SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ci siamo: la Samb è arrivata al momento del dunque. In meno di due settimane i rossoblu dovranno disputare quattro partite, tra recuperi e turni infrasettimanali, ma già giovedì a Fermo, vincendo, sarà possibile chiudere definitivamente il discorso promozione, senza rimandarlo al derby contro un Grottammare “amico” ma affamato di punti salvezza, o peggio ai successivi impegni contro Vis Pesaro e Biagio Nazzaro.
Sono state ben due le domeniche di attesa, a causa del rinvio di Fermana-Samb e della sosta pasquale: una pausa che speriamo non abbia fatto calare l’intensità agonistica e la concentrazione verso un obiettivo ormai a portata di mano, ma non scontato. La Fermana è in un brutto momento, tra eliminazione in Coppa (il vero obiettivo stagionale dopo aver ceduto in campionato), avvicendamenti in panchina e alla presidenza al vertice della società canarina c’è ora Andrea Morroni) e dure contestazioni dei tifosi, ma proprio per questo avrà intenzione di strappare almeno un punto contro la corazzata Samb, dalla quale all’andata era stata sonoramente battuta.
C’erano tutti i presupposti per un’intensa giornata di sport con una folta partecipazione di pubblico da entrambi i versanti: purtroppo così non sarà, l’ingresso sarà riservato ai soli abbonati canarini (circa 500), mentre tutti gli altri dovranno accontentarsi della diretta Tv su Raitre Marche (forse a San Benedetto sarà allestito anche un maxischermo, come l’anno scorso per chi non era potuto andare a Lecco). La promozione matematica, quindi, potrebbe arrivare senza la presenza dei tifosi rossoblu, che in questa annata difficilissima hanno sempre seguito in massa la loro amata: triste realtà, che comunque non impedirà, in caso di vittoria, di festeggiare lo stesso in Riviera, rimandando i ringraziamenti alla squadra e, soprattutto, alla società, alla gara casalinga di domenica contro il Grottammare.
Se torniamo con la mente allo scorso settembre, o, meglio ancora, all’estate scorsa, quanto fatto da Sergio Spina e soci assume ancora più rilievo: una città prostrata dall’ennesima delusione inferta dalla proprietà di turno, condita dall’amarissimo ritorno nell’inferno dei dilettanti, nel quale si credeva di non dover più tornare dopo la lunga traversata degli anni ‘90. E poi la mazzata dell’Eccellenza dopo l’illusione dell’ammissione in serie D, quindi il difficile inizio di campionato e la paura di non farcela, di farsi staccare dalle prime della classe. Ora c’è una squadra che può chiudere il discorso promozione in anticipo proprio contro una delle squadre che a inizio campionato volavano, con una dirigenza finalmente credibile ed entusiasta e una base di giocatori da cui ripartire: tutte cose che mesi fa non erano per nulla scontate.
La Samb (che il giorno di Pasqua ha festeggiato gli 87 anni dalla fondazione) dovrà quindi dare tutto per vincere e cogliere una soddisfazione che giocatori, società e tifosi meritano. Poi verrà il momento di programmare il futuro, con la probabile conferma di Ottavio Palladini, le mosse di mercato e il via al progetto per la messa a norma e la copertura fotovoltaica del “Riviera delle Palme”. Ma, adesso, meglio concentrarsi su Fermo.