Berlusconi-Fini. La prima cosa che mi è venuta in mente in questi giorni guardandoli litigare è che non si stanno comportando da politici. A seconda delle angolature potrebbe essere un complimento o l’esatto contrario. Fate voi. Se ne sono dette di tutti i colori (addirittura è stata messa in mezzo anche l’attuale compagna di Fini, Elisabetta Tulliani, già presidentessa della nostra Samb) e, all’apparenza, ha prevalso il presidente del Consiglio dei Ministri dimostratosi più calmo e sereno del suo amico-avversario. La calma è la virtù dei forti ma anche la dote migliore per un leader moderno.
E’ indiscusso, infatti, che Silvio ha le caratteristiche del leader, Gianfranco no. Lo dice, tra l’altro, la loro storia. Uno ha sempre comandato (per quello che si sa è così), l’altro ha fatto praticamente sempre il “delfino”, prima di Almirante, oggi dello stesso Berlusconi seppur in modo diverso. Almeno fino a ieri. A quasi sessant’anni vuole probabilmente provare ad uscire dalla vasca. Anche se il primo round lo ha perso, però, non è detto che non abbia ragione lui. Forse sì, anche se i fuoriusciti da An dicono che in precedenza si è comportato come Berlusconi, prendendo decisioni incontestabili e invitando ad andarsene a chi provava a mettere bocca.
Ascoltando alcune trasmissioni televisive si è capita una cosa sola. O meglio non si è capito perché il diplomatico Fini è entrato nel ring, per iniziare il suo primo round della vita contro uno, tra l’altro più forte di lui e al quale deve molto delle sue vecchie e attuali cariche politiche. In molti hanno espresso il loro pensiero durante le varie trasmissioni, milioni di altri si sono fatti la loro idea seduti sul divano. Anch’io e sono felice di poterla esprimere in piena libertà.
Tutto è iniziato quando il pentito di mafia, Gaspare Spatuzza, annunciò rivelazioni clamorose che avrebbero potuto far saltare il banco Berlusconi. Ci fu un’attesa spasmodica, sembrava che ci fosse nell’aria un evento epocale che avrebbe iniziato a cambiare la storia moderna della nostra nazione. In quei frangenti, se ben ricordate, Gianfranco Fini fece dichiarazioni, non dico possibiliste ma certamente poco piacevoli per il suo socio (nel Pdl) Berlusconi. Come se il presidente della Camera dei deputati si stesse preparando ad uno scenario diverso dall’attuale per il quale non voleva farsi trovare… impreparato. I delfini, si sa, cadono sempre con i loro leader. Fu opportunismo? Fu frutto di rivelaziomi sconosciute al cittadino comune? Fu ingannato da qualcuno? Sopravvalutò i suoi confidenti?
Nessuno sembra saperlo, almeno e appunto tra i cittadini comuni, ma da quel momento, una volta evaporate le minacce di Spatuzza, la rottura tra Fini e Berlusconi ha subito un’escalation fino alla lite di paizza di questi giorni. Perché? Perché Berlusconi se l’è segnata al dito ed ha iniziato un’operazione più intelligente del suo avversario per costringerlo a farsi fuori? O perché Fini non è rimasto convinto da certe cose legate a quel famoso processo ed ha deciso di cominciare a prendere le distanze?
Questo è il mio pensiero che per motivi comprensibili, ma principalmente perché sono un cittadino comune e di più non so, ho usato molti punti interrogativi nella speranza di toglierne qualcuno nei prossimi giorni.
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è facile…..fini capisce di politica …..berlusconi no
La rottura di Fini viene un po’ più da lontano. Ricordo che in occasione del referendum abrogativo sulla sciagurata e talebana legge 40/2004, Fini e la Prestigiacomo avevano chiaramente manifestato il loro SI’ all’abrogazione. Da lì in poi, in varie occasioni Fini si allontanò dai suoi colleghi di coalizione (sia AN che FI). Se il PDL deve essere un grande partito, allora deve smetterla di avere posizioni estremiste e oscurantiste nei confronti della ricerca scientifica e dei diritti civili. Il futuro ce lo giocheremo sul tavolo dei valori e dei diritti, ma le carte cambieranno. Chi non si abituerà alle… Leggi il resto »
Berlusconi, con tutti i difetti che può possedere, ha reso FINI un politico credibile ed eleggibile. Fino al 1994 era agli occhi di tutti un post-fascista bravo nei "saluti romani" (indimenticabili alcune foto pre "Fiuggi"), oggi è apprezzato e stimato anche a sinistra. Il presidente della Camera dovrebbe ricordarsi di ciò, ma la riconoscenza ai giorni d'oggi è qualità introvabile…
perchè hanno litigato?
Beati voi che credete alle favole.
Ci saranno forse problemi più importanti di cui è meglio non parlarne?
Stile Mou, si attira l’attenzione altrove per non leggere cose preoccupanti.
IL DIRETTORE RISPONDE
Quali “marenare”? Così non dici nulla. Aiutaci.
Una piccola precisazione a beneficio di Falcioni. Non è vero che la riconoscenza al giorno d'oggi sia una qualità introvabile. Nel PdL se ne può trovare a quantità industriali, riversate a piene mani da beneficiati di qualsiasi risma e provenienza verso il loro Benefattore, anche a costo di un totale annullamento di qualsiasi dignità umana e politica, ma questo è un dettaglio, ai loro occhi occhi, del tutto secondario.
Sinceramente non capisco cosa dovrebbe comportare la "riconoscenza" di Fini a Berlusconi. Dovrebbe, Fini, annullare il proprio pensiero? Dovrebbe smetterla di pensare con la sua testa per non urtare il Berlusca? Le ultime vicende che hanno coinvolto Scajola mi convincono sempre più della prossima autocombustione di Silvio. Ha emarginato l'anima liberale di Forza Italia. Marzano, Biondi, Martino e Urbani sono stati defenestrati, e Silvio ha intorno personaggi come Gasparri, La Russa, Sacconi e Capezzone. Francamente non mi sembra un miglioramento della compagine governativa. Il PdL così com'è non può andare avanti, è davvero troppo simile alla Lega. In cosa si… Leggi il resto »
Il mio discorso sulla 'riconoscenza' non è legata all'approccio ideologico, come sostiene sopra qualcuno, ma all'atteggiamento e al comportamento di certi soggetti. Penso che un Fini fedele al suo pensiero facesse felice soprattutto Berlusconi. Ma il fatto e' che questo pensiero tutt'oggi non c'è piu', o meglio, s'e' trasformato in qualcosa di ambiguo, irriconoscibile ed altamente incoerente. Non e' un caso che contemporaneamente alla crisi di An si sia verificata l'esplosione della Lega. Quando Fini cita i numeri della sua 'ex' creatura e parla di un 14%, fa riferimento al 2001, a nove anni fa, quando quel partito fotografava ancora… Leggi il resto »
Forse sbaglio, ma leggo tra le righe di alcuni interventi (anche di ex amministratori di AN inviati in altre discussioni) una descizione dell'ex MSI non veritiera. O quantomeno non esaustiva. – AN non era un partito clericale. AN, come molti partiti moderni, aveva fatto suo un ampio spettro dei valori cristiani, ma non era un partito clericale. Gasparri e La Russa, invece, hanno rotto gli argini e sono diventati clericali, come molti della Lega e di FI. – AN non era un partito xenofobo. Per i komunisti sarà difficile capirlo, ma AN aveva preteso il rispetto delle leggi in materia… Leggi il resto »
Allego un'intervista al Presidente della Camera.
A me sembra l'intervista ad un politico di destra:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201005articoli/54638girata.asp
Certo che ci vuole molta fantasia, per difendere un partito di plastica, definire di plastica una coalizione nata almeno dallo sforzo di trasformare una destra sociale che in realtà era un cascame fascista in una destra moderna. Falcioni continua a vedere nel percorso politico di Fini un qualcosa di “ambiguo, irriconoscibile, incoerente”. Certamente è così, se lo si guarda con gli occhi di Berlusconi o con gli occhi di chi ha nostalgia del fascismo. E ci si aggrappa ai numeri. Fini non rappresenterebbe un bel niente e ciò depotenzierebbe ciò che dice. Già ho chiarito in un precedente post quanto… Leggi il resto »
Direttore mi permetto di dissentire. Quando dice che Berlusconi ha stoffa da Leader e Fini no, infatti è stato sempre un delfino. Secondo me diede prova di grande carisma e coraggio quando creò AN sulle ceneri del MSI, a cui tanti erano legati come dall'altra parte i Komunisti (detto alla Gundam) con il PCI sostituito dal PDS di Occhetto. Molti parlano di riconoscenza, ma io non capisco di cosa parlino. Il famoso ''sdoganamento'' di Fini con la frase di Berlusconi ''voterie Fini sindaco di Roma'' porto pure sfiga, addirittura perse contro Rutelli. Fini ha portato la destra dal 3 %… Leggi il resto »