SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Salvi. E’ la parola che da sabato scorso, al termine del match vinto con il Monsampolo, viene pronunciata con orgogliosa sistematicità dall’intero staff del Porto d’Ascoli.In particolar modo dal tecnico Grilli che si gode il risultato ottenuto a dispetto di una stagione tanto avversa quanto equilibrata. E la propria determinazione unita alla compattezza dei suoi ragazzi e alla forza del suo entourage sono stati il trampolino del trionfo finale. Così ce lo ha spiegato il trainer.

Obiettivo raggiunto. Se l’aspettava proprio all’ultima giornata?

«Da come abbiamo chiuso il giorne di andata mi aspettavo di salvarmi prima. Dopo febbario e le sconfitte si Stella, Monteprandone e Monterubbiano la speranza era quella di farlo quanto prima. E’ andata bene così».

Il suo ritorno al Porto d’Ascoli, dopo la retrocessione della squadra dalla Promozione, è stata una sfida.

«Direi proprio di si. Mi trovavo bene ad Alba Adriatica. Tornare dopo una situazione non certo positiva del club, con una squadra molto giovane non è stato semplice ma ci siamo riusciti».

Una stagione a fare i conti con numerosi infortuni. Non è stato facile gestirli, come ci è riuscito?

«Grazie al settore giovanile, al responsabile Panetta che mi ha dato piena disponibilità dei ragazzi. E quelli che sono entrati in campo hanno ben sopperito le assenze».

Appunto, una squadra giovane che alla fine è riuscita ad avere una sua personalità.

«Siamo partiti male, avevamo allestito il gruppo per sfruttare le doti di Nespeca che poi è mancato tutta la stagione a causa di un brutto infortunio. Così abbiamo dovuto cambiare in corsa, alla fine siamo riusciti a fare buone partite, buoni risultati».

A mente fressa, fa più male il 6-0 incassato a Monterubbiano o le sconfitte di Vis Stella e Monteprandone?

«Senza ombra di dubbio, l’ultima opzione. Amonterubbiano la scofitta era meritata mentre le altre due sono giunte in un momento cruciale e delicato del campionato».

Il momento critico coincide con il mese di febbraio, nessun punto raccolto. Voleva mollare?

«Avevo mollato. Avevo rimesso tutto nelle mani della società che ha respinto le dimissioni confermandomi ancora al comando perché aveva fiducia in me. L’appoggio, inoltre, del mio vice Alfonsi, di Palmioli e di Filipponi mi ha dato stimoli per andare avanti».

La gara di Offida vinta in rimonta vi ha rilanciato.

«E’ stata la nostra svolta, l’inizio della salvezza per tutto il gruppo specie a livello mentale».

Parlando spesso di giovani, ne ha avuti parecchi. Merito di un settore giovanile sempre in crescita. C’è qualcuno che l’ha impressionata maggiormente?

«Ho avuto tanti ragazzi interessanti merito del responsabile del settore giovanile e di tutti gli allenatori che lavorano ogni giorno con loro».

Domanda d’obbligo: rimane il prossimo anno?

«Non lo so. Ho fatto un buon lavoro insieme al mio vice. Nei prossimi giorni ci metteremo a tavolino per valutare».