MARTINSICURO – «Sconcerto di fronte ad un attacco così violento»: l’associazione On the Road risponde alla Comunità Papa Giovanni XXIII che ha mosso dure critiche sull’iniziativa di distribuire preservativi alle prostitute lungo la Bonifica del Tronto.

«Lavoriamo con semplicità e senza spettacolarizzazioni – ha affermato il presidente Vincenzo Castelli – in stretta collaborazione con le altre organizzazioni, condividendo riflessioni e pratiche. Ci meraviglia che un’associazione senta il bisogno di manifestare contro un’altra. Abbiamo sempre cercato occasioni di confronto e concertazione ma la Papa Giovanni XXIII è spesso voce fuori dal coro».

«Riteniamo che sia più utile distribuire preservativi e ricordarne l’importanza – prosegue Castelli – piuttosto che dover assistere all’aumento di interruzioni volontarie di gravidanza tra le donne che si prostituiscono. Sono sempre di più i clienti disposti a pagare una tariffa più alta pur di avere un rapporto non protetto e sono sempre di più le donne costrette ad abortire per poter continuare a lavorare in strada. E’ anche per questo che, nell’ambito del Coordinamento delle unità mobili, oltre al confronto sul tema della tratta, serve una specifica riflessione sulla prostituzione e sulla riduzione del danno, di cui il ricorso al preservativo è solo una delle possibili concretizzazioni».

On the Road specifica inoltre che nel giorno dell’8 marzo sulla Bonifica del Tronto sono state distribuite solo mimose, mentre i profilattici vengono distribuiti abitualmente durante le uscite dell’unità mobile dell’associazione, «nella convinzione che, anche con quel semplice gesto, si possa contribuire alla tutela della salute delle donne che si prostituiscono, dei loro clienti e delle loro famiglie.

La salute è un inalienabile diritto anche per chi si prostituisce. La grande maggioranza delle associazioni opera con lo stesso metodo di On the Road nel contrasto alla tratta degli esseri umani finalizzata allo sfruttamento sessuale: a partire dall’informazione, dalla prevenzione sanitaria e da un concreto aiuto nell’accesso ai servizi del territorio, gli operatori sociali costruiscono con le persone che contattano in strada la fiducia e il rispetto reciproco necessari all’avvio di qualunque serio percorso di fuoriuscita dallo sfruttamento».

On The Road da anni è impegnata nel contrasto alla tratta degli esseri umani, partecipando al coordinamento nazionale antitratta. Ha inoltre dato vita al coordinamento delle unità mobili, operando sul territorio in piena collaborazione con le forze dell’ordine, gli enti locali, i servizi sanitari e sociali, la magistratura e altre associazioni. Tra il 2000 e il 2009 ha aiutato oltre 400 vittime di tratta ad uscire dallo sfruttamento sessuale e lavorativo e a rendersi autonome attraverso l’inserimento lavorativo nel contesto produttivo delle regioni Marche, Abruzzo e Molise.