ASCOLI PICENO – E’ stato ascoltato venerdì mattina presso il Tribunale di Ascoli dal Gip Carlo Calvaresi Luigi Giacomini, il ragazzo accusato di parricidio per aver ripetutamente colpito con un’arma da taglio il padre durante una furibonda lite.
Al giudice, che ne ha confermato l’arresto, il ragazzo non avrebbe saputo motivare il raptus che lo ha colpito e che lo ha portato a compiere tale gesto.

Quello che appare certo è che il ragazzo al momento dell’aggressione fosse parecchio ubriaco, almeno stando agli esami alcolemici effettuati dai Carabinieri dopo l’accaduto e che, nonostante fossero passate diverse ore, indicavano un livello di tasso alcolico molto elevato.
Intanto è stata richiesta dal Pm Monti una consulenza psichiatrica per accertare se il ragazzo al momento del fatto fosse in grado di intendere e di volere.
Giacomini, 23 anni, la notte di martedì scorso, appena rientrato in casa avrebbe iniziato una accesa discussione con il padre per motivi che riguardavano una ragazza di cui si era invaghito. La discussione sarebbe poi degenerata: il ragazzo ha preso un coltello in cucina e ha aggredito il padre causandogli diverse e gravi ferite soprattutto all’altezza dell’addome. Nel tentativo di distogliere il figlio dal gesto anche la madre ha riportato lievi traumi. L’uomo, invece, è ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Mazzoni di Ascoli, ma sugli sviluppi delle sue condizioni se ne saprà di più soltanto nelle prossime ore.