Anconacentrismo – Non mi va di dilungarmi molto su quanto sta accadendo dopo che il confermato presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha presentato la giunta.
La realtà infatti non dà spazio a ragionamenti diversi: l’amministrazione marchigiana è decisa a continuare sulla strada iniziata cinque anni fa con il suo primo insediamento: il Piceno deve diventare più “sporco” di quello che è.
Non serve essere scienziati per capirlo e, non per questo, noi dobbiamo essere meno duri per quanto sta accadendo. I primi a denunciarlo sono Paolo Canducci dei Verdi (diminuito il potere di Carrabs, tra l’altro anche lui insufficiente, a chi si rivolgerà per gli annosi problemi del nostro ambiente) e il ripano Sandro Rocchetti del Pd.
La prova?
Solitamente sono i rappresentanti del proprio territorio che devono alzare la voce per le esigenze dei “suoi concittadini”. L’ex vice presidente Luciano Agostini si accontentò di Offida che a Spacca & C. costò poco o niente e lo accontentarono. Sandro Donati non lo ha mai fatto nemmeno per la città della Rocca nè la Riviera delle Palme si accontenterà, se la sua priorità sarà Acquaviva Picena.
Per premio ha avuto la conferma del suo incarico di assessore. Ma la delusione non è solo, e grande, dei due esponenti di Verdi e Pd (Canducci e Rocchetti) ma di tutti coloro che hanno dato fiducia a Paolo Perazzoli e Pietro Colonnella nella speranza che stoppassero il sempre più veloce declino delle Marche più a sud.
In tanti durante la campagna elettorale mi dicevano: «Perazzoli è quello che ci vuole per smantellare lo strapotere nordista, ha esperienza e grinta per farsi rispettare…». Sinceramente lo pensavo e speravo anch’io. L’uomo ha l’intelligenza e la forza per non girare a largo dai problemi e perché deludere la sua terra equivarrebbe oggi alla “morte” definitiva delle sue ambizioni politiche dopo la brusca fermata quandò si candidò per la Camera dei Deputati.
Probabilmente la pensano così anche Spacca & C. per cui hanno preferito tenere Perazzoli a distanza. Meglio Sandro Donati.
Ennesima delusione post elettorale che porterà prossimamente ad un sempre maggior numero di astensionisti. E tutti continueranno a dire (Perazzoli e Colonnella di meno!) che la colpa è sempre degli altri
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e così si è svelato il gioco (già previsto dai più) di spacca: dare un assessorato del nulla a canzian, "premiare" un vanesio come donati con un assessorato dopo che nulla ha fatto in medesimi ruoli precdenti in regione, incoronare i transfughi buoni per tutte le ore e per tutte le bandiere, cancellare i verdi dopo che si è riempito la bocca di "paesaggio paesaggio paesaggio", mettere a questo posto una persona miope e incompetente come viventi, escludere de facto tutto il pd piceno che conta così da avere mani libere, liberissime e ormai destroidi. Non è forse questo che… Leggi il resto »
Bene ha fatto Spacca a chiamare un sambenedettese doc come Donati a cui con molta probabilità, verrà assegnata la delega al TURISMO: il meglio che si potesse sperare per la Riviera delle Palme che dovrebbe gioire e festeggiare per una notizia del genere, invece di arroccarsi sui soliti personalismi, campanilismi e provincialismi di bassa lega. Inoltre data l'esperienza e gli ottimi rapporti intercorsi in tutti questi anni con tutte le forze politiche marchigiane (un moderato), meglio di lui non c'è al momento sulla piazza. I problemi interni al PD vanno risolti senza coinvolgere SPACCA (i panni sporchi si lavano in… Leggi il resto »
Donati è stato solo più furbo di molti altri: è lui il vero volpone della politica…
L'ho ripetuto mille volte,
per scardinare il Soviet Anconetano non si poteva votare PD.
L'avete votato e ora, tutti, ne subiamo le conseguenze.
Perazzoli è stato per anni al vertice dei Comunisti/PDS/Progressisti/Ulivo/DS/PD locali, come potrebbe disobbedire al Soviet? Troppa ingenuità nel Piceno.
Gundam, Lei parla di una "cosa" che ha rappresentato, per chi la vissuta, un'epoca di paura e terrore, dove fare un commento come il suo sarebbe stato sufficiente per una condanna a due/tre anni di reclusione in isolamento e non solo, ma io preferisco vivere nel Soviet da Lei citato invece che in quello dell'U.R.S.S.