OFFIDA – Ad oltre dieci giorni dalla chiusura della strada provinciale che taglia l’interno del Piceno, Giovanni Stracci, presidente del quartiere San Lazzaro di Offida, ha scritto una lettera indirizzata al presidente della Provincia Piero Celani e al sindaco offidano Valerio Lucciarini: «La deviazione del traffico normale, ma anche di quello pesante dalla Mezzina sulla Collecchio senza che sia stata fatta una manutenzione ordinaria, comporta rischi di vita oltre che danni ad automezzi e territorio. Il passaggio dei camion ha reso i rami taglienti come lame, telonati e pulmann non possono evitare danni alle carrozzerie. L’incrocio tra due camion necessita la fermata di uno dei due, per non parlare del rischio nelle curve, strette e senza visibilità. La pendenza ha causato diversi fuoristrada, in particolare durante la nevicata, con alberi crollati in mezzo alla carreggiata» scrive Stracci.

«Arrivati al noto blocco stradale della mezzina, grazie alla collaborazione dei nove sindaci in collaborazione con il comitato spontaneo di Castel di Lama, Cabbiano-Valentino, oltre al sostegno dei Quartieri Lava e Borgo Miriam, tutto sembrava volgere alla soluzione ed abbiamo accettato il blocco della Mezzina per 5 mesi invece di 13, con l’assenso di Celani alla realizzazione della bretella entro il 31 luglio 2010», ricorda il presidente del quartiere San Lazzaro.

«Dalla documentazione da noi visionata – continua Stracci- è chiaro che la Provincia di Ascoli ha iniziato i lavori a giugno 2009 snobbando la realizzazione delle bretelle e scatenando questi disservizi. C’era tutto il tempo per fare prima le bretelle poi i lavori»

Al di là delle chiari polemiche politiche, secondo Stracci, non si può accettare che la Provincia non abbia fatto una manutenzione ordinaria alla strada Collecchio, e per questo il presidente del Quartiere lancia un ultimatum: «Accettiamo i disagi fino al 31 luglio, non un giorno in più, ma vogliamo l’immediata messa a norma della strada Collecchio entro il 25 marzo. In breve: tagli degli arbusti e rami che occupano la carreggiata; applicazione della segnaletica orizzontale e verticale a norma Cee; sistemazione del manto stradale , che presenta pericolose buche, avvallamenti e crepe; sistemazione delle banchine specialmente in curva, dove la terra ha ormai invaso la carreggiata che provoca pericolosi sbandamenti; deviazione dei mezzi pesanti si oltre 3,5 tonnellate con divieto di accesso a Castel di Lama e Offida».

Conclude Stracci: «Non ricevendo una risposta dalla provincia, saremo costretti al blocco stradale per domenica 28 marzo 2010»