SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Rimangono i soliti incroci stradali critici, ma la sicurezza delle strade cittadine, numeri alla mano, sembra essere migliorata. O forse è migliorata la consapevolezza degli utenti della strada, in primis gli automobilisti.
Nel consueto computo annuale dell’incidentalità stradale registrata dal Comune (mettendo assieme i dati della Polizia Municipale, della Polizia Stradale e dei Carabinieri) emerge subito un dato: 642 incidenti nel 2007, 563 nel 2008. Diminuiscono i feriti: nel 2007 gli incidenti con feriti furono 389, con 517 feriti. Nel 2008 320 incidenti con feriti, e 320 feriti. Secondo il responsabile del servizio comunale Trasporti e Traffico, Cesare Buonfigli, il dato sta a significare che i passeggeri hanno imparato a usare di più la cintura di sicurezza.
Lo studio, presentato in ritardo rispetto agli altri anni in quanto effettuato solo con risorse interne del Comune e senza la collaborazione della Politecnica di Ancona e del professor Francesco Canestrari (ma seguendo per la prima volta le linee guida nazionali, con 60 parametri diversi per ogni incidente), mostra quindi una diminuzione del 18% degli incidenti avvenuti su territorio comunale.
I punti più pericolosi, però, restano sempre gli stessi. L’incrocio via Calatafimi-via Pizzi (9 incidenti), quello fra via San Martino e via Pizzi (8 sinistri), via San Martino-via Roma (6 sinistri). Sei incidenti anche in via San Martino-via Carducci, via Asiago-viale De Gasperi, via del Cacciatore-via Goffredo da Buglione. Via San Martino di conseguenza è la strada dove sono avvenuti più incidenti (29 sinistri).
Quali rimedi? Il problema sono i soldi nelle casse del Comune. L’assessore Settimio Capriotti, senza citare date, mette in programma quanto già noto da tempo: una minirotatoria fra via Asiago e viale De Gasperi, una rotatoria o una diversa canalizzazione del traffico in via del Cacciatore all’imbocco della tangenziale.
Come deterrente per i comportamenti insicuri alla guida, l’assessore ha dichiarato che nell’immediato futuro saranno incrementati i punti di autovelox mobili sulle strade d’accesso dagli altri Comuni.
La fascia di età più coinvolta negli incidenti è quella fra i 30 e i 45 anni. Molto diminuiti gli incidenti per la fascia d’età fra i 14 e i 17 anni. Secondo il comandante della Polizia Municipale Giuseppe Coccia, dipende dall’effetto virtuoso dato dall’istituzione del patentino per i ciclomotori.
Diminuiscono anche i sinistri con guidatori in stato di ebbrezza. Se nel 2007 c’era un allarmante 9% di casi sul totale (la media nazionale è il 2%), nel 2008 si è registrato un 3,9%. Le campagne di informazione e l’azione repressiva delle forze dell’ordine hanno giovato.
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"AZIONE REPRESSIVA DELLE FORZE DELL'ORDINE"????
Ma non si parla da anni di PREVENZIONE?
Le forze dell'ordine non dovrebbero collaborare all'attuazione di misure che IMPEDISCANO o SCORAGGINO comportamenti pericolosi?
L'autovelox dietro il cespuglio NON impedisce al pazzoide di turno di sfrecciare a 200 all'ora sull'Ascoli-MAre, però fa arrivare alla casse comunali un bel po' di grana… ( e poco importa se, nel frattempo, il suddetto pazzo si schianta contro il guard-rail o, peggio, contro un'altra macchina…).