ASCOLI PICENO – “Piceno Green Economy“, avevamo titolato qualche settimana fa: e tanto sarà. Una delegazione composta da due rappresentanti di un fondo tedesco specializzato negli investimenti sulle fonti di energia rinnovabili ha visitato il Piceno nei giorni scorsi con l’intento di vagliare la possibilità di realizzare il più grande impianto fotovoltaico d’Europa.
Si tratta di un impianto da 50 megawatt che rientra nel piano del Copex Gmbh, il fondo che intende investire complessivamente 620 milioni di euro in energia solare e minieolica.
L’iniziativa è resa possibile grazie alla Sezione “Energia e Nuove Tecnologie” di Confindustria Ascoli Piceno, composto da alcune aziende leader del settore, che vantano esperienza pluriennale nel settore delle rinnovabili e che sono costantemente in contatto con operatori stranieri del settore.
«Si tratta indubbiamente di un’opportunità da cogliere al volo che offre la possibilità di riqualificare l’area industriale, attirare investimenti e creare nuova occupazione. I 50 megawatt potrebbero avere un canone come corrispettivo derivante dalla cessione del diritto di superficie – ha spiegato Giovanni Cimini, Presidente della Sezione “Energia e Nuove Tecnologie” di Confindustria Ascoli Piceno – Le superfici da ricercare in tutto il comprensorio tra tetti industriali, aree di riporto, parcheggi, aree pubbliche o aree dismesse ammontano a circa 100 ettari e ciò coinvolgerebbe molte aziende del Piceno per la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di tale investimento favorendo la ripresa economica della Provincia e apportando ulteriori vantaggi anche in previsione di un distretto Piceno sull’energia e tecnologia».
Al contempo l’obiettivo di Confindustria è quello di favorire l’investimento per i positivi risvolti economici ad esso collegati, nonché quello di contribuire all’abbassamento del costo dell’energia per tutte le aziende. L’iniziativa è stata accolta con favore anche dalla Camera di Commercio di Ascoli Piceno e dalle altre organizzazioni imprenditoriali tra cui la Cna nell’obiettivo comune di promuovere in Italia e all’estero il distretto piceno delle energie.
Per la realizzazione di tale progetto, il Presidente della Provincia di Ascoli Piero Celani ha espresso la disponibilità dell’ente e sarà avviato un monitoraggio tra le aziende del territorio per individuarne le modalità, come ha sottolineato Bruno Bucciarelli, Presidente di Confindustria Ascoli Piceno.
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Bravo! Finalmente hanno trovato i posti adatti. Avete visto in televisione la bellissima pubblicità di Dustin Hoffmann? Sponsorizza le dolci colline marchigiane senza inquinamenti visivi. – Marche all´ infinito!!! Una campagna nazionale e internazionale dove la Regione Marche spende milioni di Euro per sviluppare il turismo del territorio. E noi cosa facciamo? Ripatransone in questi giorni ha deliberato un´altra zona di ca. 40.000mq di pannelli fotovoltaici lungo la “Strada turistica del Rosso Piceno Superiore”. Una vera contraddizione! Un Comune dove sono presenti diverse zone industriali con fabbriche e capannoni, zone consigliate dalla Provincia (Delibera n.236 del 05.06.2009) e del Decreto… Leggi il resto »
Caro Markus, nel comunicato di Confindustria si fa riferimento alle aree industriali dismesse. Attendiamo eventualmente da loro una eventuale precisazione dei siti coinvolti.
Grazie
Ecco finalmente che hanno capito dove mettere i pannelli fotovoltaici, su quei bei capannoni spesso vuoti. Ci vuole tanto? Perchè se li metteremo sui nostri bellissimi e produttivi terreni agricoli, non dite poi che non lo sapevamo e che adesso ci tocca mangiare il pomodoro cinese perchè il nostro territorio sarà diventato sterile per la quantità di pesticidi da utilizzarsi al di sotto dei pannelli. Dimenticavo, ditelo però anche al sindaco di Ripa , a quello di Acquaviva, a quello di Offida, ecc ecc.
Se vengono messe in un area industriale dismessa o al posto di erbacce ( mi viene in mente tutta quella zona intorno allo svincolo autostradale di pda centobuchi isola colonella ) è un conto, altrimenti sarebbe ridicolo incentivare il fotovoltaico per un a questione " ambientale" e poi metterlo su delle distese verdi.
Anche lo sviluppo della green economy deve avere un'etica, quindi ben vengano distese di fotovoltaico in aree già compromesse (ex capannoni industriali), altrimenti ai nostri figli daremo da mangiare silicio piuttosto che ortaggi e vino. L'agricoltura biologica e le energie rinnovabili possono coesistere se combinate con intelligenza ed etica, altrimenti si rischia di consumare il poco territorio rimasto in nome della green economy…..e questo è un pericolo che si deve scongiurare!!!
Ho sempre avuto idee ecologiste anche se piu volte mi sono scontrato com molti "verdi", Era il 2000 quando da Copenaghen nel Forum dei Verdi rispondendo a certe affermazioni di Pecorario Scanio fatte in campagna elettorale lo contestavo sui numeri e sulle sue idee contro i mulini eolici perche, i pali di supporto a tali mulini erano di troppo impattanti. Ora personalmente sono contro l'energia nucleare da sempre, sperando che le energie alternative venissero valorizzate al massimo. Ma poi mi trovo, che i pali no, i pannelli no, le centrali no etc. etc. Io sono per i NO ma sono… Leggi il resto »
Io sono del parere che dopo il 31/12/2010, salvo rinnovo degli incentivi, il problema non sarà più presente…. E' solo lo sprint finale ad accaparrare gli ultimi incentivi.
Perché i pannelli fotovoltaici non integrati in campagna non vanno d’accordo con il biologico? Per tenere puliti i terreni sotto ai panelli usano tonnellate di diserbanti. Un vigneto biologico a dieci metri (distanze previste dal PRG) non può più essere certificato biologico! Qualcuno parla di questi problemi? Perché la location è importante per una politica sostenibile e uno sviluppo ecocompatibile? Circa il 70% percento dell’energia elettrica viene consumato dal settore industriale e produttivo. Una politica sostenibile prevederebbe l’installazione di pannelli fotovoltaici nelle zone industriali o nei centri abitati dove viene consumata l’energia! Non in campagna dove la perdita di rete… Leggi il resto »
Ha ragione Alessandro84, sbrigatevi ad accaparrarvi gli ultimi spiccioli di incentivi che poi gireremo tutto al Nucleare, quello pulito, quello di 7a-8a generazione, quello che non darà modo ai speculatori di arricchirsi, quello che non farà arrivare soldi alle mafie/ndrangete o camorre……………
@marenare: cosa pensi che stia facendo Cosa nostra e e le altre organizzazioni criminali? Piantano pale eoliche dove non tira vento per riciclare il nero, sfruttano gli incentivi per finanziare attività illeciti e i sequestri della magistratura sono all'ordine del giorno. Sono d'accordo che gli incentivi siano l'unico modo per cercare di diffondere questa tecnologia ma senza incentivi la sua diffusione sarà molto rallentata ai pochi casi in cui effettivamente converrà adottare questa tecnologia.
Discussione molto interessante e non scontata. Francamente preferisco i pannelli solari che le centrali nucleari. Ovviamente ci vuole occhio e sensibilità per evitare scempi, ma se integrati bene non mi sembrano così brutti i pannelli solari, meglio dei capannoni in disuso o delle case coloniche diroccate sono certamente. Sul nucleare sono moderatamente contrario, ma "laico", non amo i fondamentalismi. Il problema è che non sento mai parlare di dove depositare le scorie, nè sento dire con sicurezza se questo nucleare di ultima generazione – ammesso che quello italiano lo sarà – non produca scorie. Anche nei dibattiti più illuminati il… Leggi il resto »
avete visto la bellissima trasmissione di Rai 3 Presa diretta di ieri sera? Parlava proprio del fotovoltaico, solare ,ecc. In Germania con incentivi statali (come da noi e lì sovvenzionati dal governo di centro destra della Merkel) si sono creati nel giro di 4-5 anni 750.00 posti di lavoro sulla green economy. La Germania è il principale paese in Europa e il terzo nel mondo per queste tecnologie. Di cosa dovremmo scandalizzarci? Di investire su queste energie? Energie che creano enormemente più posti di lavoro del nucleare e che danno nell'immediato la resa (attacchi il pannello fotovoltaico ed hai energia).Non… Leggi il resto »
oliver ha centrato il punto….LE SCORIE
mimma ha centrato il punto….green economy uguale posti di lavoro in numero rilevante rispetto alle centrali.
Sono tedesco. Posso dire che in Germania tutti hanno i pannelli fotovoltaici integrati sul tetto, sui capannoni delle mucche, ma nessuno si permette di installare i pannelli in zone turistiche NON INTEGRATI anche in un paese con un settore cosi importante che a creato 750.000 posti di lavoro. Quando andate alle festa della birra a Monaco guardate la campagna, quasi tutti i contadini hanno fatto il fotovoltaico, ma nessuno sulle belle colline bavaresi.
Non sono contrario al nucleare , perchè tra l'altro in Italia se ne consuma molto .Al mondo muoiono 1.200.000 persono l'anno per incidenti stradali e non so i costi sociali per la cura dei feriti , per inquinamento ne muoiono non so quanti ma penso milioni , dall'uso legale del tabacco altrettanti e dopo la tragedia ucraina nessuno per il nucleare ,per non pensare all'alcool e noi tutti pensiamo alla percolosità del nucleare…
In Germania sono i primi nel fotovoltaico perchè lo Stato tedesco paga per installarli e quindi risulta conveniente; se lo stata non paga più come dopo il 31/12/2010 vedremo chi è diposto ad investirci senza incentivi.
E nessuno considera lo smaltimento dei pannelli che durano solo 25 anni…..
Non mi sconvolge il fatto che lo Stato possa sostenere un settore economico che, pur non essendo il toccasana del problema energetico, rappresenta l'unico vero sbocco futuro per garantire il progresso della modernità senza eccessivi contraccolpi. Io sono per la de-concentrazione: da pochi produttori di energia ad una miriade. Così lo stesso per il settore produttivo: da pochi produttori su larga scala alle piccole medie imprese. E nell'informazione: da pochi vettori di proprietà centralizzata alla frantumazione dell'informazione. Credo che in questo modo potremmo "smagrire" una civiltà sempre più "obesa" e lenta. Forse è una utopia, ma almeno val la pena… Leggi il resto »
per il"giovane" economista attento al borsellino alessandro84. Se ancora non lo sapesse stiamo ancora pagando nella bolletta enel la dismissione delle centrali vetuste montalto di castro e caorso. inoltre, si informi, il nucleare è sovvenzionato a piene mani dallo stato francese. Ergo: sovvenzione per sovvenzione meglio green economy.
@giulia Redondo: non sono un fervente nuclearista; reputo semplicemente la tecnologie fotovoltaica come non conveniente al pari del nucleare. Nella bolletta paghiamo anche per incentivare il fotovoltaico. La vera vittoria è l'innovazione tecnologica come la fusione che tutti i paesi industrializzati portano avanti tranne che noi. Chissà perchè nessuno ne parla, neanche i Verdi!!! @pier Paolo Flammini: il tuo ragionamento è giusto quando i costi di distribuzione sono trascurabili, come nel caso di internet in cui si è affermato il modello della Long Tail ma per un settore che è tutt'ora ritenuto un monopolio naturale la tua proposta la vedo… Leggi il resto »
Il mercato internazionale delle fonti rinnovabili sta letteralmente esplodendo: nel 2008 la capacità installata di turbine eoliche sono cresciute del 29% (fonte World Wind Energy Association) mentre il solare fotovoltaico ha registrato un aumento del 70% nel mondo (Renewables Global Status Report). Come dice Giulia sovvenzione per sovvenzione le rinnovabili non producono scorie. Ricordiamo che l’uranio impoverito è uno scarto del processo di arricchimento dell’uranio, che sappiamo essere il cobustibile del nucleare. Attualmente se ne conserva una quantità pari a milioni di tonnellate che non si sa come smaltirlo. Anni fa, il governo britannico e quello statunitense usarono l’uranio impoverito… Leggi il resto »
Si chiede alessandro84 “Che fine faranno i pannelli fotovoltaici, una volta giunti alla fine del loro ciclo produttivo? Chi recupererà il silicio, il tellurio e il cadmio?” E’ lo stesso settore fotovoltaico a dare le risposte: in Germania First Solar, ha annunciato la costruzione di un impianto, il primo in Europa, per lo smaltimento dei pannelli, capace di recuperare il 90% dei materiali. Attualmente hanno aderito 36 aziende cioè il 70% dei produttori europei, e il programma è finanziato interamente da loro e sarà pienamente attivo nel 2015, quando si è calcolato che iniziareanno ad esserci parecchi pannelli da smaltire.… Leggi il resto »