ASCOLI PICENO – La Regione Marche ha autorizzato l’Ospedale di Ascoli a noleggiare una Pet mobile, strumento per la diagnosi oncologica.

All’incontro con la stampa sono intervenuti il neo assessore regionale Antonio Canzian, il commissario straordinario Massimo Del Moro dell’Asur-Ztr 13 di Ascoli Piceno, il direttore della U.O. di Medicina, Alfonso Berbellini. La sigla Pet rappresenta l’acronimo anglosassone di Positron Emission Tomography (tomografia ad emissione di positroni).

Lo strumento permette di individuare le metastasi e la loro collocazione a uno stadio primitivo, con una diagnostica strumentale di medicina nucleare, non invasiva, che consente di misurare quantitativamente, e con alta risoluzione spaziale, le funzione metaboliche delle cellule ed è oggi ampiamente usato nei reparti di oncologia di tutto il mondo. Inoltre, questa apparecchiatura, per molti anni relegata in pochi centri di ricerca di altissima specializzazione, consente ai cittadini di effettuare l’esame senza doversi sottoporre a lunghi viaggi e senza costi. A titolo di esempio, per una diagnosi su un paziente ascolano, effettuata presso un ospedale milanese, la Regione Lombardia richiederebbe alla Regione Marche un rimborso di 1.286,00 euro. Attualmente, nella nostra regione, esistono tre Pet: una fissa a Macerata, una mobile ad Ancona e l’altra a Pesaro.

«La quarta Pet mobile nella nostra regione – ha sottolineato Massimo Del Moro, commissario straordinario dell’Asur-Ztr 13 – sarà qui ad Ascoli Piceno in attesa che si concludano, entro un anno, le opere murarie per predisporre una Pet fissa. Grazie alla Regione Marche, che ha approvato il progetto di noleggio di una struttura mobile, abbiamo evitato il pericolo che nella nostra zona venissero effettuati esami, con questa particolare apparecchiatura, da parte di privati».

Soddisfatto anche Antonio Canzian.
«Con la Pet – ha proseguito l’assessore Antonio Canzian – la sanità marchigiana si diffonde sul nostro territorio. Spetterà a noi, attraverso una comunità d’intenti, lavorare affinché nei prossimi anni si sviluppino sempre più nuove specializzazioni a beneficio delle prestazioni altamente qualitative date alla nostra comunità.»

«Questa apparecchiatura – conclude Antonio Canzian –  è un punto di partenza per iniziare a cerare un gruppo di lavoro che accresca l’offerta sanitaria per i nostri cittadini. Ora l’altro tassello sarà quello di realizzare, nel più breve tempo possibile, gli Ospedali Riuniti Marche Sud, con Ascoli e San Benedetto del Tronto.»

Soddisfazione è stata espressa anche da Alfonso Berbellini, nel «vedere realizzato un progetto tanto desiderato. La Pet, oltre a esser un fiore all’occhiello per le cure oncologiche, ci permetterà di studiare le patologie cardiache e neurologiche».