ASCOLI PICENO – Pannelli fotovoltaici sì o no? Negli ultimi giorni si sono levate molte voci – anche nel nostro giornale – discordanti circa l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici, mentre Confindustria annuncia un investimento tedesco di 620 milioni di euro per la realizzazione del più grande parco fotovoltaico in Europa (recuperando le aree dismesse industriali e i capannoni tutt’ora utilizzati) e la Coldiretti annuncia battaglia, invece, contro gli appezzamenti collinari dedicati alla pannellizzazione (in realtà la forza del solare dovrà essere sulla fruizione frazionata e non nella concentrazione, ndr).
Sulla situazione interviene anche Massimo Rossi, candidato alla presidenza delle Marche per Rifondazione Comunista e Sel, ma anche ex presidente della Provincia di Ascoli (e l’allora Fermo…). Oltre a ricordare a Coldiretti alcune decisioni della sua giunta che andavano proprio nella direzione sostenuta dall’associazione di agricoltori (ovvero di agevolare l’installazione dei pannelli fotovoltaici sugli edifici e in special modo in quelli industriali), e polemizzare con i sindaci di area Pd che gli scrissero, nel settembre 2008, che «i grandi impianti fotovoltaici a terra non vanno considerati pregiudizievoli della salvaguarda ambientale», propone poi alcuni dati interessanti.
In particolare, proprio per sostenere la tesi della copertura degli impianti produttivi con pannelli fotovoltaici, Rossi scrive che «dai dati del Sistema Informativo Territoriale della Provincia risulta che nel territorio delle Province di Ascoli e Fermo vi sono circa 440 ettari di coperture industriali. Se fossero utilizzate per installarvi pannelli fotovoltaici, si otterrebbe una produzione di energia pari a tutta quella che oggi questi territori producono per il proprio fabbisogno».
Insomma, un tesoro non sotto terra ma sopra i tetti.
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punti ben fermi: no al fotovoltaico sui terreni agricoli e sulle nostre colline di pregio, subito su tetti di capannoni, industrie ecc. D'altro canto mi sembra di ricordare che la provincia di AP avesse emanato delle equilibrate linee guida per l'installazione. Se però la regione non elabora il piano paesaggistico , c'è sempre un ente superiore che può decidere. che si sbrighi quindi la regione a legiferare in merito! E poi diamoci una mossa perchè può essere molto conveniente questa green economy.
Pannelli fotovoltaici sì o no è una domanda incompleta.
SI ai pannelli fotovoltaici ma NON sopra i terreni agricoli, sarebbe un controsenso!!!
Ma possibile che quando c'è qualche buona novità si trova sempre il modo per farla male?
La cultura e la coltura agricola sono in grande difficoltà economica! Non ricordiamoci di loro solo quando ci fa comodo e non dimentichiamo quindi il valore di ciò che quelle colline producono quando andiamo a fare la spesa.(Riego Gambini)
L'agricoltura è in difficoltà per colpa di politiche dei prezzi sbagliate, anche per colpa delle decisioni assunte a livello europeo. Questo fa sì che ettari ed ettari di terreno, un tempo coltivato, siano abbandonati. Orbene piuttosto che lasciarli lì ad assumere aspetto di desolati deserti sarebbe ottimo rivalorizzarli con pannelli fotovoltaici.
Illuminato ha ragione circa la crisi dell'agricoltura e nell'individuare nell'Unione Europea uno dei massimi responsabili. Tuttavia, non si può pensare di rispondere a una crisi economica (quella agricola) procurandone una ambientale: è infatti molto meno redditizio a livello di riduzione delle emissioni di CO2 un pannello solare collocato su un campo che un campo incolto. L'organico è comunque più adatto a catturare emissioni nocive. Abbiamo invece enormi superfici inutilizzate, come tetti, pareti e pensiline, per istallare pannelli: sfruttiamole, e lottiamo perché gli incentivi rimangano anche dopo il 2010. Di concerto, chiediamo nuove politiche agricole, che favoriscano i piccoli produttori, il… Leggi il resto »
cari amici lettori, se eravate presenti al convegno sull'energia tenutosi lo scorso 7 marzo presso l'hotel Progresso a SBT, sicuramente i vostri dubbi in merito erano stati chiariti. Primo, per preparare un terreno agricolo ad accogliere un impianto fotovoltaico, bisogna diserbare, disboscare e rendere l'area agricola sterile per tutta la durata dei pannelli solari circa 30 anni (nemmeno Attila farebbe di peggio). Secondo, continuare con la politica dei pannelli solari senza attuare una politica di risparmio energetico e come riempire d'acqua una buca sulla sabbia. Terzo, la nostra Regione, dopo la Toscana, ha le colline più belle d'Italia, questo significa… Leggi il resto »