Caro Direttore,
ti chiedo scusa se ti rubo del tempo, purtroppo siamo giunti al top e non vorrei più passare per colui che tacendo acconsente. Chi mi conosce, e anche tu, sa che non mi piace fare polemiche e quasi sempre faccio decantare la cosa. Ma vedo che si continua e allora è il momento di dire basta.
 Intanto “Guerre tra Librerie” è anomalo essendo solo una in guerra, io non lo sono e non lo sono mai stato anche se occasioni la Libreria Nuovi Orizzonti me ne ha fornite tante negli anni passati.
Cominciamo con il dire che l’incontro casuale tra me ed Emidio Girolami, davanti ad una banca, ha solo chiarito il fatto che Girolami mi ha detto “Ma scherzi mica ce l’ho con te. Il mio è un attacco al Comune perchè mi ha detto che tutte le date erano occupate e che non c’erano sabato liberi”. Poi ci siamo lasciato dicendoci di rivederci, e la cosa è avvenuta in modo piacevole senza turbamenti apparenti, almeno cosi mi è sembrato.
 In effetti mi ha detto che ha mandato una e mail al Messaggero per chiarire che l’attacco non era nei miei confronti. Cosa che il Messaggero ha pubblicato in data 30 marzo dove si legge: 
” Emidio Girolami non ce l’ha con il collega Mimmo Minuto ma con l’Amministrazione comunale  rea, a suo dire, di negargli gli spazi da lui richiesti per la presentazione di libri.

‘Alla richiesta di date specifiche -le parole di Girolami- mi è stato risposto che l’Auditorium è prenotato tutti i fine settimana per i prossimi mesi. E non è difficile  indovinare da chi“. 

E qui la prima non verità. Ti allego il programma dei miei incontri dove potrai notare quanti sono i  sabati da me occupati: sei da gennaio a marzo e due in aprile e maggio. (Confermo Ndd). Sempre nello stesso articolo poi si legge ancora una dichiarazione della Sorge, che ha mandato un comunicato stampa. “Girolami voleva l’Auditorium in primavera ma la Sorge ha risposto che fino al 31 maggio la sala è occupata per varie manifestazioni e convegni”. Quindi non dal sottoscritto
, come vedi altra non verità, giusto per innescare una polemica.
Sul conflitto d’interessi altra sterile polemica. Il giornale che dirigo è nato nell’aprile del 2002 mentre i miei Incontri con l’Autore sono nati nel 1981 quindi 21 anni prima. Che tipo d’interessi c’era allora.

Ora alcune considerazioni, senza toni polemici ma per chiarire.
1) In molte città della regione si svolgono gli Incontri con l’Autore. Ed in ognuna di queste località in genere c’è un organizzatore e nessuno, almeno che mi risulti, ha mai pensato di ostacolare chi fa. Ora mi domando dov’era 29 anni fa il signor Girolami quando io ho iniziato, quando ho portato i primi autori Goldoni e Salvalaggio, il giovane Baricco, il giovane Lodoli, la giovane Patrignani. E dov’era quando ho organizzato un convegno su Leopardi nel 1987 quando tutti i giornali nazionali hanno parlato dell’evento, avendo contattato allora i massimi esperti Leopardiani? 
Facile, ora che gli Incontri hanno preso piede, volersi inserire.
2) Come sai non curo solo gli Incontri con l’Autore con il Comune ma anche con la Confesercenti, con i Comuni di Castel di Lama, di Monteprandone, di Montalto, con le organizzazioni che mi chiamano. Non vado a Grottammare perchè ci sono altri né ad Acquaviva dove Girolami collabora con l’Assessore Compagnoni ed io mai mi sono sognato di andare a disturbare né a fare i conti in tasca di chi organizza. In questo caso chi è il colluso?
3) Perchè a San Benedetto Il Punto Einaudi organizza Eccellenti Incontri, perché la Libreria Nuova Editrice partecipa al premio letterario del Circolo Nautico ed organizza incontri con gli Autori, perché Andrea Barchiesi e Laura Ripani hanno creato un canale portando in città validi scrittori e perché Lucilio Santori organizza Incontri di ottimo livello in Città? La risposta è chiara, sanno utilizzare al meglio il loro tempo per creare questi eventi. E c’è mai stato qualcuno che gli ha detto perché lo fanno o chi hanno “corrotto”per farlo? A te la risposta.
4 Quanti dei 74 autori locali mi dovrebbero ringraziare per aver concesso loro visibilità, piccola ma comunque visibilità, e che in quelle occasioni si vendono le loro copie senza tirare fuori un centesimo?
5) E visto che parliamo di interessi commerciali quanto dovrebbe pagare il Comune per la promozione che faccio per San Benedetto del Tronto quando gli autori, che da me vengono “coccolati”, (faccio visitare loro le bellezze del territorio), possano poi  parlarne eventualmente nei loro rendiconti giornalistici. Sono stati tanti da Severgnini (Corriere della sera), Cazzullo (Corriere della Sera), Vanzina (Messaggero Nazionale) e per ultimi la Caracciolo (che ha hatto un rendiconto sul lungomare, su Ville e Giardini) e Raffaele Laporta (che ha registrato due puntate della sua trasmissione sulla RAI aprendo con “Mi trovo a San Benedetto del Tronto in uno dei tre lungomari più belli d’Europa?) A proposito La Porta è venuto per “Scrittori sotto le stelle” organizzati con la Confesercenti (Incontri questi finanziati in toto dal sottoscritto, dove gli chalet offrono la location e la cena, il resto è tutto a mio carico.
6) Il lato economico è quello che più disturberebbe il signor Girolami. Le cifre le faccio fare da lui, le mie sono registrate e a disposizione degli Organi competenti (Il comune ne ha una copia dove si evidenzia la rimessa annuale della Bibliofila). C’è una sottile differenza tra me e lui. Io faccio tutto questo e continuerò a farlo (avevo deciso di ridurre ma invece raddoppio, voglia o no il signor Girolami con le sue manifestazioni di piazza, i vari volantinaggi o le scritte su facebook dove se la suona e se la canta). Dicevo sopra delle differenze, la mia è una passione che ho da quando avevo 13 anni e che non sarà certo il signor Girolami con le sue azioni a bloccarmi, lui deve vendere. Prendete la lettera scritta al sindaco qualche anno fa che documenterò se continuerà a disturbarmi, in cui chiedeva al primo cittadino di fargli vendere qualche copia anche a lui. Mi rivolgo a chi organizza Incontri con l’Autore in città. Continuate a farlo e poi chiamate IL VENDITORE DI LIBRI. Arriverà subito con il suo banchetto, cosa che ha fatto sempre in questi anni. Io curo il rapporto con l’Editore e l’Autore dall’inizio alla fine e poi, essendo una cosa creata da me e non da altri, mi porto anche i libri, che affido ad una hostess  senza andare ad elemosinare nulla.

Un ultima cosa. Il signor Girolami scrive su Facebook che i suoi amici gli chiedono perché anche lui non fa quello che da 29 anni faccio io. Avrebbe dovuto rispondere da uomo come ho risposto io quando mi hanno proposto di vendere i biglietti dell’Amat. La mia risposta è stata “ Ma c’è Nuovi Orizzonti che li tratta e non mi piace andare a rompere le uova nel paniere”. Dall’altra parte mi hanno detto che non c’erano più rapporti e solo allora ho accettato. Probabilmente d’ora in avanti sarò costretto a cambiare modo di agire.

Concludo dicendo che questa è la prima ed ultima lettera che scrivo sull’argomento e che non avrà seguito, a meno che non mi si tiri ancora per la giacca ed allora arriverà la seconda puntata sulla storia passata. Ho tanta documentazione da scrivere un libro. Ed è chiaro che se si evidenzieranno negli atteggiamenti, nelle parole e negli scritti  del signor Girolami, azioni tali da dover tutelare i miei interessi non mi tirerò indietro dal farlo, a cominciare da quanto finora scritto e che è tutto messo da parte (volantini, facebook, lettere a terzi compresi, alcune anche da editori o da autori invitati da me e che invece hanno ricevuto messaggi con inviti a disertare ).
Grazie
Mimmo Minuto

Abbiamo pubblicato integralmente lo sfogo del titolare della libreria La Bibliofila essendo un problema nel quale la concorrenza commerciale sta assumendo toni e spiegazioni imprevedibili. In questi casi è importante anche una virgola sbagliata. Ringraziamo il nostro collega Mimmo Minuto per aver scelto di veicolare il suo messaggio sul nostro organo di informazione e avvisiamo che siamo disponibili per una eventuale risposta di Emidio Girolami, titolare della libreria Nuovi Orizzonti. Dopo di che non accetteremo più repliche, seppur di poche parole, sull’argomento.