SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ore 19 e 45, inizia il consiglio comunale. Aggiornamenti in diretta web.

Dopo l’appello, il consigliere del Pd Fernando Palestini parla del mancato accesso alla “risorsa acqua” in gran parte del mondo, e del bisogno di consumare più acqua dal rubinetto, sanissima e controllata, e manifesta la sua contrarietà alle ipotesi di privatizzazione del “bene acqua”. Sul tavolo della presidenza, disposto a modo simbolico una borraccia blu e una brocca d’acqua.

INTERROGAZIONI

Gabrielli (Pdl) chiede conto della sicurezza dei plessi scolastici. Il sindaco Giovanni Gaspari: “Questione che sta in cima alle nostre attenzioni, cerchiamo di prevenire i problemi. Per quanto si fa, c’è sempre in agguato l’usura e il tempo. Ricordo che qualche tempo fa un flessibile all’interno dell’asilo nido di via Manzoni si ruppe, quando la scuola era chiusa. Nei due plessi di cui parla Gabrielli, le cose sono andate un po’ diversamente, la finestra della scuola Zona Nord era sostituita di recente, e non ci sono particolari segni di cedimento o di rotture. Di fatto è una vite che probabilmente nell’usura si è svitata ed è venuta giù. La finestra utilizzata, poi sostituita, ha tutti i requisiti di sicurezza possibili, tutte le certificazioni, è stata una cosa grave ma non prevedibile. Sostituire tutte le finestre equivarrebbe a dire che quando uno acquista una auto nuova si metta a controllare tutti i bulloni. Ora attendiamo che l’assicurazione provveda a quanto di sua competenza. Problemi analoghi con quel tipo di finestre li abbiamo avuti in fase di montaggio alla scuola Cappella. Nella scuola Marchegiani – che si è allagata nottetempo – c’è stato un manicotto difettoso, la pressione idrica a seguito di un montaggio di pannelli fotovoltaici ha mandato in allarme un sistema interno, sono stati chiamati i vigili del fuoco, subito dopo la Polizia Municipale e i tecnici comunali. Stiamo monitorando costantemente gli edifici scolastici, per prevenire possibili incidenti”.

Gabrielli invita il sindaco a perseguire, ove ce ne siano i crismi, le ditte che hanno fatto istallazioni e manutenzioni.E ha portato l’attenzione sulle infiltrazioni d’acqua nella palestra nella nuova scuola Marchegiani.

Interrogazione di Gabrielli sull’eredità dell’avvocato Giuseppe Ottaviani giunta all’Istituzione Costante Maria di Grottammare, e al centro di un ritorno di attenzione negli ultimi mesi anche in relazione alle conclusioni delle indagini in corso da parte della Procura di Fermo, a carico dello stesso Comune grottammarese, in merito a presunte violazioni degli obblighi testamentari (in tal caso, se accertate, il patrimonio passerebbe al Comune di San Benedetto, sempre secondo le volontà testamentarie).

Il sindaco Gaspari risponde: “Mi è capitato di seguire questa vicenda sulla stampa, forse i giornali hanno un po’ enfatizzato certe situazioni, ho provato a chiedere qualche cosa al segretario generale Camastra, che con correttezza mi ha detto che ha svolto questa funzione al Comune di Grottammare, per cui se fosse possibile preferirebbe non occuparsene. Ho chiesto quindi al dottor Roberto De Berardinis, funzionario comunale, e ritengo che per rispondere a questa interrogazione dovrei fare ragionamenti in punta di diritto. Ritengo corretto che a farle sia De Berardinis, che chiamo qui”.

Interviene De Berardinis, vice segretario generale del Comune: “Ho letto il fascicolo, ho scritto poi delle brevi note. Sono questioni tecniche, risalenti a un testamento del 1866. Il testamento venne redatto nel vigore del Codice Civile del 1865, sostituito da quello attuale, del 1942. La richiesta di atti del nostro Comune del 2005, Grottammare vi rispose alcuni mesi dopo. Era venuta meno la giunta dell’allora sindaco Martinelli, il commissario prefettizio ha arricchito la richiesta, chiedendo anche copia del testamento, che è stato prodotto dall’Istituzione Costante Maria. Nel leggere il testamento, si nota che erede viene nominata la istituenda e poi istituita Istituzione, finalizzata alla cura dei poveri di Grottammare. Onerati risultano il Comune di Grottammare, altre istituzioni civili ed ecclesiastiche non meglio specificate. L’onere è un peso che viene aggiunto a una liberalità, a una donazione. E di cui vengono gravate istituzioni che non sono eredi. Sono aspetti non rilevati da nessuno, ma da tenere in considerazione. Il testatore, poi, individua quattro diverse fattispecie alla realizzazione delle quali l’eredità sarebbe andata al secondo erede individuato. Nella prima, qualora non si fosse istituita l’Istituzione. Ma non si è realizzata. Poi altre tre fattispecie fra cui “qualora fosse venuto meno lo scopo della Istituzione”. Il Comune di San Benedetto viene chiamato in causa”.

“In effetti, soggetti diversamente interessati hanno eccepito che sarebbe stata realizzata la seconda fattispecie, da cui sarebbe derivata la risoluzione della successione testamentaria e l’individuazione come erede della Istituzione. Sembrerebbe – e sorvolo sulle altre ipotesi per cui si sarebbe realizzata anche una delle altre fattispecie – ed è dubbio che l’onerato sia un ente come il Comune di Grottammare che non è erede…. sembrerebbe che il Comune di San Benedetto abbia diritto ad essere nominato erede. L’Istituzione nel ’98 ha modificato lo statuto, il Comune di Grottammare l’ha fatta propria. L’articolo 648 del codice civile, dice che per l’adempimento dell’onere può agire qualsiasi interessato che abbia un interesse relativo all’onere. Avrebbe dovuto farlo entro termini perentori, il Codice li fissa in dieci anni, a partire dal 16 ottobre 1998, data del cambio dello statuto. Però qualunque povero di Grottammare, qualunque ente benefico a Grottammare, avrebbe potuto fare insorgere in sede giudiziale e fare domanda di risoluzione del ruolo di erede a favore della Istituzione”.

Gabrielli: “Prendo atto, ma non condivido le conclusioni. Faccio una premessa, nel luglio del 2005 il sindaco Martinelli invia richiesta di documentazione a Grottammare, chiedendo anche copia del testamento. E sono stati inviati a novembre 2005. A mio avviso, è da quella data che inizia a decorrere il termine di cinque anni per adottare impugnazione del testamento. Il consulente della Procura di Fermo Marina Diomedi sostiene che c’è stata violazione delle volontà testamentarie. Andrebbe inoltrata al Comune di Grottammare un atto di diffida e messa in mora, interruttivo di ogni termine di decadenza, che ritengo essere novembre 2010. Se non accadesse, qualsiasi sambenedettese, io per primo, dovrebbe rivolgersi alla giustizia contabile. (Corte dei Conti, ndr). Tuteliamoci, se non altro interrompendo i termini prescrizionali e di decadenza”.

ORDINE DEL GIORNO

L’avvocato Stefania Tomassini (difensore civico del Comune) dovrebbe relazionare sulla sua attività annuale, ma si è ammalata quindi la relazione in mano ai consiglieri comunali si dà per letta.

L’assessore alle Finanze Antimo Di Francesco relaziona su una variazione al bilancio di previsione 2010 per recepire alcuni finanziamenti recentemente ottenuti: 100 mila euro dalla Regione Marche a sostegno delle attività produttive e dei centri commerciali naturali, 765.952 dallo stesso ente per l’ampliamento dello scalo di alaggio al porto, 80 mila euro dal Consorzio del Bacino Imbrifero del fiume Tronto per la realizzazione della stecca servizi presso gli impianti sportivi in zona Agraria.

Il consiglio approva.
In ordine del giorno anche il riconoscimento di un debito fuori bilancio (38 mila euro per spese legali) relativo ad una sentenza sfavorevole al Comune relativa ad un esproprio di aree per la realizzazione di un ampliamento del cimitero avvenuto nel 1978.

PIANO SPIAGGIA Il sindaco Gaspari ripercorre l’iter di incontri con le associazioni di categoria. “Il punto di equilibrio raggiunto è stato il più alto possibile, recependo le perplessità di alcuni operatori e alcuni consiglieri comunali. Abbiamo voluto fare nostre alcune critiche e sollecitazioni. Con la collaborazione degli enti interessati, a partire dalla Capitaneria. Spero in una condivisione più ampia da parte del consiglio comunale, questo Piano sarà un volano di sviluppo per il turismo, e permetterà agli operatori balneari di investire”. Il consigliere comunale Lina Lazzari (Pd) ripercorre l’iter del Piano e lancia un invito a riflettere sulla conservazione del bene naturale, ambientale e artistico che si offre al turismo. “Non possiamo pensare di poter utilizzare senza vincoli il litorale, non ci è consentito dalla fragilità della nostra costa, c’è il grave problema dell’erosione. Il ripascimento, pur costoso, non ha avuto effetti. Ne dobbiamo parlare con enti scientifici e universitari”.Interviene Antonio Felicetti (Partito Repubblicano): “Salvaguardiamo gli chalet storici, sono beni architettonici da tutelare. Ho perplessità su alcune osservazioni accolte, come l’eliminazione della passerella in via San Giacomo. Vero che non deve essere ciclabile, però una permeabilità su quella zona ci provammo anche noi nel 2004. Sarebbe il caso di ragionarci un po’ in futuro. Poi mi preoccupano un po’ le cosiddette superfici ombreggiate, gazebi in mezzo alla spiaggia. Spero che non danneggino lo spazio già ristretto fra le sdraio, poi ci vorrebbero più rastrelliere per le bici”.

Il consigliere Mario Narcisi (Psi) “Avremmo potuto concludere prima se il buon senso avesse prevalso. Io feci osservazioni, e vederle accolte mi fa piacere. Ho avuto contrasti con l’amministrazione comunale, in seno al mio partito, che anch’esso sollevò obiezioni. Poi votò il Piano, io rimasi con le mie idee e ne sono felice, contribuii a far modificare il Piano. Ora mi rimangono perplessità, però, pensavo agli indici urbanistici, non mi pare che gli enti coinvolti abbiano dato indicazioni sui volumi che debbano insistere sulla spiaggia. Raccomando ora di fare atti sicuri, che non vengano interpretati. Che siano certi. E poi bisogna abbellire via San Giacomo, come naturale prosecuzione del lungomare, magari mettendola a traffico limitato”.

Gaspari: “Ora bisogna guardare oltre, alla difesa della costa, alla lotta all’erosione. Sono problemi grandi e difficili, ci sono modelli da studiare e valutare. Ringrazio il Consiglio comunale. Ricordo, oltre agli incontri, anche i sopralluoghi. Modifiche al Piano regionale di difesa della costa. Questo Piano ha tutti i pareri di conformità (dalla giunta regionale su parere del dirigente) e di legittimità (da parte dell’ufficio). Grande lavoro di tutto l’ufficio: gli ing. Polidori e Cicchi, i loro collaboratori, l’arch. Luigina Zazio. Ora iniziano i lavori per la nuova stagione. Stasera stessa abbiamo destinato 160 mila euro per il ripascimento”.

Ci sono 70 osservazioni. Accoglimento parziale della n. 2. Accoglimento parziale n. 4.

NOMINA TERZO REVISORE DEI CONTI A seguito del ricorso al Tar Marche dell’ex componente non rieletto Giuseppe Spinozzi. Lo scrutinio indica 15 voti per lui, che viene quindi rieletto nell’organo.

ATTO DI INDIRIZZO SULLA CONCESSIONE IN GESTIONE DELLO STADIO “RIVIERA DELLE PALME” Gaspari: “Per la prima volta dopo lungo periodo, ci troviamo a ragionare su una ipotesi per la messa a norma dello stadio – decreto Pisanu – e abbiamo voluto ragionare per arrivare alla messa a norma non con il solito percorso della realizzazione di nuovi volumi edilizi nella città. Si è pensato alla copertura con pannelli fotovoltaici, serve un atto di indirizzo dal consiglio comunale, successivamente la dirigente procederà a un bando. Chiedo al consiglio di darle mandato di procedere per individuare le aziende per fare la copertura”.

Approvato all’unanimità.

Successivamente è stato approvato senza grosse discussioni  il “Piano energetico Ambientale Comunale” che, tra le altre cose, prevede proprio l’adozione di provvedimenti mirati al risparmio energetico tramite incentivi all’installazione di pannelli solari.

Ore 22:33, si conclude la diretta web di Rivieraoggi.it