ASCOLI PICENO – Presentata dalle due consigliere di Parità della provincia, Paola Petrucci e Paola Casciati, la relazione annuale del 2009 sull’attività effettuata fino al 31 dicembre.Gli aspetti che in particolare hanno caratterizzato l’anno appena trascorso sono stati gli interventi in giudizio della consigliera di Parità, l’attività in rete con le consigliere di Parità ed infine le elezioni amministrative nel mese di giugno che hanno portato alla nascita della Provincia di Fermo e conseguente riorganizzazione degli uffici.

La contrazione dei posti di lavoro porta ad una sempre maggiore difficoltà a far emergere situazioni discriminanti.

«La paura di perdere il posto di lavoro – hanno sottolineato le consigliere di parità Paola Petrucci e Paola Casciati – ha portato nel 2009 ad un aumento di casi di violenze sul lavoro e nei casi più gravi di stupri rispetto al 2008. È proprio questo il motivo per cui in due casi di molestia ci siamo volute costituire parte civile. Un fatto negativo segna profondamente un territorio, vanificando tutti i passi in avanti che si riescono faticosamente a compiere».

L’ufficio del consigliere di parità ha anche l’obbligo di monitorare e sollecitare le pubbliche amministrazioni per l’adempimento agli obblighi di legge per la presentazione di piani di azione positive.

«Nonostante le sollecitazioni – hanno continuato le consigliere di Parità- ci sono ben undici enti amministrativi, compresi tra Ascoli e Fermo, che non hanno mai presentato piani d’azione positivi, questo soprattutto per problemi economici visto che i fondi attualmente disponibili sono ancora quelli del 2008.»

«Molte problematiche – concludono Paola Casciati e Paola Petrucci – sono riconducibili alla conciliazione tra la vita familiare e il lavoro. Questo problema riguarda molto spesso anche gli uomini che quando vogliono fare i padri trovano problemi in azienda».

L’intento delle consigliere di Parità è quindi di sensibilizzare il più possibile invitando coloro che ritengono di ricevere discriminazioni a denunciare e a parlare , ricordando che a volte potrebbe essere sufficiente il dialogo per non far scoppiare casi eclatanti.

Per aiutare e tutelare tutti i cittadini per una maggiore sicurezza sul posto di lavoro sarà attivato a breve un centro antiviolenza a San Benedetto del Tronto.