ASCOLI PICENO – Dovremo spiegarcelo, poi, come sia possibile che accadano ‘ste cose, sotto i nostri occhi. Che genere di squali ci sfilino vicini. Mentre i lavoratori della Novico protestavano per la condizione in cui versava l’azienda – sei addirittura venivano denunciati dalla proprietà (?) per essersi chiusi per protesta dentro una stanza dell’azienda, lo scorso 28 agosto, leggi qui l’articolo e qui l’intervista video – mentre si susseguivano appelli dei politici ascolani, mentre la Cassa Integrazione e poi il mancato pagamento degli stipendi per 80 lavoratori mettevano altrettante famiglie in crisi, gli “amministratori di fatto” dell’importante azienda produttrice di siringhe monouso, avevano altri problemi per la testa.
Antonio Luigi Montagna, 54 leccese, Giancarlo Bernardi, commercialista 53enne di Rimini e Rosaria De Felice, 59 di Foggia, sono finiti in carcere, e altre tre persone sono state denunciate a piede libero. A leggere la ricostruzione delle Fiamme Gialle c’è da non crederci.
Nel febbraio 2009, mentre le maestranze non riuscivano a ricevere gli stipendi del lavoro “il” Montagna acquistava una Alfa Romeo 159 Jtd 16v con i «proventi illeciti conseguiti». Altre «operazioni illecite» fruttavano 300 mila euro al Montagna e soci; e il patrimonio della Ico Medial Srl veniva «illecitamente trasferito» alla svizzera “Ico Medicogroup Sa”; i marchi sequestrati (“Ico”, “Icopiuma”, “Icogramma”) hanno un valore di 820 mila euro, mentre «già dopo 27 giorni dall’insediamento di Montagna e Bernardi la Novico Srl non possedeva più i suoi storici marchi né i suoi clienti» e i marchi venivano ceduti per un «valore irrisorio di 40 mila euro».
E tante altre nefandezze simili.
Per favore, qualcuno ci spieghi in che “Piceno” viviamo.