SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Sono ossequioso e rispettoso delle norme, ma va salvaguardato anche l’interesse della collettività e della città, soprattutto se questa è turistica come la nostra». Così Giovanni Gaspari commenta la norma della Regione che impedisce ai commercianti di tenere aperte le strutture nelle giornate del 25 aprile e del 1° maggio.
«Il visitatore che sbarca a San Benedetto – continua – deve poter trovare una città aperta, accogliente. Sennò rischiamo di soccombere rispetto ai nostri concorrenti, che al contrario corrono. Mi auguro che almeno per la Festa del Lavoro la situazione possa mutare».
Il discorso è chiaro, anche se non generale. Il sindaco fa infatti distinzione tra quelli che sono i grossi centri commerciali e i semplici bar, ristoranti e piccoli negozi. «I lavoratori dipendenti vanno salvaguardati, ci mancherebbe, ma per il resto credo si debba cambiare rotta. Spendiamo tanti soldi per la promozione della zona e poi lasciamo il turista nella desolazione?».
Un punto di vista che Gaspari avrà modo di esporre mercoledì prossimo ai neo assessori regionali Antonio Canzian e Sandro Donati, quando tra le altre cose potrà pure discutere dell’attuale legge marchigiana che disciplina il territorio.
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Apprendo con gioia questa notizia e cerco di ricordare a quale partito appartenesse il sindaco di SBT. Ah, si, credo che sia il PDL-L. A questo punto proporrei al sindaco di tenere aperto anche di notte e poi il 1° novembre, il 25 dicembre, il 1° gennaio ed anche i giorni di lutto nazionale, magari con le serrande a metà, perchè il visitatore che sbarca in città mica lo sa che c'è stato un lutto e non dovrà avere l'impressione che la città sia a lutto altrimenti rimarrebbe scosso e non tornerebbe più in città. Forse a rimanere aperti dovrebbero… Leggi il resto »
L'intervento di Gaspari è completamente fuori luogo, e stupisce che venga da un ex sindacalista. Sarebbe già grave sul 25 Aprile: mentre il sindaco sfilava per le vie della città con il corteo di politici al seguito i lavoratori e le lavoratrici sarebbero dovuti restare, secondo il sindaco, tappati nei negozi del centro per "rendere la città accogliente". Che lo stesso ragionamento valga poi proprio per la festa nazionale dei lavoratori, il primo maggio, è di una gravità sconcertante, segno ulteriore di quanto questa coalizione sia piegata alle cosiddette "esigenze del mercato". Dopo aver imbarcato i prodi compagni dell'UDC, Gaspari… Leggi il resto »
"I lavoratori dipendenti vanno salvaguardati, ci mancherebbe…" e in che modo pensa il Sindaco di farlo? Se si permette alle attività di aprire perfino il 1 maggio, dopo che i dipendenti delle attività di san benedetto sono già costretti a lavorare la maggior parte delle domeniche dell'anno? E sono costretti, perchè se un titolare decide di aprire non c'è un dipendente che si possa permettere di dire che nei festivi non vuole lavorare. La desolazione signor Sindaco, per me non dipende dai negozi aperti o chiusi, ma dai servizi, dagli svaghi, dalle attività culturali. E per fortuna che rappresenta la… Leggi il resto »
Chissà perchè la crisi si batterà con i negozi aperti, dimenticarsi le origini e pensare che questa crisi si batterà con i negozi aperti, non è sufficiente fare un viaggio a Riccione o Rimini, basta guardare oltre il canale d'Otranto….
Non capisco come mai nessun insegnamento ci viene dai Balcani prima con le guerre etniche ed ore con le guerre economiche…
Basta far lavorare quattro commesse e vai…l'ECONOMIA RIPARTE…
Informo Primavera che il sindaco non obbliga nessuno a tenere aperto nei giorni festivi. Rende semplicemente liberi i commercianti di scegliere. La parola centrale è LIBERTA'. Non capisco per quale motivo, in nome di una ricorrenza, un singolo cittadino debba essere forzato a muoversi in un determinato modo. Il 1° maggio lavori chi ne ha voglia, ma lo si lasci libero di scegliere. Trovo questo discorso abbastanza ipocrita, visto che ad esempio gli ospedali o le forze dell'ordine non chiudono per ferie. A leggere certi commenti pare che la democrazia tanto decantata da qualcuno sia seriamente a rischio. Ps: Quella… Leggi il resto »
@Massimo falcioni rendere liberi i commercianti di scegliere non significa rendere i lavoratori liberi di scegliere…secondo te i dipendenti lavoratori di bar e ristoranti piano bar hotel dicoteche il primo maggio sono liberi di scegliere se fare festa o no…? meno ipocrisia lo dico io e non tu!!!!
Beh caro Massimo Falcioni avresti ragione se i singoli dipendenti fossero anch'essi liberi di scegliere.
Putroppo non è cosi e si viola un diritto sacrosanto di ogni lavoratore.
Massimo, provo a spiegare meglio perchè il tuo concetto di Libertà stride col mio. Non solo nel caso del dipendente questa libertà non esiste (perchè se il titolare decide di tenere aperto, di fatto il dipendente deve lavorare), ma anche per il piccolo commerciante la mancanza di regole rappresenta un problema. Ad esempio, se ho un negozietto di alimentari al centro avrò difficoltà a chiudere sapendo che tutti i miei concorrenti sarano aperti. E credo che sette giorni l'anno di chiusura "forzosa" per feste come capodanno, natale, santo stefano, pasqua, 25 aprile, primo maggio, patrono, non siano la rovina dell'economia,… Leggi il resto »
Invece penso che tenere aperto un esercizio anche di notte, è libertà. Sono un liberale e credo fermamente che la totale liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali sia una conquista per tutti: lavoratori, cittadini, pensionati, studenti, imprenditori e nullafacenti. Il lavoratore di turno nei giorni di festa, viene pagato per l'ulteriore sacrificio richiesto. Il titolare che decide di rimanere aperto, viene premiato perché altrimenti non avrebbe visto un euro. La verità è che ci sono ancora tanti komunisti, che sanno solo lamentarsi, chiedono lavoro e soldi, ma odiano i sacrifici e le responsabilità. Per loro il titolare che… Leggi il resto »
Premesso che sono d'accordo sulla libertà degli esercenti di stare aperti QUANTO GLI PARE (basta che trovino un buon accordo con i dipendenti) io mi chiedo: il Sindaco che si preoccupa dell'accoglienza dei turisti, perchè non pensa di far stare APERTO l'ufficio promozione turistica (quella davanti al monumento del pescatore) ANCHE IL SABATO E LA DOMENICA? Nei fine settimana,quando si vedono arrivare qualche turista, l'ufficio è sempre chiuso!! NON E' UNA VERGOGNA per una città turistica?Chi le devono dare le informazioni? Quelli stanno aperti solo nei giorni che non ci sono turisti, in pratica quando non hanno niente da fare!Quando… Leggi il resto »
E' evidente che Daniele non conosca minimamente cosa ci sia dietro al piccolo commercio ed alle difficolta', in questo periodo ed anche in passato, di ottenere un guadagno congruo (al sacrificio impiegato) con il piccolo commercio al dettaglio. Daniele avere un negozio non e' come fare i siti web: quelli puoi farli anche alle 4 del mattino comodamente a casa tua. Non ci vedo nulla di male sulla liberta' di scelta data al negoziante. Ovviamente anche il dipendente sarebbe in questo caso libero di decidere se lavorare o meno. Ti piacerebbe se qualcuno ti dicesse "Tu Daniele Primavera non puoi… Leggi il resto »
@nelBluDipinto. "Ovviamente anche il dipendente sarebbe in questo caso libero di decidere se lavorare o meno"….questo concetto può essere riassunto con un solo termine …IPOCRISIA!!!!! Le chiacchiere stanno a zero!!!!!!
@Lino: a parte che ogni volta che intervieni trovo molto fastidioso il tono di chi ha esperienza di tutto – lavoro dipendente, indipendente, web, attività commerciale eccetera – senza mai accettare che ci possano essere divergenze d'opinione, molto più semplicemente, senza che ci sia da una parte o dall'altra un ignorante sull'argomento di cui si discute; ma a parte questo, dicevo, io nelle attività commerciali ci ho lavorato, non sono nato programmatore, e ricordo chiaramente quando decisi di lasciare un lavoro perchè, in 3 mesi, mi fu rifiutato un giorno libero (non settimanale: uno solo, in 3 mesi, un giorno… Leggi il resto »
l’ipocrisia di chi non riconosce la perdita di dignità di un lavoratore davanti alle parole “superficiali” di un sindaco che fregandosene dei diritti acquisiti con lotte vere è il segno dei tempi che sono e saranno sempre più bui!!
Una tristezza unita ad un brivido sulla schiena per chi paragona il 1 Maggio oramai ad una promozione turistica…