SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un cuore grande così, un impegno e una capacità di fare che lo sono ancor di più. Grandi come Vittoria “Vicky” Quondamatteo, psicologa di comunità di origini sambenedettesi. Grande come la casa di accoglienza che aprirà il 24 aprile prossimo a Meru, in Kenya. Ospiterà un centinaio di bambini sieropositivi, grazie all’impegno di Vicky, della associazione Aina Onlus di Roma e al contributo di tanti benefattori, anche sambenedettesi.

La Quondamatteo, 40 anni, tanti risultati e tanti progetti per il futuro, afferma: «Si tratta di un progetto che ci impegna da oltre quattro anni per la raccolta fondi. In Kenya c’è una sempre più drammatica richiesta di un centro di cura e di accoglienza per i piccoli malati di Aids. Spesso sono orfani, proprio a causa di questa terribile malattia, e le famiglie li respingono per via della sieropositività».

Un progetto difficile, da fare per gradi, con costanza e pazienza. Ma quando vede la luce, che bello che è.

«Nel 2007 abbiamo acquistato un terreno di 7,5 acri nel distretto di Meru, a 250 chilometri da Nairobi, e abbiamo iniziato la realizzazione del piccolo villaggio e della Shamba, un’azienda agricola che serve per il suo autosostentamento».

Il villaggio si chiamerà “I bimbi del Meriggio: I’m positive… and You?”, ma la sua inaugurazione è solo l’inizio. L’associazione Aina, ribadisce Vicky, continuerà nei prossimi anni la raccolta fondi per la gestione e il supporto della struttura ospedaliera. L’obiettivo a lungo termine è l’autogestione da parte della comunità locale.

L’inaugurazione, dove San Benedetto sarà rappresentata anche da Mimmo Sgattoni e da Luigi Quondamatteo, vedrà la presenza di trenta sponsor provenienti dall’Italia e sarà una cerimonia tipicamente africana, con il vescovo di Meru a celebrare Messa, canti e danze locali, cibi provenienti dalla Shamba.

Dopo la prima fase, quella della raccolta fondi per l’apertura, si apre ora la seconda fase, quella della gestione. Poi si punterà alla terza fase del sogno, quella dell’autosostentamento della struttura da parte della comunità locale.