SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ieri, la seconda tappa del “Progetto Sbt” (“Sviluppo e Benessere del Territorio”). Questa la sigla scelta per identificare il primo Piano di Azione Locale (Pal), di durata quinquennale, messo in campo dal Comune per rendere i cittadini parte attiva nella scelta delle future politiche di sviluppo urbanistico e territoriale.

Martedì 2 marzo, presso l’Auditorium comunale, la dottoressa Roberta Carbonetti dell’Università di Teramo, ideatrice del progetto, insieme all’assessore alle Politiche Ambientali Paolo Canducci, traccia le linee generali di quanto emerso dall’incontro precedente e dà il via alla seconda fase del programma.

Il piano d’azione fa parte di un’iniziativa di pianificazione integrata delle politiche comunali avviata da tempo dall’amministrazione. Infatti, dopo una prima fase esplorativa di analisi del territorio, che ha condotto all’approvazione dello schema direttore per il piano urbanistico da parte della giunta, si è passati ad una fase conoscitiva con la somministrazione di un questionario ad un campione statistico di cittadini.
Lo scopo era quello di conoscere la qualità della vita percepita dai sambenedettesi, per poi completare il progetto con un tour di incontri tra tecnici e rappresentanti della popolazione divisi per categorie.

«L’obiettivo di questi incontri – ricorda la dottoressa Carbonetti – è quello di prendere contatto con i rappresentanti del territorio per arrivare alla stesura di un documento di pianificazione dello sviluppo della città nei prossimi anni».
Di seguito l’esperta proietta le slide con la sintesi dei risultati emersi nel corso dell’incontro di martedì 23 febbraio. I cittadini (rappresentanti di comitati di quartiere, associazioni culturali, sociali e portatori di interessi diffusi), sono stati divisi in due gruppi di lavoro e si sono confrontati sui temi caldi delle politiche urbanistiche: ambiente, sicurezza e manutenzione stradale, sviluppo economico, individuando problemi e proponendo soluzioni.

«Ci avete suggerito proposte intelligenti e articolate – dice la dottoressa all’assemblea – Inoltre è stato utile valutare come temi quali la qualità ambientale, lo sviluppo delle energie rinnovabili, l’accessibilità delle aree urbane per i diversamente abili, il depauperamento del patrimonio marino, stiano particolarmente a cuore dei sambenedettesi. Gli elaborati hanno anche evidenziato lo stretto nesso esistente tra qualità ambientale e sviluppo economico della città. L’analisi di quest’ultimo punto deve essere ancora completata, ma già notiamo che i settori trainanti del futuro sviluppo economico per i cittadini sono: turismo, pesca, cultura e sport. Entrambe i gruppi inoltre concordano nel parlare di sviluppo sostenibile in un’ottica di collaborazione con i comuni limitrofi».

L’assessore Paolo Canducci stabilisce una data ideale: la fine di marzo, per fissare il terzo ed ultimo incontro dell’assemblea plenaria, nel corso del quale si discuterà del questionario somministrato ad un campione rappresentativo di 800 persone e si confronteranno i risultati emersi dalle due consultazioni. Questi dati, unitamente all’analisi swot di settore e allo schema direttore, andranno a comporre il Piano di Azione Locale del Comune.

«Questo progetto permette a noi politici di uscire dal palazzo ed entrare in rapporto diretto con i cittadini – dice Canducci – associazioni culturali, sociali, ambientali, comitati di quartiere, studenti, vengono chiamati a raccolta per tracciare un’idea generale di sviluppo urbanistico della città. Spesso l’amministratore, sia pure in buona fede, si sforza senza riuscirci appieno di soddisfare le esigenze della collettività, ma da questa esperienza abbiamo appreso come sono i cittadini stessi ad arrivare con facilità al cuore del problema se chiamati in causa. Così ci dicono, ad esempio, che a San Benedetto mancano i parcheggi e ci suggeriscono anche dove costruirli, all’esterno della città, per rendere più vivibili le strade. Ci propongono di sviluppare energie alternative, di avere maggiore cura delle aree verdi, di incentivare l’industria turistica. Stavolta parliamo di Piano d’Azione Locale, altre di Bilancio Partecipativo, tutti momenti in cui la pubblica amministrazione cresce insieme ai cittadini, rendendoli consapevoli del loro ruolo di protagonisti dello sviluppo locale».