SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovanni Gaspari dichiara guerra alle lottizzazioni selvagge: «Non approverò più piani edificatori nei quali il verde e i servizi principali non saranno poi realmente fruibili». Una presa di posizione dura e rigida da parte del sindaco che, ad un anno dalla scadenza del mandato, richiama fermamente al rispetto delle regole.

«Voglio cercare di riportare questa città alla normalità, con obblighi e doveri che vadano nella direzione del soddisfacimento dei cittadini».

Ma a cosa si riferisce precisamente il primo cittadino? Principalmente alle lottizzazioni scadute, che dopo dieci anni dalla loro attivazione non sono state ancora chiuse. Cioè alle zone residenziali di nuova costruzione dove i parchi pubblici e i marciapiedi richiesti dal Comune vengono fatti a metà oppure fatti male, non conclusi.

Situazioni che giustamente non vanno giù ai residenti delle nuove aree residenziali, e che d’istinto vengono da loro imputate al Comune invece che alle imprese lottizzanti.
Secondo i dati forniti dal sindaco circa il 60% delle lottizzazioni risultano infatti estinte o prorogate, ecco allora che Gaspari arriva a negare ulteriori rinvii o allungamenti (tranne rare eccezioni), annunciando il mancato rinnovo delle convenzioni e non solo. Ci sono varie ipotesi alternative per sbloccare certe situazioni. Il Comune potrebbe far fare lui parchi e marciapiedi, chiedendo poi il rimborso delle spese ai costruttori. Oppure c’è il meccanismo della monetizzazione degli standard, per cui l’impresa paga le spese per realizzare i servizi in altre zone rispetto alla lottizzazione in questione.
L’obiettivo si sposta successivamente su Emilia Romagna e Toscana, dove in questo senso la situazione pare più ordinata e delineata. «Lì – prosegue – prima si fanno strade, marciapiedi e servizi vari e dopo le case. Qui invece succede il contrario e non va bene. Vorrei approvare un sistema che sia premiante, altrimenti ci troveremmo di fronte a dell’ipocrisia generalizzata».

Un monito dunque quello del sindaco, intento a respingere prontamente soluzioni inconcludenti ed inefficaci. «Reputo questo piano importante e fondamentale per San Benedetto che ad oggi conta circa 70 lottizzazioni».