglio.