SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Guarda a sinistra – d’altronde il suo percorso politico parte dal Partito Comunista – ma ora che ha abbandonato il Partito Democratico, chiama a raccolta su di sé i consensi del Popolo della Libertà: Orlando Ruggieri si muove a 360°, ma la parola d’ordine è una sola: «Pronti a discutere con tutti, ma non con chi si vuole presentare con un candidato sindaco da imporre»: insomma, la “Cosa” che sta nascendo, dopo i contatti avvenuti con l’ex sindaco Martinelli, Pierluigi Tassotti, Pasquali dei Socialisti, nel breve volgere di qualche settimana diventerà un soggetto politico cittadino e prima dell’estate inizierà a formalizzarsi in vista delle elezioni comunali del 2011.
Come reagirà il Pdl? Accetterà di devolvere i suoi voti al candidato sindaco della “Cosa” (ovvero Ruggieri, che aveva espresso già molto tempo fa questo desiderio, ed ora dice: «Quando ero deputato dicevo che il mio sogno era di diventare sindaco della città dove sono nato. Il nostro è un programma semplice, non siamo dei maghi, ma abbiamo 4-5 punti di base»), un po’ come fece con Martinelli nel 2001, oppure i vari Piunti, Gabrielli o Vignoli non sono disposti a perdere questo “giro” elettorale?
Intanto la settimana prossima Ruggieri e i suoi incontreranno i cittadini di Porto d’Ascoli. San Benedetto sembra già in campagna elettorale. Probabilmente, viste le premesse molto anticipate (la discussione su Gaspari, la lista civica di sinistra, la “Cosa” di Ruggieri, il Pdl che freme) la più calda da molto tempo a questa parte.