SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Agitazione sindacale di Filcams Cgil e Fisascat Cisl presso l’Ipercoop Porto Grande. Le proteste sono rivolte al comportamento da parte della Manutencoop Facility Management, impresa che dal primo gennaio 2010 è subentrata nella gestione dell’appalto di pulizie dell’Ipermercato Ipercoop Porto Grande.
Secondo Alessandro Pompei della Cgil, la Manutencoop al momento dell’inizio del servizio avrebbe firmato un verbale di accordo in cui si impegnava a riassumere tutte le lavoratrici alle medesime condizioni economiche e normative.
Ecco cosa sarebbe avvenuto poi, nelle parole di Pompei: «Successivamente la Manutencoop ha denunciato una eccedenza di 87 ore settimanali sul totale ore appalto, determinando il fabbisogno settimanale di 198 ore anziché le attuali 285 ore ed ha operato una riduzione di orario unilaterale, facendo fare ferie maturande alle lavoratrici. I sindacati hanno denunciato l’accaduto alla direzione dell’Ipercoop Porto Grande, che si è detta stupita di tale surplus orario, e alla direzione di Coop Adriatica. La Manutencoop, dopo un iniziale tentativo di trattativa, ha operato tre trasferimenti presso la Protezione Civile dell’Aquila. Reputiamo tale atteggiamento non in linea con le relazioni sindacali presenti presso il punto vendita e gravemente lesive dei diritti e della dignità delle lavoratrici presenti nell’appalto così come sanciti dal contratto nazionale di settore».
Di conseguenza Cgil e Cisl hanno dichiarato lo stato di agitazione, il blocco degli straordinari e della flessibilità e hanno indetto un pacchetto di 16 ore di sciopero fino al 31 marzo. Un primo sciopero è stato indetto sabato scorso. Chiedono il ritiro immediato dei trasferimenti e il recupero delle ferie e permessi decurtati.