OFFIDA – Il presidente del quartiere San Lazzaro, Giovanni Stracci, il 25 febbraio, ha indetto una riunione invitando i sindaci dei paesi che subiranno i maggiori disagi per la chiusura della strada Mezzina. Offida, Castel di Lama e Castorano, erano presenti e con il Comune di Appignano appoggeranno la manifestazione, indetta per lunedì 1° marzo. Proprio in quel quartiere passa infatti la strada Collecchio, «stretta e piena di curve», scelta dall’amministrazione provinciale, come alternativa alla Mezzina, per 13 mesi.

«Questa è una rappresentazione di persone incapaci di amministrare il territorio. Ci hanno avvisato della chiusura con otto giorni di anticipo, con una semplice telefonata, fatta addirittura da un dirigente, Paolo Tartaglini. Il Comune di Offida si prepara all’offensiva, ritirando il permesso a costruire sulla Mezzina, rilasciato tempo fa all’Euro Building. Questo era vincolato a una prescrizione: si doveva evitare di chiudere la strada» polemizza Valerio Lucciarini, sindaco di Offida.

Incalza il consigliere del Pd, Lucio D’Angelo: «E’ impensabile nel 2010, chiudere completamente una strada per l’ammodernamento. Dove sono finiti i soldi del ribasso d’asta, assicurati dall’architetto della Regione, Rolando Novelli? Il 19 dicembre scorso ci avevano garantito che sarebbero stati usati per costruire dei by-pass, onde evitare la chiusura della Mezzina».

Interviene il sindaco di Castel di Lama, Patrizia Rossini: «Saremo solidali ad ogni decisione che si prenderà. Da troppo anni si parla di Mezzina e gli impegni presi nel 2004 non sono stati mantenuti. Il presidente Celani ha preso una decisione del genere, così grave, senza aver avvertito noi sindaci coinvolti, manifestando profonda arroganza e mancanza di spirito collaborativo. E poi in questo periodo è impossibile incontrarlo. Siamo costretti a questa protesta per farci ascoltare».

Il sindaco Franco Pezza, ricorda come ha appreso che a Castorano sarebbe stato dirottato il traffico della Mezzina: «E’ stato un vigile ad avvisarmi che i dipendenti della Provincia stavano mettendo dei cartelli per una nuova segnaletica a Castorano. Nessuno mi aveva detto niente. Ho subito contattato il dirigente provinciale Paolo Tartaglini che mi ha “rassicurato”, dicendo che al massimo sarebbe passato “solo” qualche bilico!».

Un’ulteriore protesta arriva dal proprietario dell’azienda agricola “Terra Nostra”. La chiusura della Mezzina, lo isolerebbe completamente, minaccia per questo un gesto di protesta estrema.