SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo da Alceo Spinozzi come replica a quanto affermato da Marco Lorenzetti qui. I due sono (ancora per quanto?) compagni di partito nell’Udc.

«Premetto che la mia non sarà una ulteriore e stucchevole replica alle espressioni di Lorenzetti. Il suo intervento si commenta da solo. Si percepisce lontano un miglio la rabbia, il livore e la violenza delle sue battute che una persona di buon senso e meno scossa si sarebbe, volentieri, risparmiato. Non le voglio commentare, non ne vale la pena. Mi dispiace solo che un tentativo, di chi è rimasto estraneo alle sue vicende di questi mesi, per stemperare i toni eccessivi di una pseudo dialettica politica, non sia stato recepito nel verso giusto. Lorenzetti è libero di dire e fare quello che vuole e come sempre se ne assumerà le responsabilità. La politica per qualcuno è servizio, per altri è un modo per affermarsi, per altri ancora è un sistema per stare sulla ribalta. Chi ha scelto il servizio si mette a disposizione del partito quando il partito glielo chiede, pur conoscendo le difficoltà di raggiungere i risultati sperati. Sono addolorato, però, che una persona che stimavo come corretta, generosa e altruista si sia trasformato in una sputa fuoco inarrestabile, che spara accuse e sentenze al limite della decenza. Io auguro a Marco ogni bene possibile ed un futuro ricco di soddisfazioni in politica. Vorrei passargli un suggerimento: prima di scrivere riflettere e prima di spedire rileggere».