MARTINSICURO – Il Comune di Martinsicuro rientra nel patto di stabilità e per il 2010 potrà pianificare nuovamente sul territorio tutti quegli interventi che nell’anno passato avevano subito una battuta d’arresto.

«Se siamo riusciti a rispettare tutti requisiti previsti dalla legge – ha affermato l’assessore al Bilancio Marco Cappellacci – è stato anche grazie ai colleghi di maggioranza che hanno contenuto le spese, e ai cittadini che hanno dovuto subire un anno di austerità».

Nel bilancio di previsione che sarà sottoposto prima al vaglio della giunta e poi del Consiglio comunale, sono state pianificate tutte le attività relative alle entrate e alle uscite finanziarie dell’Ente per l’anno in corso. Grazie al rientro nel patto di stabilità il Comune avrà la possibilità di accendere mutui le cui somme saranno impiegate per investimenti sul territorio.

«Gli interventi saranno concentrati soprattutto nel settore della viabilità – ha aggiunto Cappellacci – poiché ci sono da sistemare numerose strade e marciapiedi in cattive condizioni. Ma abbiamo anche intenzione di potenziare l’illuminazione del centro cittadino e terminare i lavori di messa in sicurezza delle scuole, grazie anche a cofinanziamenti regionali».

L’assessore al Bilancio assicura inoltre che saranno ridotti i costi dei servizi a domanda individuale, come ad esempio per le scuole i buoni pasto delle mense e il trasporto degli alunni. Ci tiene inoltre a precisare che prima di stilare il bilancio di previsione ha riunito la Commissione Bilancio, «come non accadeva da anni, per ascoltare anche le sollecitazioni delle minoranze».

Si prospetta quindi per il Comune un anno finanziario meno austero del precedente, che si era rivelato difficoltoso anche a seguito di una serie di cause contingenti.  L’amministrazione Di Salvatore infatti ha dovuto fare i conti con circa un milione e 800mila euro di debiti per i contenziosi relativi agli espropri della Torre Carlo V e dei terreni della famiglia Franchi. Se il primo debito è stato totalmente estinto, il secondo manca ancora dell’ultima tranche di 250mila euro. Ma gli eredi dei Franchi hanno deciso di rivalersi ulteriormente sul Comune impugnando la sentenza di secondo grado e ricorrendo alla Cassazione.

Nel complesso, per reperire i fondi da destinare alla risoluzione delle due cause, si sono dovuti inevitabilmente sacrificare gli interventi sul territorio, dove nell’ultimo anno sono state effettuate quasi esclusivamente operazioni di ordinaria manutenzione.