SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La solita scelta vergognosa, tipica di un raggruppamento sempre più simile ad un sistema feudale»: Giorgio De Vecchis affila le armi e all’indomani della definizione da parte del Popolo della Libertà dei sei esponenti del Piceno candidati al Consiglio Regionale (tranne qualche incertezza sulle donne, il resto è oramai definito), torna a tuonare contro i dirigenti del proprio partito.
Tutta colpa del famigerato metodo delle “nomine”, «non partecipativo e antidemocratico, capace di prediligere il rapporto tra vassallo regionale e valvassino locale. Se pensiamo a Bruno Gabrielli, la cui campagna elettorale è partita da mesi, ciò significa che il coordinatore regionale Remigio Ceroni gli aveva già garantito un posto, sennò non si spiegherebbero nemmeno tutti quegli investimenti preventivi per i manifesti».
Un rapporto privilegiato secondo De Vecchis, che non avrebbe consentito agli altri esponenti di gareggiare alla pari. «La lotta era tra lui e Vignoli, visto che Santori era l’unico nome certo da sempre, e grazie ad una forma di rampantismo è riuscito ad imporsi». Vignoli però, per ora, preferisce non parlare a caldo, ma anche Santori, durante la trasmissione in diretta video di Rivieraoggi.it ha dichiarato, pur senza fare nomi: «Quando metti il becchime a tavola sono molti i galli che si presentano».
«In due anni – continua De Vecchis – sono stato interpellato una sola volta ad un’assemblea provinciale ad Ascoli tre mesi fa, nella quale non c’è stata alcuna risposta alle mie osservazioni». Un “ribelle” a tutti gli effetti, che però non accetta minimamente di essere paragonato alle figure di Libero Cipolloni e Nazzareno Menzietti, allo stesso tempo dissidenti del Partito Democratico sambenedettese recentemente fuoriusciti da quest’ultimo e confluiti nel Gruppo Misto: «La mia posizione non è somigliante alla loro. Il loro contrasto era legato principalmente al “caso Donati” e in ogni caso continuerò a denunciare dall’interno le magagne del Pdl».
Sì, ma fino a quando? «Finchè non mi cacceranno», ironizza l’ex presidente del Consiglio comunale: «Ma anche la mia pazienza ha un limite e se le cose non muteranno sarò io a farmi da parte. Non campando di politica posso fare qualsiasi scelta, pure mollare dopo anni di battaglie».
La “mina” De Vecchis è quindi ancora viva e vegeta. Pronta a gettare nuovamente scompiglio in un Popolo della Libertà che però stenta ad ascoltarlo. Da solo contro tutti (anche se i mal di pancia per ora sopiti sono diffusi all’interno del partito, nel Piceno ma non solo), per cambiare o addirittura scrivere le regole di un partito che per ora non intende abbandonare.
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Caro Giorgio, ti stimo come persona e stimo la tua intelligenza, mi permetto di darti un suggerimento. Da elettore atipico del PDL (visto che da partito laico e liberale è diventato clericale e pieno di benpensanti), credo che i tuoi sforzi vadano ricalibrati. A SBT l'opposizione alla sventurata amministrazione Gaspari è praticamente inesistente. La vittoria alle provinciali non è avvenuta per merito del PDL, ma per demerito del PD. Gabrielli sta raccogliendo più di quello che ha seminato, ma va bene così, il problema è il protagonismo dei singoli rappresentanti del PDL in consiglio comunale. Si legge spesso di iniziative… Leggi il resto »
Non campando di politica posso fare qualsiasi scelta, credo che tu sia il solo della tua appartenenza politica in seno al congilio comunale a poterlo affermare. mentre gli altri sono sicuro del PD o
PDL non possono , ogniuno deve dar conto a qualcuno che sia un ex sindaco
o un grosso imprenditore locale o lobby …..etc
Caro Giorgio non perdere tempo , lascia perdere la palitica ,La famiglia è più importante , i figli e il lavoro , gli amici e tante piccole cose sono più importanti .
Capitare in una banda o costituire una banada non ti rende merito . La casta dei politici , novelli signori delle lande italiche non rende questa Vita più interessante o umanamente più ricca , lascia perdere…fai il papà è meglio…
@... Gundam: "sforzarsi di stare insieme" per vincere? Se Giorgio volesse mettere il fondoschiena su una poltrona il suo sarebbe un saggio consiglio. Ma si amministra condividendo valori, idee, programmi e, soprattutto, modus operandi. Non ci vuole la "scienza" per vincere una consultazione e ottenere prestigiosi incarichi politici, ma se questi successi presuppongono la prostituzione delle proprie idee, la cosa non è del tutto irrilevante..Qui si vuole il bene della città attraverso il rispetto di regole giuste. A livello di comunicazione politica, lei contesta la mancanza di organicità nel modo di fare opposizione da parte della minoranza, che spesso si… Leggi il resto »
De Vecchis parla di un sistema feudale in cui non certo solo il pdl sguazza. Però perchè sprecare tanto fiato? Tanto la tessera del pdl mi sembra non l' abbia più giusto? Se si vuol fare politica non è mica obbligatoria farla in questa o in quella squadra, specialmente se è una politica di contenuti e non di etichette.
Condivido e non condivido caro amico (Emidio Girolami ndr), lasciare perdere significa darla vinta a loro, è vero che la famiglia è importante, ma se lasciamo stare e non denunciamo mai niente diventiamo omertosi, vittime e complici di coloro che fanno i cavoli loro. Quindi Gio (Giorgio de Vecchis ndr), vai avanti sempre e con forza, urla, denuncia tutte le magagne che combinano, vedrai che qualcuno ti ascolterà e ti seguirà; almeno questa è la speranza e sopratutto quando ti trovi davanti a queste persone in qualche riunione rammenta loro come, quando e perché si trovano su quella poltrona.
Giorgio una persona speciale perchè odia il potere.
Mariano, io non odio il potere, io odio qualsiasi forma di abuso di potere… è cosa ben diversa… e mi risulta che, quantomeno formalmente, ancora siamo in democrazia…
il signor de vecchis parla di democrazia in italia.forse lui vive in un altro paese perchè in italia la democrazia non esiste piu.corruzione dilagante ovunque informazione di parte e in malafede.i tg di mediaset e della rai sembrano i programmi dell'istituto luce nel periodo fascista,minzolini sembra la caricatura di starace o di galeazzo ciano.
In particolare, riguardo a Gabrielli volevo chiedere: ma all'interno del PDL ci si è mai posti la questione delle cariche che ricopre contemporaneamente?
E' possibile che sua l'unica persona candidabile a SBT e dintorni sia per il Comune che per le provinciali e per le regionali?
Egr. Sig. Ulderico, io non vivo in un altro paese…, anzi…. Non a caso ho detto che "formalmente" siamo in democrazia… Nè è un caso che continuo a denunciare l'assenza di democrazia nei partiti che la Costituzione definisce "organizzazioni democratiche". E' evidente che non può esservi democrazia se i partiti non sono democratici. Cerco di dare il mio contributo affinchè si ritorni ad una democrazia sostanziale. Lo faccia anche Lei… Facciamolo tutti… Almeno quelli che ci credono…