SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Paolo Forlì, capogruppo del Nuovo Psi al Consiglio Comunale di San Benedetto, lancia l’ipotesi di elezioni primarie in vista della consultazione amministrativa sambenedettese del 2011. Riportiamo di seguito la sua nota.
I risultati delle scorse elezioni regionali hanno innescato un vorticoso meccanismo critico all’interno del Pdl cittadino; com’era facilmente prevedibile c’è chi prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche e chi, dall’altra parte, ha interesse ad alimentarlo per reazioni personali, persino comprensibili. Non sono polemiche di poco conto. Ritengo, però, che entrambi i comportamenti siano poco utili al percorso politico di un partito che, da qui ad un anno, dovrà presentarsi agli elettori quale alternativa di governo alla città.
Inutile sottolineare che, nei corsi della politica, i tempi siano molto più lenti rispetto alle dinamiche della società civile, pertanto le motivazioni per un rapido appianamento delle attuali complessità del Pdl necessitano di tempi rapidissimi, pena una sconfitta annunciata.
Essendo stato eletto nel 2006 consigliere comunale del Nuovo Psi, partito che è a pieno titolo nel Pdl e che è rappresentato dal giovane neo governatore della Campania Stefano Caldoro, credo di avere il dovere, prima ancora che il diritto, di porre a me stesso e a tutti gli attori del Pdl la questione della crisi e della ricerca di un metodo per una necessaria e rapida soluzione.
In certi casi, in molti predicano la soluzione del “passo indietro da parte di tutti”, dell’azzeramento, del punto a capo. A mio avviso sarebbe una soluzione da vecchia repubblica, e non risolverebbe nulla. E’ mia convinzione, invece, che una soluzione debba essere quella del “passo avanti”, di un Pdl che prenda coscienza di essere “partito”, in entrambi i sensi (nel participio passato, e nel sostantivo): partito da quel fatidico 29 marzo 2009, quando il Congresso che si tenne alla Fiera di Roma, tra i suoi principi affermò che la “persona – con i suoi valori ed i suoi principi, con la sua morale e la sua ragione di esistere e di migliorarsi – sia il principio ed il fine di ogni comunità politica, la sola fonte della sua legittimità. E che non possano esistere un’autentica giustizia ed una autentica solidarietà, se la libertà di ogni singola persona non viene riconosciuta come condizione essenziale dallo Stato”.
E partito in quanto “associazione tra persone accomunate da una medesima finalità politica, ovvero da una comune visione su questioni fondamentali della gestione dello Stato e della società, o anche solo su temi specifici e particolari”. Un unico partito, pertanto, con le sue legittime libertà d’espressione e con il forte coinvolgimento degli iscritti. Che si formi un gruppo unico in seno al consiglio comunale, e che si indicano elezioni primarie per individuare le migliori scelte.
Credo che solo in questo modo si possa riuscire a superare un’impasse che, secondo l’opinione di molti attenti osservatori della politica sambenedettese, non porterebbe da nessuna parte per lungo tempo.
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che cosa è un altro pesce d'aprile??
Ahahahahah!!!
Ma Forlì non ti senti ridicolo ad avanzare queste pretese?? perchè di pretese si trattano!
Qui come direbbe il buon Mariano Vesperini, il PDL è un partito democratico, talmente democratico che i vertici verranno decisi dal direttorio in base alle loro competenze e bravure…………
Senza offesa per nessuno, ma a me non sembra ne un pesce d'Aprile ne ci trovo nulla da ridere! Conosco Paolo Forlì e se sente la necessità di fare una proposta come quella di svolgere le primarie nel PDL è perchè si rende conto che in questo modo potrebbero emergere quelle risorse umane ed intellettuali che l'attuale sistema Politico tende inesorabilmente a mettere da parte. Chiaramente non è solo un problema del PDL, ma lo è anche per il mio PD! La strada è lunga e faticosa, ma vale la pena provarci. Noto con piacere che hai ancora voglia di… Leggi il resto »
Non capisco chi si scandalizza, le dichiarazioni di Forlì denotano anzi un certo buon senso. Intanto le primarie sono di per sé uno strumento di partecipazione democratica che non va mai demonizzato. E poi per il PDL sarebbe la prima volta. Ma soprattutto far scegliere il candidato sindaco al proprio elettorato è l’unica strada che il centrodestra può razionalmente percorrere per affrontare compatto le comunali del 2011. Inutile nascondere che ci sono vari personaggi che scalpitano e ambiscono alla poltrona di primo cittadino. Ma certi antagonismi, se non pacificati in tempo, si tradurranno solo in un’eccessiva frammentazione delle preferenze, penalizzando… Leggi il resto »
Per mia formazione politica rifuggo da prove come le cosidette "PRIMARIE" ritenendole antidemocratiche.
Se poi si doveva andare in questa direzione lo si doveva fare ,cambiando lo Statuto del Partito,per tutte le competizioni elettorali svolte finora.
Prove di forza politiche di chi ha più santi in Paradiso,queste si non portano da nessuna parte.
Noi vogliamo far emergere persone capaci e sempre disponibili a mettersi in gioco,per qualsiasi competizione elettorale,e non quando si intravvede un interesse puramente personale.
Io invece appoggio in pieno l'idea di Paolo, a patto che si operi in maniera trasparente. Sfidarsi non per personalismi ma per idee è utile al confronto non solo interno al centrodestra ma per l'intera cittadinanza. Se però non si avesse ben chiaro il percorso da compiere, le primarie diventano una ingestibile autorete. Anche se dubito davvero che le primarie verranno portate avanti…
L'idea di Paolo Forlì è lungimirante nonchè estremamente democratica e rispettosa del proprio elettorato. In tempi di sfiducia nella politica come questi la voglia di confrontarsi con i cittadini è un buon segnale ed anche un metodo per ritrovare l'unità delle correnti interne attraverso la voce degli elettori. Tramite le primarie nessuno potrebbe contestare l'investitura del futuro candidato e avrebbero un forte antagonista a Gaspari. Inoltre il partito non cadrebbe in pericolose faide interne. Certo che se c'è chi sostiene che le primarie sono antidemocratiche perchè vuole portare avanti i cooptati di turni non penso che il PDL potrà continuare… Leggi il resto »
…..Per mia formazione politica rifuggo da prove come le cosidette "PRIMARIE" ritenendole antidemocratiche….
Ecco la dimostrazione che qualcosa non va. o mi è sfuggito qualcosa ?
Paolo la tua proposta la condivido!!!! così eliminiamo le mele marce x meglio dire i voltacabana….cerchiamo di creare un distinguo democraticamente!!! un gruppo vero e coeso!! coinvolgendo gli iscritti che saranno il fulcro della politica della nostra città!!! ad ognuno i propri ruoli!!!!!.
Renato Palestini
Se per voltagabbana deve interdersi chi è stato assunto in strutture pubbliche sfruttando l'appartenenza ad un partito politico,sono ben contento di essere un voltacabana,avendo sempre lavorato in aziende private e con risultati professionalmente riconosciuti da tutti.
Il ritenere non democratiche le primarie deve intendersi per come generalmente le si fa con candidati scelti ed imposti dalle segreterie partitiche e fatti votare dalla gente che nulla può per midificare ciò.
Se poi si fa come in Puglia,allora va bene.
Condivido il giudizio sulle primarie di Nicolino. Fino ad adesso in Italia sono state delle finte primarie dove era chiaro chi doveva essere nominato e le si facevano solo per leggittimare il candidato agli occhi dell'elettorato. Ricordate lo scorso anno le primarie farsa del PD per le Provinciali?Mandozzi e due altri candidati con possibilita' zero. Le primarie dovrebbero avere vari gradi e vari stadi. Cosi non sara' mai in Italia e comunque non per ora. Sentendomi parte del PDL, preferirei si parlasse di programmi comuni e non di gruppo comune, di sfida sulle idee si sviluppo della citta' e non… Leggi il resto »
Non capisco quali paure debba scatenare l'dea delle elezioni primarie dove ogni candidato, convinto di essere il più adatto ed il più forte, mette in gioco sè stesso. Credo che quella delle primarie sia una proposta che avvantaggi tutti. Candidati potenziali, cittadini, elettori, militanti, simpatizzanti. Per l'amico Nicolino Piunti: non credo che talune illuminate strategie politiche (come quella di far votare un "signore" che si chiama Umberto Trenta alle regionali) portino qualche vantaggio alla nostra città. Ve ne accorgerete a breve. Direi a brevissimo. Magari sarebbe stato meglio mandare ad Ancona un sambenedettese piuttosto che un ascolano. Per Marenare: si,… Leggi il resto »
Piunti Nicolino….. il suo vestito a me non mi sta bene!!!! per meglio dire ognuno di noi abbiamo il nostro DNA che ci contraddistingue!! lo scrivente è titolato x il lavoro che svolge e non solo, sono quasi quattro decenni che svolgo un lavoro, altamente professionale e di grande responsabilità!!!! ( sicurezza)non mi è stato regalato niente!!!!!!( curriculum vitae) la Sua storia da politicante è ben conosciuta……… ci siamo comparati alle ultime amministrative ( lo scrivente con dei santini ad una settimana dal voto) Lei con manifesti 6×3 in giro x S.B.T. il risultato??? il suo carisma quanti voti Le… Leggi il resto »
@giuseppe Formentini: la mala-politica di quest anni ci ha abituati a veder ei programmi come un "differenziale competitivo" per i candidati (chi ha il programma e chi non ce l'ha).
Il programma dovrebbe essere la base!!!! Come si fa a far politica senza una linea guida? Si aspettano di volta in volta indicazioni dall'alto? Oppure è il caso di trovare degli allineamenti per portare avanti un proposta condivisa e supportata dal giusto commitment?
Il programma è la base; bisogna scandalizzarsi quando il programma non c'è!