CIABBINO (4-3-3): Oresti, Maswi, Fraschetti, Marzetti, Feriozzi, Cinciripini, Nepi (46’ Angelini), Ciabattoni, Volpini, Iachini, D’Anzelmo (67’ Di Bartolomeo).

A disposizione: Faustini, Lisandrini, Coccia, Matricardi, Seghetti. Allenatore: Di Marco

PORTO D’ASCOLI (4-5-1): Santarelli, Virgili, Fiorino, Ciribè, Narcisi, Malizia (46’ Mattioli), Sansoni, Massei (80’ Di Fronzo), Pelliccioni, Di Girolamo, Mercatili (56’ Straccia).

A disposizione: Piunti, Polo, Marchegiani, Cicconi. Allenatore: Grilli

ARBITRO: Ridolfi di Pesaro

MARCATORI: 28’ Cinciripini, 42’ Volpini, 59’ D’Anselmo.

ASCOLI PICENO – Si interrompe la serie positiva del Porto d’Ascoli dopo le due strepitose vittorie: è il Ciabbino a raccogliere l’intera posta in palio. Una partita combattuta che alla fine ha premiato l’astuzia dei padroni di casa.

Bisogna attendere il 24’ prima di annotare una azione e sono proprio i ragazzi di mister Grilli a provare l’affondo. Massei vede libero sulla corsia di destra Pelliccioni che serve Di Girolamo, stretto nella morsa difesiva del Ciabbino riesce a mandare in angolo.

Al 28’ giunge il vantaggio locale: punzione tesa di Iachini deviata da Mercatili che Santarelli non trattiene, Cinciripini da pochi passi mette in rete. E’ Ciabattoni poco dopo a sfiorare il raddoppio, stop e tiro a girare che va vicino al palo.

Il Porto d’Ascoli cerca il pari: è il 39’ quando Pelliccioni si fa tutta la corsia di destra, mette in mezzo per Di Girolamo che non ci arriva, dall’altra parte c’è Mercatili che raccoglie  ma non riesce a trovare il varco giusto e l’azione sfuma. Il primo tempo si chiude con il 2-0 del Ciabbino: Ciribè perde palla e Volpini con un pallonetto defilato sulla sinistra insacca.

La ripresa si apre con un calcio di rigore a favore del Ciabbino: Mercatili in area sgambetta Nepi, l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri Ciabattoni tira, Santarelli para mandando in angolo. Al 59’ il tris dei locali: conclusione di Iachini che Santarelli respinge coi guantoni, giunge D’Anzelmo che infila in rete. Straccia e Mattioli su punizione tentano di limitare i danni senza successo.